domenica 28 giugno 2015

Messico - Nuovo attacco paramilitare.

Caracol Resistencia Hacia un Nuevo Amanecer. La Garrucha.

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
25 Giugno 2015
Alla Sexta nazionale e internazionale:
Come già sappiamo, i malgoverni continuano con le frodi e la violenza. Non importa se sono di un partito o di un altro, il Prepotente vuole sempre stare sopra a costo di quelli che stanno sotto. Per lui a nulla valgono le denunce, è sordo, perché paga profumatamente i media che si vendono affinché parlino bene di lui.

Prima è stato Juan Sabines Guerrero, quello che dicevano di sinistra ed i progressisti di partito venivano perfino ad omaggiarlo, ed il legittimo veniva a gridare “Viva Juan Sabines! “. Juan Sabines Guerrero ha sistemato per bene tutto per far eleggere il “rubio de categoría“, Manuel Velasco Coello, siccome i due appartengono alle famiglie che si spartiscono, insieme ad altre, le poltrone in Chiapas. Juan Sabines Guerrero ha rubato, frodato e compiuto violenze.

Ora Velasco fa lo stesso. Se solo pochi giorni fa ha compiuto una frode con le elezioni violando le stesse leggi di quelli di sopra, ora sta preparando tutto affinché le elezioni locali successive si macchino del sangue di quelli di sotto.

Poiché i governi di sopra non si accontentano solo di mentire, vogliono anche reprimere, imprigionare ed assassinare.

Ora reprimono gli insegnanti democratici che stanno solo dicendo che la cosiddetta riforma della scuola è una menzogna. Perché è una riforma dei padroni contro i lavoratori. Non è per migliorare l’educazione, ma per peggiorarla. E chi la proposta, nemmeno conosce come sono le scuole, né sa come si insegna. Al governo non piace che si dica la verità, quindi mente. Ma siccome nessuno crede più al governo, allora reprime.

Sono talmente senza pudore che il ministro dell’Educazione del governo è un assassino alcolizzato che un giorno dice una cosa ed il giorno dopo dice il contrario. Come fa a proporre una riforma della scuola qualcuno che non sa nemmeno parlare? Si chiama Emilio Chuayffet ed è uno degli assassini di Acteal, è quello che beveva e poi ubriaco diceva un mucchio di sciocchezze. E’ rimasto quello di allora.

Non solo in Chiapas, ma anche a Oaxaca, Guerrero ed in altri stati, i malgoverni vogliono nascondere la verità con le botte, i gas, gli spari e le minacce.

Ormai è evidente che se le loro elezioni “democratiche” non hanno assassinati, picchiati ed imprigionati, a loro non piace. E tutti i partiti litigano per il loro osso e nemmeno si ricordano di chi è stato assassinato, si chiamava Antonio Vivar Díaz ed era maestro, né dei feriti, né degli imprigionati.

giovedì 25 giugno 2015

Kurdistan - ISIS massacra civili a Kobanê

È stato riferito che gruppi di Isis che si sono infiltrati a Kobanê dal versante turco hanno ucciso molti civili. Gli scontri continuano in città e le forze delle YPG/YPJ hanno circondato i gruppi di Isis.

I gruppi di ISIS si sono infiltrati a Kada Azadi, l’ospedale aperto da MSF, al centro culturale nel quartiere Martire Moro e nella zona di Kanya Kurda come in altre zone della città.

I gruppi di ISIS hanno aperto il fuoco casualmente sui civili in queste zone dove si sono infiltrati. Stanno giungendo rapporti che affermano che molti civili hanno perso la vita negli scontri.

Le forze delle YPG/YPJ hanno circondato i gruppi di ISIS e continuano aspri scontri. Almeno 10 esponenti di ISIS sono stati uccisi negli scontri attorno all’ospedale di MSF e a Kana Azad

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!