La città del gioco d'azzardo, che ha fatto del turismo un'industria, è la più sindacalizzata degli Usa. Ma la crisi colpisce duro, il tasso di disoccupazione è il più alto d'America. Qui si vede bene che il voto di metà mandato si gioca sul lavoro: gli iscritti al sindacato, i neri, i latinos che votarono per Obama sono frustrati. L'astensione incombe. Così una candidata «Tea party» che sull'economia balbetta tiene testa al democratico Harry Reid, presidente del Senato.Un mistero aleggia sulla campagna elettorale in Nevada. È inspiegabile infatti come la candidata repubblicana al Senato, l'esponente del movimento Tea Party Sharron Angle, non sia distaccata nei sondaggi di almeno trenta punti dal suo avversario, il senatore uscente e presidente del Senato, il democratico mormone Harry Reid (vedi il post precedente).
Nel Nevada la candidata ultraconservatrice Sharron Angle sfida il presidente del Senato Harry Reid con una campagna elettorale al grido di: basta tasse, meno stato e che muoia pure chi non ha l'assicurazione sanitaria. Così il «terzo partito» sogna di restaurare l'eccezionalismo americano e cacciare Obama.
La guardia armata mi controlla l'invito prima di lasciar passare la mia auto nel Red Rock Country Club, questa città privata (o gated comunity, comunità fortificata, come si dice qui) che, all'estrema periferia occidentale di Las Vegas, si adagia alle pendici delle lunari Spring Mountains che culminano a 3.600 metri.