mercoledì 8 febbraio 2017

Argentina - Proteste in topless contro gli abusi della polizia

Alcuni giorni fa alcune ragazze argentine sono state fermate in spiaggia dalle forze dell'ordine, nella località di Necochea, nella provincia della capitale Buenos Aires, perché accusate di esibizionismo perché colpevoli solo di aver preso il sole in topless. 
Uno dei bagnanti presenti avrebbe avvisato le guardie per denunciare quello che si stava commettendo il reato di atti osceni in luogo pubblico. 
Nel video si vede come un dei poliziotti minacci, citando la legge, di mettere le manette a una delle ragazze, qualora non si fosse coperta il seno immediatamente. Di fronte alle minacce di arresto le ragazze decidono di allontanarsi dalla spiaggia anche per lo spropositato un inutile dispiegamento di forze di polizia. 




Dopo la vicenda centinaia di donne sono scese in piazza nella capitale argentina per protestare e per dare solidarietà alle tre donne della spiaggia di Necochea. La protesta in topless è stata seguita da tanti e ha voluto ribadire la libertà per le donne di poter scegliere di stare  a petto nudo come succede per gli uomini.
La manifestazione di Buenos Aires si inserisce nel solco aperto dalle proteste di Non una di meno, nato in seguito all'assassinio di una sedicenne argentina brutalmente violentata e impalata a ottobre del 2016. Da quel movimento si sta sviluppando lo sciopero globale femminista del prossimo 8 marzo.

martedì 7 febbraio 2017

Messico - Comunicato Congiunto del Congresso Nazionale Indigeno ed Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

BASTA AGLI OMICIDI DEI COMPAGNI INDIGENI RARAMURI CHE DIFENDONO IL LORO TERRITORIO!

Territori indigeni del Messico,

4 Febbraio 2017

Al popolo di Choreachi.

A tutto il popolo rarámuri.

Ai popoli indigeni.

Ai popoli del Messico.

Ai popoli del mondo.

Oggi abbiamo saputo degli omicidi perpetrati contro i compagni indigeni rarámuri, Juan Ontiveros Ramos ed Isidro Baldenegro, entrambi della comunità di Choreachi, nel municipio di Guadalupe y Calvo, Chihuahua, rispettivamente ieri 2 febbraio e l’altro 15 giorni fa.

Denunciamo in maniera urgente questa nuova assurdità contro compagni impegnati in particolare nella lotta del loro popolo per il recupero del loro territorio accaparrato da più di 40 anni dai grandi proprietari terrieri allevatori e da gruppi della criminalità organizzata.

Come Congresso Nazionale Indigeno ed Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, solidarizziamo col popolo rarámuri che sta soffrendo per questi due omicidi che si sommano ai 18 omicidi contro le loro comunità dal 1973, quattro solo nell’ultimo anno.

Compagni e compagne, non siete soli! Vi siamo vicini nel vostro dolore, apriamo i nostri cuori alla lotta instancabile che state conducendo contro la criminalità organizzata e contro i proprietari terrieri appoggiati dai malgoverni, vi offriamo il nostro sostegno come popoli indigeni del paese che si organizzano per difendere le nostre vite ed i nostri territori.

BASTA AGLI OMICIDI DEGLI ATTIVISTI SOCIALI INDIGENI!

MAI PIÙ UN MESSICO SENZA DI NOI!

CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!