domenica 18 novembre 2012

Palestina - Gaza, la strage della famiglia Al Dalu

L'aviazione israeliana rade al suolo la casa della famiglia Al Dalu a Gaza City. Almeno undici i morti. I video e le foto di Nena News sul posto.

di Michele Giorgio 

Sono andato, grazie all'aiuto di Hussein, sul luogo dell'attacco aereo in Nasser Street a Gaza City.Un interno palazzo di tre piani non esiste più. Ora è solo un cumulo di macerie e detriti. I bulldozer scavano alla ricerca di corpi.Le vittime accertate sono 11, tra cui 5 bambini. I corpi dei morti sono all'ospedale Shifa, mi ha confermato poco fa Rosa Schiano. Gravi i danni anche agli edifici circostanti. 

Due ore fa l'aviazione israeliana ha raso al suolo l'abitazione della famiglia Al Dalu, a Gaza City. Almeno undici i morti: tra loro, i bambini Sara, Yousef, Jamal, Ranin e il neonato Ibrahim; il padre Mohammad; tre donne, Suhila (50 anni), Samah (25) e Siham (45); il 16enne Abdall Almzanar. 

Guarda i video girati dall'inviato a Gaza di Nena News

VIDEO 1:

 

VIDEO 2:

 

VIDEO 3: 

 

Messico - 29 anni di vita dell’EZLN




Riportiamo due contributi di Hermann Bellinghausen e di Gloria Muñoz Ramírez apparsi sul giornale La Jornada in occasione dell'anniversario della nascita dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale



Nascita dell'EZLN: 17 novembre 1983.


di Hermann Bellinghausen
Questo sabato 17 novembre, si compiono 29 anni dalla fondazione dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), e si conclude anche una nuova tappa della campagna Eco Mondiale in Appoggio agli Zapatisti, alla quale hanno partecipato collettivi ed organizzazioni sociali in 24 Paesi ed in molte località del Messico. Nella settimana che si chiude si sono svolte azioni di protesta davanti a consolati ed ambasciate del Messico a Londra, Amsterdam, New York, Bilbao e Firenze, tra altre.
Un gruppo di intellettuali latinoamericani nei mesi scorsi ha appoggiato queste campagne a favore degli zapatisti del Chiapas con messaggi ed analisi che, senza volerlo, si sono trasformati in un dialogo pubblico sulla zapatismo attuale. I più perseveranti sono stati Raúl Zibechi, Hugo Blanco, Sylvia Marcos e Gustavo Esteva.
Inoltre, questo sabato a San Cristóbal de las Casas si terrà il Festival della Memoria per commemorare la nascita dell’organizzazione politico-militare dell’EZLN, avvenuta il 17 novembre 1983 nella selva Lacandona, e che a partire dall’apparizione pubblica dell’EZLN, nel gennaio del 1994, si è trasformata in una data memorabile in molte parti del mondo.
La terapeuta e femminista Sylvia Marcos dichiara in occasione dell’anniversario: “Cerco di immaginare il profondo processo creativo attraverso cui sono passati quei primi esseri straordinari che si impegnarono ad incontrare le lotte per la giustizia esistenti nella selva chiapaneca. Non vennero ad ‘insegnare’ come fare la rivoluzione. Neanche ad addestrare alla presa del potere con le armi. Riuscirono a mettere tra parentesi la loro precedente formazione, gli stretti confini di teorie e pratiche di lotta che avevano appreso prima di arrivare lì. Lì, con i maya indomiti e ribelli, si trattava di imparare altre strade”.
Come risultato di questa mutua apertura di guerriglieri e indigeni, ed il successivo incontro con la società civile, “la ricerca della giustizia divenne più complessa, divenne pacifica, si espresse in simboli ed espressioni maya tradotti in spagnolo (per il subcomandante Marcos)”, aggiunge. L’autrice esprime varie domande che definisce laceranti: Perché tanta paura degli zapatisti da parte dei poteri sia governativi che poteri forti? Perché questo accordo tra loro nella smisurata aggressione?
Di fronte al fatto che i paramilitari (in Chiapas) sono armati con l’assenso dei tre livelli del governo, Sylvia Marcos domanda: “Qual’è il pericolo della proposta, della resistenza e della sopravvivenza zapatiste per l’ordine capitalista? Sarà perché dimostrano in maniera positiva che altri modi di vita in giustizia e dignità sono possibili? Che le soddisfazioni della vita e la gioia di essere non devono basarsi sul consumismo e la mercificazione? Che si può ‘vivere bene’, come assicurano le comunità andine in Sudamerica, con altre forme di organizzazione, governo e produzione contadina in cui il miglior modo di vivere non è l’accumulo di beni materiali, ma la solidarietà comunitaria e la condivisione di ciò che si possiede?”
Lo scrittore, giornalista ed analista uruguaiano Raúl Zibechi è sicuro che le aggressioni contro le comunità zapatiste non riusciranno a strappare il loro seme per la fermezza delle comunità che sostengono il loro progetto di vita da decenni, nonostante la repressione, la morte, la fame e l’isolamento.
A sua volta, lo scrittore Gustavo Esteva rileva: “Celebrando un altro anniversario della fondazione dell’EZLN non dobbiamo dimenticare il comportamento straordinario di chi l’ha creato. E’ importante, in particolare, sottolineare il lascito centrale che segna lo zapatismo: fin dal principio è stata una creazione interculturale che si costruisce nell’interazione. Gli zapatisti hanno creato una comunità di apprendistato che si trasforma continuamente collegandosi con altre ed altri.
In questo anniversario che onora la memoria di chi ha perso la vita in questo impegno, dobbiamo sottolineare che le comunità zapatiste richiedono la nostra solidarietà. Mano a mano che si consolidano i loro successi, i malgoverni intensificano le azioni per indebolirli, smantellare le loro istituzioni, sbarrargli il passo. Si impiegano sempre di più gruppi paramilitari che realizzano aggressioni dirette ed appoggiano perfino gruppi locali che tentano di impadronirsi dei beni delle comunità zapatiste, delle loro terre. L’azione di repressione dei governi viene fatta passare falsamente come conflitto tra comunità, conclude Esteva. 


A 29 anni di vita dell’EZLN

di Gloria Muñoz Ramírez
Oggi, 29° anniversario della fondazione dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), in molte e varie forme si celebreranno le gesta della sua nascita. Incontro è la parola che riassume le attività che si svolgeranno in Messico ed in molte parti del mondo, dal Festival della Memoria, promosso dalla Rete dei Media Liberi Chiapas, L’Incontro delle Parole nella città di Querétaro, le giornate di informazione e culturali nello zócalo di Puebla, le attività lanciate dalla Rete Nazionale Contro la Repressione nella piazza del palazzo delle Belle Arti a Città del Messico; i volantinaggi informativi a Fresnillo, Zacatecas. E, nell’ambito internazionale, feste come quella organizzata dalla Piattaforma Basca di Solidarietà con il Chiapas, nella consapevolezza che le basi di appoggio zapatiste sono un esempio di lotta per la trasformazione della propria realtà, e l’EZLN un esempio di sconvolgimento della vecchia tradizione della guerriglia per collocarsi in un nuovo paradigma di fronte alla presa del potere.
Molti diranno che non c’è motivo di far festa mentre i suoi popoli sono continuamente attaccati dai gruppi paramilitari, come recentemente nelle comunità Comandate Abel ed Unión Hidalgo, ma è proprio in queste condizioni nelle quali queste comunità costruiscono la propria autonomia, tra la costante persecuzione, che il festeggiamento è doppio, perché la lotta per la dignità non si vince con le buone e loro non si sono stancati di metterci anima e corpo.
Oltre agli eventi culturali, in molti luoghi si celebra la parola zapatista mettendo sul tavolo le battaglie contro il saccheggio in atto in tutto il territorio nazionale, principalmente tra i popoli indigeni, legittimi guardiani delle risorse naturali che numerosi megaprogetti vogliono strappare loro. L’influenza dell’insurrezione del 1994 è così quotidiana che a volte è impercettibile, ma, come riferisce José Carrillo de la Cruz, leader morale della comunità wixárika Mesa del Tirador: dagli zapatisti “abbiamo imparato che non è mai bene con le armi, che ci sono altri mezzi con i quali possiamo difenderci, usando l’intelligenza, con un altro tipo di convinzione. L’abbiamo imparato con loro e quello che ci hanno detto c’è rimasto ben impresso, per questo facciamo le assemblee, come quella in cui ci troviamo ora.
Condividere le nostre esperienze ci fa vedere che dove c’è rapina e saccheggio c’è lotta e che il vincolo e la somma di queste resistenze può far sì che tutti insieme possiamo resistere, difenderci ed uscire affrancati da questa difficile situazione, segnalano da Guadalajara, Jalisco, i popoli di questa entità che celebrano, precisamente in questo giorno, un incontro su e contro l’intensificazione del saccheggio e del furto di terre e risorse. 

giovedì 15 novembre 2012

Palestina - Israele diffonde VIDEO con uccisione Jaabari


Le forze armate israeliane hanno diffuso un video con le immagini, girate dalla telecamera di un aereo, che mostrano il momento in cui l'automobile con a bordo il comandante militare di Hamas e il suo assistente, viene colpita in pieno da un missile. GUARDA IL VIDEO
AGGIORNAMENTO
Escalation dei bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza: in pochi minuti quattro attacchi a Nord, nella zona di Jabaliya. Militanti palestinesi hanno risposto con il lancio di un razzo Grad verso il Sud di Israele: nessun ferito. Israele annuncia l'avvio di un'operazione militare contro la Striscia di Gaza, "Pillar of Defence", che prevedrebbe anche attacchi via terra.

martedì 13 novembre 2012

Cina - I segreti della corte di Xi Jinping


Lo chiamano il "principe rosso" di Zhongnanhai. Presto guiderà la Cina. Ma la sua immagine è oscurata dall'immenso patrimonio famigliare.
di Maria Dolores Cabras
Xi Jinping, il suo nome inizia a diventare familiare: negli ultimi mesi è rimbalzato continuamente nelle pagine di cronaca politica dei più importanti quotidiani internazionali, che così titolavano: "Xi jinping il nuovo leader cinese", "Xi Jinping, il futuro presidente". E ancora "Dove è finito Xi?", si chiedevano tutti preoccupati quando a settembre ha snobbato alcuni incontri bilaterali importanti, come quello con il segretario di Stato americano Hillary Clinton.
Con il XVIII congresso del Partito Comunista Cinese (Pcc) ora in corso tutto lascia pensare che a ereditare la carica di segretario generale del partito il prossimo 15 novembre, e quella di presidente della Repubblica Popolare Cinese da Hu Jintao nel marzo 2013, sia proprio lui, il tecnocrate Xi, l’uomo destinato a guidare la Nuova Cina nei prossimi anni. Ha 59 anni ed è un 'taizi', un principino rosso, come vengono appellati i rampolli degli alti dirigenti cinesi, la 'casta aristocratica' di Zhongnanhai. È infatti il figlio di Xi Zhongxun, eroe e valoroso compagno di Mao Zedong nella Lunga Marcia, ed è cresciuto con un tenore di vita molto agiato, almeno fino a quando la sua famiglia è caduta in disgrazia e suo padre è stato arrestato. Durante la Rivoluzione Culturale sua sorella Xi Heping si è suicidata e lui stesso ha dovuto subire un processo di rieducazione 'per imparare dalle masse', in esilio in un piccolo villaggio rurale nello Shaanxi.

lunedì 12 novembre 2012

Desinformémonos del lunedì


Especiales
Video
REALIZACIÓN: ALBERTO CORTÉS, MARC BELLVER, MARIE ALICIA GONZÁLEZ, ANA SOLARES, ABRIL SCHMUCLER, LUISA RILEY, TRINIDAD RAMÍREZ, ALETTIA MOLINA, JUAN LEDUC Y GANDHI NOYOLA

ESCRITO POR EL EQUIPO DE REPORTERAS Y REPORTEROS DE DESINFORMÉMONOS

Reportajes

IDUVINA HERNÁNDEZ

ÁNGEL LUIS LARA

MARÍA DE LAS MERCEDES RODRÍGUEZ PUZO

ADAZAHIRA CHÁVEZ

SERGIO ADRIÁN CASTRO BIBRIESCA
FOTO: ISABEL SANGINÉS

SERGIO ADRIÁN CASTRO BIBRIESCA

ADAZAHIRA CHÁVEZ

CAMILO GONZÁLEZ POSSO

SIETE NUBES

TEXTO Y FOTOS: ANDRÉ CAMPOS/ BRASIL DE FATO
TRADUCCIÓN: WALDO LAO

Imagina en Resistencia

MARIÁTEGUI – LA REVISTA DE LAS IDEAS

Fotoreportaje

FOTOGRAFÍA: CUBA DEBATE, EFE VERDE, NOTICIA LA INFORMACIÓN, PASO A PASO, REVOLUTIONARY FRONTLINES, DIARIO DE CARACAS Y LA VOZ DE SANDINO
MÚSICA: “HAITI CHERIÈ”, DE JACQUES SAUVEUR
TEXTO Y PRODUCCIÓN: DESINFORMÉMONOS

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!