sabato 21 maggio 2016

Turchia - Senza immunità è aperta la caccia al parlamentare filo-curdo

Con 376 voti a favore, il parlamento turco ha deciso ieri [venerdì 20 maggio] la revoca dell'immunità per i parlamentari, decisione che andrà a colpire quasi tutti i deputati dell'HDP (Partito Democratico dei Popoli, all'opposizione) accusati di fiancheggiamento al PKK per aver sostenuto il processo di pace interrottosi l'anno scorso. Complici dell'AKP, il partito di governo appena privato del presidente nonché primo ministro Davutoğlu appena fatto dimettere da Erdoğan perché poco “allineato” con lui, anche il MHP (i fascisti “lupi grigi”) e il CHP, Partito Repubblicano del Popolo kemalista che si autodefinisce “social-democratico”, tutti alleati in funzione anti-curda. 

Erdoğan ha così la strada spianata per far passare la sua riforma dello stato in senso presidenziale: e che idea abbia della funzione di “presidente” si può ben capire dalle sue stesse parole pronunciate in diretta televisiva rispondendo alle domande di un gruppo di giovani: "Un sistema parlamentare assoluto ti taglia fuori dal tuo partito. Perdi il tuo potere politico all'improvviso. I membri del partito che hai fondato possono sopravvivere senza di te? E' come separare una madre dai figli. E' normale? I presidenti dicono di essere imparziali. E' possibile? Puoi solo essere imparziale a livello giuridico".

Finora deboli le reazioni internazionali: solo il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, ha parlato di “colpo alla democrazia turca e alla libertà politica”, mentre Angela Merkel, la cancelliera tedesca che si è spesa per firmare il vergognoso accordo con la Turchia per bloccare i profughi ha dichiarato che “solleverà il problema” con Erdoğan lunedì prossimo. 

Qual è il senso dell'immunità dei deputati in un sistema democratico parlamentare? Proteggere i rappresentanti eletti dal popolo dalla persecuzione per le loro idee. E cosa fa un regime fascista quando vuole togliersi di torno le opposizioni? Le priva di tale protezione o a seconda dei casi, le elimina fisicamente. Questa storia l'abbiamo già vista: cosa aspettano i governi europei a fare tre-quattro passi indietro sulla Turchia? 

In questo momento così grave, la rete italiana di solidarietà con il popolo curdo ribadisce il proprio sostegno a tutte quelle forze democratiche che non accettano questo colpo di stato in atto in Turchia, sostenuto in parlamento da alleanze strategiche vergognose, e nella società da una pervicace campagna di odio e criminalizzazione nei confronti dei civili che chiedono il riconoscimento dei propri diritti e di non vivere in una dittatura. 

Roma, 21.05.2016 

giovedì 19 maggio 2016

Messico - Nuove provocazioni - comunicato congiunto CNI - EZLN

CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

 ESERCITO ZAPATISTA DI
LIBERAZIONE NAZIONALE

Ai mezzi di comunicazione

Alle organizzazioni solidali

Alle organizzazioni che difendono i diritti umani

Al degno popolo binizza di Álvaro Obregón, Juchitán, Oaxaca

Sorelle e fratelli

Con rabbia e indignazione dai nostri villaggi, tribù, comunità, organizzazioni e quartieri vediamo come il malgoverno si vanti di dimostrare la sua mancanza di vergogna, attraverso i suoi partiti politici di tutti i colori, ma fino a che continuerà ad aggredire i nostri villaggi ed i suoi partiti politici a voler imporre la divisione nelle nostre comunità, non ci stancheremo di denunciare e gridare Basta!

Il 14 maggio scorso, con accanimento ed in maniera svergognata, i poliziotti e guarda spalla della candidata del PAN-PRD Gloria Sánchez López, hanno osato puntare le loro armi assassine contro il degno popolo di Álvaro Obregón, Juchitán, ferendo sei compagni che si trovavano in assemblea per difendere il loro territorio fisico e politico, dai progetti eolici di morte; la loro energia “pulita” è sporca di sangue, corruzione e morte. I candidati di tutti i partiti politici che sanno di godere dell’impunità che concede loro l’appartenere alla banda di criminali che malgoverna lo stato di Oaxaca ed il paese, con le pallottole crede di riuscire a cambiare la coscienza ed ammazzare la dignità del popolo binizza.

La politica nazionale mostra sempre di più che non esiste più vergogna tra la classe politica che crede di poter aggredire, minacciare e spaventare la degna lotta dei popoli. Con aggressioni e violenza cerca di seminare la paura nei degni cuori che difendono la terra, l’acqua ed i venti. Dai quattro punti cardinali dei nostri territori indigeni diciamo loro Non Ci Riuscirete! 
Non riusciranno a toglierci la rabbia che si trasforma in solidarietà nei nostri cuori. 
Non riusciranno a strapparci la dignità di lottare per difendere i nostri territori e la vita delle nostre comunità. 
Non riusciranno a spaventare la degna lotta del popolo binizza che ha l’onore di far parte del Congresso Nazionale Indigeno da molti anni.

Per quanto sopra, sorelle e fratelli di Álvaro Obregón, Juchitán, Oaxaca, dai quattro angoli dei nostri territori vi diciamo che Non Siete Sole! Non Siete Soli! Condanniamo le azioni che il malgoverno del Messico e di Oaxaca, attraverso Saúl Vicente Vázquez, presidente municipale di Juchitán, realizza contro il diritto di autodeterminazione ed autonomia del popolo di Álvaro Obregón.

Denunciamo che le vili aggressioni armate del 14 maggio scorso e le continue minacce sono il tentativo di intimorire la comunità di Álvaro Obregón che si oppone alla realizzazione dei progetti eolici sul suo territorio. Ai politici fa rabbia non poter realizzare i loro profitti attraverso questi progetti di morte e credono di riuscire nel loro scopo spaventando il popolo. 
Ma si sbagliano!

Per tutto quanto sopra dichiariamo quanto sopra:

Riteniamo responsabili il governo di Gabino Cue e di Saúl Vicente Vázquez delle continue aggressioni contro l’assemblea della comunità di Álvaro Obregon, Juchitan, Oaxaca.

Esigiamo l’indagine e la punizione dei responsabili della sparatoria della polizia municipale di Juchitán e della guardia del corpo di Gloria Sánchez López.

La cancellazione dei progetti eolici che si vogliono imporre nel territorio della comunità di Álvaro Obregón.

Esigiamo che Gloria Sánchez López e tutti i candidati smettano di voler imporre il loro sistema di partiti alla comunità di Álvaro Obregón.

Esigiamo che si rispetti il legittimo diritto del popolo Binizza di scegliere in maniera autonoma le proprie autorità.

Alla comunità di Álvaro Obregón, Juchitán, Oaxaca, diciamo che non sono soli, come CNI vigileremo affinché questi fatti non si ripetano e faremo sentire la nostra voce da tutti gli angoli del nostro paese insanguinato.

Per la ricostruzione integrale dei nostri popoli!

Mai più un Messico senza di noi!

Congresso Nazionale indigeno
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Traduzione “Maribel” – Bergamo

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!