domenica 28 agosto 2016

Messico - "Lo stato messicano prepara le condizioni per reprimere il movimento magistrale"

"Lo stato messicano prepara le condizioni per reprimere apertamente il movimento magistrale, il governo sta creando un clima di linciaggio per generare nell'opinione pubblica un'appoggio alla brutalità della polizia", ​​hanno avvertito in un comunicato i maestr@s aderenti alla Coordinadora Nacional de Trabajadores de la Educación (CNTE) in sciopero per l'abrogazione della sedicente "riforma dell'istruzione" dallo scorso 15 maggio.

"La spiegazione di questo nuovo linciaggio mediatico che ogni giorno leggiamo e sentiamo è che il regime di Peña Nieto conosce il malcontento della popolazione a causa della sua politica e sa che un'organizzazione delle dimensioni del CNTE lottando può contribuire al risveglio politico della classe operaia per respingere le riforme strutturali di tipo privatistico" dichiarano le/gli insegnanti, in seguito agli attacchi mediatici ricevuti da quando hanno deciso di continuare lo sciopero e di bloccare l'inizio dell'anno scolastico il 22 di agosto.

"Il linciaggio contro i lavoratori dell'educazione viene effettuato quotidianamente per conto del governo peñista o grazie all'azione servile dei governi statali" viene evidenziato dagli educatori in lotta. 

"Lo Stato messicano ha scatenato un linciaggio mediatico contro la CNTE, facendo uso di tutta la corporazione dei mezzi di comunicazione, allineati agli interessi della oligarchia nazionale e internazionale".

"Al popolo del Chiapas e del Paese diciamo che non cederemo nella nostra difesa dell'istruzione pubblica", dicono gli educatori appartenenti alle sezioni sindacali 7 e 40 e richiedono al governo federale di ripristinare immediatamente il tavolo delle trattative con la CNTE perché "è il dialogo lo spazio per raggiungere accordi, e non la risposta violenta che Peña Nieto vuole dare a coloro che dimostrano pacificamente".

"Ci dichiariamo in allerta permanente e in lotta contro la cosiddetta "riforma dell'istruzione" e contro questo regime autoritario, manifestiamo per la costruzione di una vera riforma educativa insieme con la società" informano i membri della CNTE.

Tuttavia, nonostante la campagna mediatica contro gli insegnanti, il numero delle madri e dei genitori che sono contro lo sciopero è minimo, come si è visto nelle assemblee tenute in tutto lo stato ed in cui si continua a fornire sostegno sociale al movimento degli insegnanti.

Inoltre è diventato evidente nelle reti sociali che coloro che sono contro la chiusura delle scuole sono vicini al governo, come è accaduto, nel caso altamente pubblicizzato, della Scuola Secondaria di Stato che si trova nella capitale del Chiapas. 

tratto da Collettivo Pozol

sabato 27 agosto 2016

Messico - “Le scuole Normali Rurali, scomode per il potere perché formano menti critiche”

A 23 mesi dalla sparizione forzata dei 43 studenti di Ayotzinapa, nello stato di Guerrero, gli studenti delle diverse scuole normali dello stato, maestr@s, organizzazioni sociali hanno marciato nella capitale del Chiapas chiedendo la riapparizione in vita dei normalistas mancanti e affermando la mancanza di serietà nelle risposte date dallo stato.

"Riaffermiamo il nostro impegno nella lotta per l'apparizione in vita dei nostri 43 compagni. 43 famiglie ancora non trovano pace e conforto per il modo di agire vergognoso di questo governo corrotto e oppressivo" hanno dichiarato gli studenti della scuola rurale normale di Mactumactzá durante la manifestazione svoltasi nella piazza centrale della città. 


"Non ci fermeremo fino a quando non trovano i nostri 43 compagni", hanno sottolineato.

Durante la manifestazione i portavoce del movimento degli insegnanti hanno spiegato il ruolo delle scuole normali rurali in Messico. "Le scuole rurali normale esistono per dare la possibilità di studiare ai più poveri tra i poveri, ci studiano figli di contadini poveri e bambini indigeni. Le rurali sono scomode per il potere perché lì si formano studenti con menti critiche, pensiero analitico e riflessivo".

"La formazione prevista nelle normali rurali, come la Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa, è fatta nelle aule e con attività produttive. "Il lavoro manuale e il lavoro intellettuale si combinano. I Normalisti rurali vanno nei posti più inospitali di questo paese. Ecco perché ci odiano, ci questo ci perseguono e per questo dobbiamo sparire".
Questo hanno sottolineato gli insegnanti in sciopero, molti dei quali formatisi nelle scuole normali rurali.

"E' del tutto evidente che la scomparsa dei nostri 43 fratelli normalistas è un colpo insidioso per l'istruzione pubblica, con la scomparsa e la morte di alcuni compagni hanno voluto inviare il messaggio che gli affaristi sono determinati a privatizzare l'educazione", ha detto il portavoce chiapaneco del movimento magistrale che ha accompagnato la marcia che è partita dalla Scuola rurale normale di Mactumactzá, a ovest della capitale del Chiapas.

D'altra parte, il movimento degli insegnanti ha denunciato la forte campagna mediatica dello Stato in quest'inizio dell'anno scolastico, dicendo che il governo "minaccia i genitori di sospendere il supporto sociale offerto loro se non si danno da fare per far riaprire le scuole. Tuttavia, è minimo il numero di genitori che, manipolati, hanno tenuto conto strategia del governo".

A questo proposito hanno ribadito che hanno il sostegno delle madri e dei genitori, così come delle organizzazioni sociali "perché hanno capito chiaramente che oggi più importante di iniziare l'anno scolastico è difendere il diritto all'istruzione minacciato dalla riforma dell'istruzione".

Infine, il movimento degli insegnanti ha mandato un messaggio al governo per la chiusura e la mancanza di serietà nelle risposte alle esigenze rappresentate dal movimento degli insegnanti, e cioè l'abrogazione della "riforma scolastica". "[ Il governo ] ha già provato con le aggressioni, con il carcere, la repressione e la morte e non ha indebolito nemmeno di una virgola di questo vasto movimento dove camminano insieme insegnanti, studenti, genitori e organizzazioni sociali. Oggi noi siamo convinti e abbiamo dimostrato più volte che non cesseremo in questa nobile lotta, nonostante la scelta violenta che potrebbe fare lo Stato", hanno concluso i manifestanti.

tratto da INSURGENCIA MAGISTERIAL CHIAPAS

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!