sabato 4 marzo 2017

Honduras - Proteste a un anno dall’assassinio di Berta Cáceres

Honduras, proteste a un anno dall’assassinio di Berta CáceresIn Honduras, centinaia di persone si sono radunate giovedì davanti alla sede della Corte Suprema a Tegucigalpa per chiedere giustizia per Berta Cáceres, la famosa leader ambientalista e femminista assassinata in casa sua un anno fa. Otto uomini sono stati arrestati in quanto sospettati della sua uccisione, tra cui un maggiore dell’esercito in servizio attivo e due militari in pensione. Due di questi sospetti sarebbero stati addestrati negli Stati Uniti.
“Siamo qui per denunciare che non è stata fatta giustizia” ha dichiarato Bertita Isabel Zúñiga Cáceres, figlia di Berta. “Le autorità vogliono farci credere che il caso sia risolto, ma noi affermiamo che ci sono molte irregolarità. Non c’è garanzia che le persone arrestate vengano imprigionate e condannate.”
Poliziotti in tenuta anti sommossa hanno lanciato lacrimogeni sui partecipanti alla protesta di giovedì a Tegucigalpa e questi hanno risposto tirando pietre. I manifestanti chiedevano la fine dell’impunità per gli assassini degli oltre 150 attivisti per i diritti alla terra morti nella valle di Aguan dal 2009.
tratto da Democracy Now!

venerdì 3 marzo 2017

Turchia - Ha vinto la paura

di Ilaria de Bonis
Turkey Purge è un collettivo di giovani giornalisti turchi «diventati la voce libera della gente comune», come loro stessi si definiscono. Il lavoro di questi attivisti è molto utile oggi, nella Turchia del post golpe: il loro sito web aiuta a visualizzare i numeri e i dettagli della ‘purga’ del presidente-sultano, che sta annientando la libertà del paese. Inoltre traduce (in inglese) notizie che parlano di violazioni e arbitri contro le persone. Turkey Purge tiene desta l’attenzione su tutte le violazioni dei diritti umani. 
Abbiamo rivolto ai giornalisti alcune domande per mail ed hanno risposto collettivamente, raccomandandosi di riferire soprattutto la loro “preoccupazione per il destino della gente comune”. Parlano di “una deriva autoritaria” che si sta allargando. Con la scusa del terrorismo Erdogan può far fuori chiunque: colpisce i funzionari, gli insegnanti, gli impiegati, i parenti dei giornalisti. Chi non è dichiaratamente col presidente, è contro di lui. Il risultato è che in Turchia domina la paura e la gente sta diventando “apolitica”..
Che ne è della gente comune in Turchia in questo momento storico?
Questa cosa ci turba molto. Nessuno sembra preoccuparsi più di tanto delle migliaia di persone che vengono “punite” quotidianamente con l’accusa di terrorismo o sostegno al terrorismo. Il rischio di finire nel calderone dei sospettati gioca un ruolo fondamentale nel creare una società sempre più “apolitica”. Nessuno mette più in discussione la narrativa ufficiale. Mentre il governo punisce tutto ciò che percepisce come nemico, la gente prende per buono il pretesto di Erdogan nel dire che la sicurezza nazionale è sotto attacco.
C’è una paralisi sociale diffusa. Perché?

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!