giovedì 4 dicembre 2014

Messico - Aquí no se rinde nadie!

Il 6 dicembre in Messico nuova giornata di mobilitazione nazionale

di Camilla Fratini
Quella che si gioca oggi in Messico è una partita davvero importante, perché la società civile ha in mano le carte per ribaltare le sorti di un Paese messo in ginocchio dalle politiche neoliberiste e da uno Stato ormai completamente assoggettato al narcotraffico.

Da più di due mesi centinaia di migliaia di persone continuano a mobilitarsi per ottenere la riconsegna in vita dei 43 studenti sequestrati dalla polizia ad Ayotzinapa; ma più passa il tempo e più si vanno definendo i diversi obiettivi di una così imponente presa di posizione da parte della popolazione. Le mobilitazioni sono spontanee, plurali, non dirette (se non in minima parte) da soggetti organizzati. Se all'inizio il motore delle proteste era l’indignazione e la solidarietà per l’ennesima ingiustizia subita dagli emarginati di sempre, pian piano iniziano ad emergere nuovi elementi di aggregazione nelle piazze, ai quali si accompagnano rivendicazioni che trovano un consenso sempre più ampio. 

Resta centrale per il movimento che gli studenti di Ayotzinapa tornino alle loro famiglie, e nel Guerrero la popolazione, che non ha più nessuna fiducia nelle indagini ufficiali, si è organizzata per cercarli con i propri mezzi; ma l’immobilità del governo, le dichiarazioni e le ricostruzioni inverosimili dei fatti, il tentativo di insabbiare le responsabilità e di distogliere l’attenzione dall'accaduto cercando con ogni mezzo, e con la complicità dei media mainstream, di occultare le manifestazioni di protesta diffuse in tutto il paese, hanno messo a nudo un sistema di corruzione e collusione con il narcotraffico che in molti non sono più disposti a tollerare. Per questo lo slogan che con sempre maggiore forza tuona nelle piazze è quello di “¡Fuera Peña!”, attraverso il quale si esprime la volontà popolare che il presidente della Repubblica Enrique Peña Nieto dia le dimissioni.

venerdì 28 novembre 2014

Messico - PRIMO FESTIVAL MONDIALE DELLE RESISTENZE E DELLE RIBELLIONI CONTRO IL CAPITALISMO

PRIMO FESTIVAL MONDIALE DELLE RESISTENZE E DELLE RIBELLIONI CONTRO ILCAPITALISMO
PROGRAMMA GENERALE
INAUGURAZIONE. COMUNITA’ DI SAN FRANCISCO XOCHICUAUTLA, MUNICIPIO DI LERMA, ESTADO DE MÉXICO.
Sabato 20 dicembre 2014:
Ore 16:00  Inizio delle registrazioni e ricevimento dei delegati.
Domenica 21 dicembre 2014:
·    Ore 8:00 Proseguimento delle registrazioni e colazione.
·    Ore 13:00-14:00 Pranzo.
·  Ore 14:00-16:00 Inaugurazione del Primo Festival Mondiale delle Resistenze e delle Ribellioni Contro il Capitalismo.
·         Ore 16:00-21:00 Evento culturale.

Nota:
·       Ore 18:00 partenza di delegati e delegate per Amilcingo.
·      Ore 21:00 arrivo ad Amilcingo ed inizio delle iscrizioni de@ delegat@ per questa sede della condivisione.

PRIME CONDIVISIONI A SAN FRANCISCO XOCHICUAUTLA E AMILCINGO.
San Francisco Xochicuautla, Municipio di Lerma, Estado de México.
Lunedì 22 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Cena.

Martedì 23 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Chiusura dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:30 Cena.

Amilcingo, Municipio di Temoac, Morelos.
Lunedì 22 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Benvenuto da parte dei compagni di Amilcingo.
·         Ore 9:30 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Cena.

Martedì 23 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Chiusura dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:30 Cena.

GRANDE FESTIVAL CULTURALE A CITTA’ DEL MESSICO 24, 25 E 26 DICEMBRE 2014.
Lienzo Charro, Cabeza de Juárez. Av. Guelatao, No 50, Colonia Álvaro Obregón. Delegación Iztapalapa
Nota:
·         27 dicembre 2014. Partenza dei delegati e delegate del CNI e della Sexta per la sede di Candelaria, Campeche.

TERZA CONDIVISIONE. MONCLOVA, MUNICIPIO DI CANDELARIA, CAMPECHE.
Sabato 27 dicembre 2014:
·         Ore 16:00 Inizio iscrizioni delle e dei delegati a Monclova.

Domenica 28 dicembre 2014:
·         Ore 7:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Benvenuto da parte dei compagni della Península.
·         Ore 9:30 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 12:00 Pausa e pozol.
·         Ore 12:30 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 16:00-17:00 Pranzo.
·         Ore 17:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 20:00 Chiusura.

Lunedì 29 dicembre 2014:
·         Ore 7:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 12:00 Pausa e pozol.
·         Ore 12:30 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 16:00-17:00 Pranzo.
·         Ore 17:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 20:00 Chiusura.

Nota:
·         Martedì 30 dicembre 2014. Partenza di delegati e delegate del CNI e della Sexta per Oventic.

FESTA DELLA RIBELLIONE E DELLA RESISTENZA ANTICAPITALISTA NEL CARACOL DI OVENTIC, CHIAPAS.
31 dicembre 2014 e Primo gennaio 2015.
PLENARIA CONCLUSIVA, ACCORDI E DICHIARAZIONI. CIDECI, SAN CRISTÓBAL DE LAS CASAS, CHIAPAS.
2 gennaio 2015:
·         Riassunti delle relazioni di ogni Condivisione.
·         Proposte risultanti.

3 gennaio 2015:
·         Accordi e compiti.
·         Dichiarazioni.

CHIUSURA.
_______________________________________________________________
REGISTRAZIONE ED ISCRIZIONE DEI DELEGAT@.
Potranno registrarsi ed iscriversi per partecipare come delegat@:
1.  Popoli, comunità ed organizzazioni membri del CNI.
2.  Gli aderenti alla Sexta Nazionale ed Internazionale.
3.  Popoli, comunità ed organizzazioni indigene local e regionali invitati direttamente dalle sedi delle condivisioni in accordo con la Coordinación Provisional del CNI.
4. Le organizzazioni social in resistenza invitate dal Congresso nazionale Indigeno e dall’Esercito Zapatista di Liberazione nazionale.

Potranno registrarsi come stampa:
1.     I media liberi e alternativi aderenti alla Sexta.

Per la registrazione ed iscrizione de@ delegat@ viene costituita una COMISIÓN ÚNICA DE REGISTRO formata dalla Coordinación Provisional del CNI, delegat@ di ognuna delle sedi delle condivisioni ed una commissione della Sexta Nazionale.
·  La registrazione de@ delegat@ del Congresso Nazionale Indigeno avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica catedratatajuan@gmail.com fino a prima del 15 dicembre 2014 specificando chiaramente nella mail il nome de@ delegat@, il popolo di appartenenza (lingua), comunità o organizzazione, municipio e stato. SI DOVRA’ INOLTRE INDICARE A QUALE TAPPA DEL FESTIVAL SI INTENDE PARTECIPARE O SE SI INTENDE PARTECIPARE A TUTTO IL FESTIVAL.

·   La registrazione de@ delegat@ della Sexta Nazionale ed Internazionale e dei media liberi ed alternativi avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica comparticionsexta@gmail.com fino a prima del 15 dicembre 2014 specificando chiaramente nella mail il nome de@ delegat@, organizzazione e/o collettivo o se in forma individuale, stato e paese. SI DOVRA’ INOLTRE INDICARE A QUALE TAPPA DEL FESTIVAL SI INTENDE PARTECIPARE O SE SI INTENDE PARTECIPARE A TUTTO IL FESTIVAL.

    La registrazione de@ delegat@ direttamente invitati avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica catedratatajuan@gmail.com o direttamente presso le sedi delle condivisioni secondo i tempi definiti nel programma del Festival.

I popoli, comunità ed organizzazioni membri del CNI e della Sexta che desiderino presentare un evento culturale o vendere prodotti durante il GRANDE FESTIVAL CULTURALE A CITTA’ DEL MESSICO dovranno rivolgersi all'indirizzo di posta elettronica comparticioncultural@gmail.com fornendo tutte le informazioni necessarie.

Messico, novembre 2014
DISTINTAMENTE
PER LA RICOSTRUZIONE INTEGRALE DEI NOSTRI POPOLI
MAI PIU’ UN MESSICO SENZA DI NOI

CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Traduzione “Maribel” -Bergamo

giovedì 27 novembre 2014

Kurdistan - Il PKK si è costituito 36 anni fa

Formalmente costituito il 27 e il 28 Novembre 1978, il nucleo del PKK (Partiya Karkerên Kurdistan-Partito dei lavoratori del Kurdistan) era costituito prevalentemente da studenti di scienze politiche guidati da Abdullah Öcalan ad Ankara. 
Il gruppo spostò presto la sua attenzione alla numerosa popolazione curda nel sud-est della Turchia. 
Il 27 Novembre 1978 il gruppo ha adottato il nome “Partito dei Lavoratori del Kurdistan”.

Il colpo di Stato in Turchia del 1980 ha spinto l’organizzazione a un’altra fase, con i componenti che subiscono il carcere, sono soggetti alla pena capitale, o fuggono in Siria.
Il primo congresso dell’organizzazione si è tenuto nel 1982 ed ha sottolineato le varie fasi per la liberazione del Kurdistan. 
Il 15 Agosto 1984 il PKK ha effettuato la sua prima azione armata.

Il PKK attraverso le sue parole parole

Il nostro partito, sin dal suo inizio, è in lotta per l’esistenza, la libertà e l’onore del popolo curdo contro il genocidio iniziato dagli unionisti razzisti-sciovinisti all'inizio del 20° secolo, che si proponevano di porre fine alla libertà del popolo curdo e di spazzarli via dalla storia.

In questo senso la decisione adottata il 27 novembre 1978 di diventare un partito è stata anche una decisione per l’esistenza e la resistenza nazionale. 
Questo è il motivo per cui oggi questo giorno viene celebrato come resistenza nazionale dalla nostra gente. Nel corso degli anni il PKK ha combattuto per salvaguardare e realizzare la libertà del popolo kurdo contro le politiche fisiche e culturali di genocidio e assimilazione dello stato-nazione turco.

Il nostro partito ha messo in scena un’elevata resistenza contro uno dei più grandi eserciti nel mondo, sostenuto dalla NATO e anche dall'organizzazione Gladio, per portare il popolo curdo al punto di dichiarare l’autonomia democratica.

lunedì 24 novembre 2014

Messico - Liberateli. Subito.


di Gloria Muñoz Ramírez


Il 20 novembre sarà ricordato come un giorno storico, quando si sono svolte più di 500 mobilitazioni in Messico e nel mondo per chiedere di riavere in vita i 43 studenti di Ayotzinapa, Guerrero, dopo più di 50 giorni in cui sono stati vittime di sparizione forzata e tre dei loro compagni assassinati. La richiesta, anch’essa centrale, delle dimissioni del presidente Enrique Peña Nieto è risuonata contemporaneamente in Corea del Sud, Nuova Zelanda, India ed in centinaia di città di Stati Uniti ed Europa. Ed ovviamente, in tutto il territorio messicano. Il grido di “Andatevene tutti!” è stato certamente sentito dalla classe politica messicana di tutti i colori, i cui membri non osano nemmeno più frasi vedere in queste manifestazioni. Non si salva nessuno.

Questa storica giornata non si è conclusa con atti vandalici, come hanno riferito le grandi catene televisive, e l’irruzione della Polizia Federale e dei granatieri del DF. La carica di un gruppo di agenti in uno Zócalo semivuoto, quando il corteo ancora stava arrivando per avenida Madero, è stata la conclusione di una mobilitazione stracolma di simboli contro il potere.

Dalla notte di giovedì all'alba di venerdì erano iniziate a circolare le immagini che hanno smontato le versioni ufficiali secondo le quali gruppi di attivisti avrebbero attaccato i manifestanti. Una dopo l’latra le testimonianza compongono la realtà di tre ore di cariche e botte della polizia e detenzioni arbitrarie.

Julián Rodrigo Simón accusa: “Erano le 9:15 circa quando abbiamo sentito uno di loro dire agli altri: ‘chínguenselos‘. E subito ci sono stati addosso. Ci hanno preso a calci, a me e le mie due sorelle”.

Le immagini dei video mostrano una donna nella stazione Pino Suárez della Metro, seduta in terra con la figlia tra le braccia, in segno di pace di fronte a centinaia di stivali di poliziotti intorno a lei. Un uomo si siede accanto a lei, e poi un altro, ed un altro ed un altro ancora. 

Così a formare un cordone di persone sedute in resistenza pacifica che sconcerta gli agenti.

Uno dei video è stato girato dall’hotel Majestic, su di una piazza semivuota che in pochi minuti viene sgomberata. Dalla terrazza si fissano i colpi contro i manifestanti. Gli ospiti, molti turisti stranieri, si affollano alla ringhiera e, mentre uno filma, il resto grida disperatamente: 

Figli di puttana! Li state massacrando!


Gli arrestati nella mobilitazione devono essere liberati. Subito.

venerdì 21 novembre 2014

Kurdistan - Appello dal fronte: Tornate a Kobanê

Appello dal fronte: Tornate a Kobanê
I e le combattenti delle YPG/YPJ sul fronte sudovest continuano a resistere agli attacchi di ISIS. La combattente delle YPJ Viyan Avareş, che sta combattendo insieme a 2 sorelle a Kobanê, ha detto: “Resisteremo fino alla fine per Kobanê e la vittoria sarà nostra.” Il combattente delle YPG Zinar Kobanê ha chiesto di tornare a Kobanê e di unirsi alla lotta.

Mentre gli attacchi di ISIS contro Kobanê continuano per il 66simo giorno, i e le combattenti delle YPG e YPJ stanno resistendo su 3 fronti – i fronti est, sud e ovest – e continuando a respingere le bande. Sul fronte sudovest ci sono violenti scontri nella notte mentre c’è costante fuoco di cecchini durante il giorno.

‘Non sono stati in grado di ottenere nulla’
La combattente delle YPJ Viyan Avareş è sul fronte sudovest con due delle sue sorelle, mentre suo padre lavora nella logistica dietro le linee. Viyan Avareş, ha detto: “Anche se le bande hanno provato molto a spezzare la nostra resistenza non ci sono riuscite. Stiamo combattendo con il morale alto e nonostante le bande volessero prendere take Kobanê non sono riuscite a ottenere nulla.”

Viyan Avareş ha aggiunto che stanno combattendo dal 2011, dicendo: “Eravamo vicino Tel Abyad. Ci hanno attaccati con carri armati. Abbiamo risposto con i nostri AK47. Non abbandoneremo Kobanê. Combatteremo fino all’ultima casa e la vittoria sarà nostra.”

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!