mercoledì 1 luglio 2009
Manuel Zelaya domani fa ritorno in Honduras, da presidente
Comunicato di Via Campesina - Honduras
Di fronte al colpo di stato perpetrato dai militari e da gruppi di potenti contro tutta la honduregnità, comunichiamo quanto segue:
1.- Che è stato organizzato il Fronte di Resistenza Popolare che in forma civica e pacifica ha intrapreso la lotta per ristabilire l'ordine costituzionale e ottenere il ritorno del Presidente legittimo dell'Honduras
2.- Che esiste piena solidarietà internazionale: Stati Uniti, Europa, AmericaLatina, Asia perché i golpisti restituiscano il governo usurpato
3.- E' menzognera l'informazione dei mezzi di comunicazione al servizio dei golpisti che cerca di occultare la grande manifestazione del popolo di SantaBárbara, Tegucigalpa, La Ceiba, el Progreso e altri luoghi del paese a favore dei diritti popolari.
4.- Che la popolazione deve sapere che hanno chiuso i canali 8 e 36 e hanno bloccato la possibilità di ricevere la CNN in spagnolo e Telesur
5.- Le emittenti nazionali dicono solo quello che vogliono i gruppi di potere e il governo golpista usurpatore.
Tegucigalpa, 29 de junio del año 2009.
Proteste in Honduras
Nonostante la repressione l'opposizione scende in piazza
A livello internazionale si richiede la fine del golpe
All'indomani del "golpe militare" la giornata ha visto proteste, manifestazioni e blocchi.
Chi scende in piazza sta affermando chiaramente la volontà di non accettare quello che sta dietro alla scelta dei militari di imporre non solo un Presidente ma un futuro al paese.
Il bilancio delle manifestazioni è di una cinquantina di feriti ed è confermata la morte di Cesar Ham durante la giornata di domenica e si parla anche di un altro morto nelle proteste di lunedì.
Vogliono allontanare Zelaya a qualsiasi costo, ma l'unica cosa che hanno ottenuto è mostrare all'esterno il nostro come un paese selvaggio, in cui non si rispettano le regole democratiche. Non c'è altro paese in cui ad un referendum si risponde con un golpe " afferma Rafael Alegría, dirigente hondureño di la Vía Campesina, mentre si trova a pochi passi dal Palazzo Presidenziale, teatro delle proteste più dure.
Dietro le proteste e la resistenza ci sta la crescita dei movimenti sociali che hanno anche costruito le condizioni per il cambiamento della posizione del Presidente destituito.
Luis Hernandez Navarro nelle pagine de La Jornada ripercorre le tappe del protagonismo dei movimenti sociali e afferma che " il movimento ha cambiato dal basso la correlazione di forze creando una situazione inedita."
Una situazione che si è riverberata anche nelle scelte presidenziali a cui si è contrapposto il "golpe" militare.
Una situazione che non può che essere letta all'interno anche del contesto regionale e continentale.
Per oggi martedì sono attese nuove proteste i manifestanti fanno sapere che risponderanno con azioni ancora più ampie per far risuonare lo slogan "¡Urge Mel! ¡Urge Mel!” dietro a cui c'è molto di più della richiesta del ritorno del Presidente.
Intanto a livello internazionale e soprattutto continentale la critica formale del "golpe" si fa più evidente.
Links Utili:
CIGA
La Jornada
A pochi giorni dal G8
Mancano pochi giorni all'inizio del vertice del G8. I territori colpiti dal terremoto sono diventati vetrina mediatica per il vertice mentre i cittadini dei campi vedono limitarsi sempre di più gli spazi di libertà e agibilità quotidiana. Mattia del Comitato 3.32 ci racconta la situazione dell'Aquila Le popolazioni colpite dal terremoto hanno organizzando una serie di iniziative nelle giornate del Vertice.
lunedì 29 giugno 2009
Honduras - Comunicado n.1 del Frente de Resistencia Popular
Comunicado n.1 del Frente de Resistencia Popular
A la comunidad nacional e internacional comunicamos:
1. Que denunciamos que en la madrugada del 28 de junio del 2009 se ha perpetrado el brutal e inhumano golpe militar contra el gobierno legalmente constituido de Manuel Zelaya Rosales, Presidente de l República de Honduras.
2. Que es falso que el Presidente Manuel Zelaya Rosales y su Gabinete hayan renunciado a sus cargos, argumento utilizado de forma infame por parte del Congreso Nacional para oficializar la destitución del Presidente Zelaya e instalar en su lugar a Roberto Micheletti Baín.
3. Que el pueblo hondureño y la comunidad internacional sólo reconocen a Manuel Zelaya Rosales como actual y único Presidente de la República de Honduras.
4. Que nos hemos organizado en el Frente de Resistencia Popular, con carácter nacional y permanente en coordinación con todos los municipios del país, para crear una resistencia activa y pacífica con el fin de restituir el orden constitucional y el respeto a los derechos humanos.
5. Que los golpistas han creado un clima de inseguridad, amenaza, captura y terror, que pone en precario la vida del pueblo hondureño y de todos los hombres y mujeres que nos hemos manifestado a favor de una democracia participativa.
6. Que demandamos la solidaridad de la comunidad nacional e internacional, para restablecer los derechos constitucionales y la soberanía del pueblo hondureño.
7. Que debemos rechazar con dignidad y valor el cerco de rumores y mentiras con las que los grupos de poder y los golpistas intentan inmovilizar la voluntad popular a favor de la democracia.
8. Que convocamos a toda la población a mantenerse alertas y ocupar pacíficamente todos los espacios públicos a nuestra disposición, incluyendo los alrededores de la Casa Presidencial en Tegucigalpa, símbolo de la democracia legalmente constituida
Tegucigalpa, 28 de junio del 2009
FRENTE de RESITENCIA POPULAR
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
La lucha sigue!