martedì 5 maggio 2015

Messico - Parole del Subcomandante Insurgente Moisés

2 maggio 2015

Compagne e compagni zapatisti delle comunità basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Compagne, compañeroas e compagni della Sexta nazionale e internazionale.

Sorelle e fratelli del Messico e del mondo.

Salutiamo la famiglia del compagno Luis Villoro.

Benvenuti in terra ribelle che lotta e resiste, in terra Zapatista.

È un onore avervi con noi e con le Basi di Appoggio Zapatiste delle 5 zone.

Benvenuta la famiglia del compagno Maestro Zapatista Galeano.

Vi abbracciamo, compagne e compagni della famiglia del compagno Galeano, come abbracciamo la famiglia del compagno Luis Villoro.

Dobbiamo dare e saper dare l’onore che meritano per la missione che i nostri compagni Galeano e Luis Villoro hanno compiuto.

Compagni, compagne e compañeroas, fratelli e sorelle, oggi siamo qui non per ricordare, ma per la mancanza fisica dei compagni Galeano e Luis Villoro.

Siamo qui per ricordare e parlare della lotta che hanno portato avanti nelle loro vite, del loro lavoro, la loro resistenza.

Non siamo qui a ricordare la morte, ma quello che hanno lasciato da vivi, e dobbiamo far sì che continuino ad essere vivi nella lotta e nel lavoro.

Siamo noi che dobbiamo tenere vivi per sempre coloro che hanno dato la vita per un mondo nuovo, hanno costruito per il popolo.

Non siamo qui per erigere una statua.
Una statua non trasmette vita, non dà vita un museo, non parlano.

Siamo noi che parliamo e che dobbiamo far sì che vivano e per generazioni ci saranno statue e musei nei nostri cuori e non semplicemente come un simbolo.

Ci ha fatto molto piacere che ci hanno parlato più della vita di lotta del compagno zapatista Don Luis Villoro, che in altre parti è conosciuto come teorico ma qui lo conosciamo nella pratica, in altre parti lo conoscono come filosofo ma qui lo conosciamo come zapatista.

Ringraziamo chi ha lottato e lavorato al suo fianco perché ci hanno parlato di lui, dei suoi altri pezzi di vita.

Così noi zapatisti vi parliamo di un altro pezzo.
Per esempio, grazie al compagno Luis Villoro, e ad altre persone come lui, ci sono cliniche e scuole per l’educazione Zapatista.

Messico - Luis lo zapatista - Omaggio a Luis Villoro


ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
2 maggio 2015

Introduzione.

Buona sera, giorno, notte a chi ascolta e chi legge, indipendentemente dai suoi calendari e geografie.

Quelle che ora diventeranno pubbliche, sono le parole che il defunto Subcomandante Insurgente Marcos aveva preparato per l’omaggio a Don Luis Villoro Toranzo, che avrebbe dovuto tenersi a giugno del 2014.

Egli pensava che sarebbero stati presenti i familiari di Don Luis, in particolare suo figlio, Juan Villoro Ruiz, e la sua compagna, Fernanda Sylvia Navarro y Solares.

Giorni prima che si celebrasse l’omaggio, fu assassinato il nostro compagno Galeano, maestro ed autorità autonoma che faceva e fa parte di una generazione di donne e uomini indigeni zapatisti che si è forgiata nella clandestinità della preparazione, nell’insurrezione, nella resistenza e nella ribellione.

Il dolore e la rabbia che provammo allora ed ora si sommarono, in quel maggio di un anno fa, al dolore per la morte di Don Luis.

Seguirono quindi una serie di eventi, uno dei quali fu la decisione di far morire chi fino ad allora era stato il portavoce e capo militare dell’EZLN. La morte del SupMarcos si concretizzò all’alba del 25 maggio 2014.

Tra le cose in sospeso, come diciamo noi zapatisti e zapatiste, lasciate dal defunto supmarcos c’è un libro sulla politica, promesso a Don Pablo González Casanova in cambio di una scatola di biscotti pancrema, una serie di testi e disegni inclassificabili (molti di questi risalgono ai suoi primi giorni come insurgente nell’EZLN), ed il testo dell’omaggio a Don Luis Villoro che leggerò tra poco.
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Quando, con la comandancia generale dell’EZLN, col subcomandante insurgente Moisés abbiamo parlato di come sarebbe stato questo giorno, prima ed oggi, ci siamo resi conto che facendo il bilancio di una vita, mettevamo insieme dei pezzi che non riuscivano mai a completarsi.

Restavamo sempre con un’immagine incompiuta, rotta. Quello che abbiamo ed avevamo, ci sollecitava a cercare e trovare quello che mancava.

“Manca quello che manca”, diciamo ostinatamente noi zapatiste e zapatisti.

Non con rassegnazione, mai con conformismo.

Ma per ricordarci che la storia non è finita, che le mancano pezzi, nomi, date, luoghi, calendari e geografie, vite.

Che abbiamo molte, troppe morti ed assenze.

E che dovevamo allargare la memoria ed il cuore perché non ne mancasse nessuna, ma anche affinché non fossero immobilizzate, affinché fossero completate ancora una volta nel nostro passo collettivo.

Pensiamo dunque che questo giorno, sera, notte, alba potrebbe essere uno scambio di pezzi per continuare a tentare di completare la vita di chi avete conosciuto e conoscete come il dottor Luis Villoro Toranzo, professore della Facoltà di Filosofia e Lettere della UNAM, fondatore del gruppo Hiperion, discepolo di José Gaos, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Filosofiche, membro della Scuola Nazionale, presidente dell’Associazione Filosofica del Messico, e membro onorario dell’Accademia Messicana della Lingua. 

“Maestro, padre e compagno”, reciterebbe forse così il suo epitaffio.

Ci sono compas, donne, uomini e otroas che hanno un posto speciale tra noi zapatiste e zapatisti dell’EZLN. Non è per un regalo o una donazione. Questo posto speciale l’hanno guadagnato con l’impegno e la dedizione lontana da riflettori e palcoscenici.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!