PATRICIO CAYUN
Lonko Lof Cayun
FIDEL COLIPAN
(13 minuti di esercizio del diritto della Comunità mapuche Cayun, il giorno 11 novembre)
COMUNICATO MAPUCHE
129 anni fa il popolo mapuche ha cominciato a difendere la vita prima dal tentativo di sterminio messo in atto dall’esercito argentino, attraverso la figura del generale Giulio Argentino Roca. Oggi, in piena epoca di modernità e di "civilizzazione" ancora una volta si solleva per difendere la vita del territorio, minacciato ferocemente dalla stessa istituzione Esercito Argentino, che usando l’autoritarismo che lo ha caratterizzato, ha ignorato per tanti anni le richieste della Comunità Cayun di cessare dell’esercizio delle manovre militari nella Paraje Trompul.
In piena democrazia, facendo uso di vecchi metodi che hanno lasciato ferite profonde in Argentina, il IV reggimento della cavalleria San Martin de los Andes del tenente colonnello Pablo Ruiz ha minacciato la Comunità Cayun, ... esercitando intimidazioni e denunciando penalmente le loro autorità, che dal 7 novembre passato si sono installate nella località chiamata Pampa de Trompul per salvaguardare la ‘ixofilmogen’ – biodiversità del territorio - messa in pericolo costantemente a causa delle esercitazioni militari che vi si svolgono.
Siamo nel posto in difesa e salvaguardia di:
La vita delle montagne – pu newen de la mawiza - che hanno iniziato a precipitare usate come bersagli delle armi di guerra. La vita degli animali, pu kujin, costretti a fuggire dallo spaventoso rumore e dalla paura della morte. La vita delle nostre piante medicinali – lawen – che stanno distruggendo. La vita dei laghi, fiumi e torrenti che hanno avuto un impatto frenetico producendo uno squilibrio nella natura che mette a repentaglio la vita umana. Per questi motivi facciamo appello a tutta la società neuquina e argentina a salvaguardare, accanto a noi, la vita di questi territori, unici in biodiversità. Perché è un dovere di tutti lasciare alle generazioni future vita e non morte. Alla società di San Martin de los Andes vogliamo dire ancora una volta che siamo a favore della vita, dei diritti e della riproduzione di una società diversa. Nella quale tutti possano vivere e crescere degnamente. Dove la diversità di cosmovisione ci consenta di creare nuove forme di utilizzo degli elementi naturali e non lo sfruttamento di queste forze che hanno vita. Esortiamo tutti a non essere semplici spettatori di questa situazione, ma a farsi parte attiva. Perché la riproduzione della nostra vita e del nostro territorio non la possiamo delegare, difenderemo la vita di wajmapu - territorio, alla partecipazione e al consenso, affermato costituzionalmente. Per la difesa del territorio, giustizia e libertà.
129 anni fa il popolo mapuche ha cominciato a difendere la vita prima dal tentativo di sterminio messo in atto dall’esercito argentino, attraverso la figura del generale Giulio Argentino Roca. Oggi, in piena epoca di modernità e di "civilizzazione" ancora una volta si solleva per difendere la vita del territorio, minacciato ferocemente dalla stessa istituzione Esercito Argentino, che usando l’autoritarismo che lo ha caratterizzato, ha ignorato per tanti anni le richieste della Comunità Cayun di cessare dell’esercizio delle manovre militari nella Paraje Trompul.
In piena democrazia, facendo uso di vecchi metodi che hanno lasciato ferite profonde in Argentina, il IV reggimento della cavalleria San Martin de los Andes del tenente colonnello Pablo Ruiz ha minacciato la Comunità Cayun, ... esercitando intimidazioni e denunciando penalmente le loro autorità, che dal 7 novembre passato si sono installate nella località chiamata Pampa de Trompul per salvaguardare la ‘ixofilmogen’ – biodiversità del territorio - messa in pericolo costantemente a causa delle esercitazioni militari che vi si svolgono.
Siamo nel posto in difesa e salvaguardia di:
La vita delle montagne – pu newen de la mawiza - che hanno iniziato a precipitare usate come bersagli delle armi di guerra. La vita degli animali, pu kujin, costretti a fuggire dallo spaventoso rumore e dalla paura della morte. La vita delle nostre piante medicinali – lawen – che stanno distruggendo. La vita dei laghi, fiumi e torrenti che hanno avuto un impatto frenetico producendo uno squilibrio nella natura che mette a repentaglio la vita umana. Per questi motivi facciamo appello a tutta la società neuquina e argentina a salvaguardare, accanto a noi, la vita di questi territori, unici in biodiversità. Perché è un dovere di tutti lasciare alle generazioni future vita e non morte. Alla società di San Martin de los Andes vogliamo dire ancora una volta che siamo a favore della vita, dei diritti e della riproduzione di una società diversa. Nella quale tutti possano vivere e crescere degnamente. Dove la diversità di cosmovisione ci consenta di creare nuove forme di utilizzo degli elementi naturali e non lo sfruttamento di queste forze che hanno vita. Esortiamo tutti a non essere semplici spettatori di questa situazione, ma a farsi parte attiva. Perché la riproduzione della nostra vita e del nostro territorio non la possiamo delegare, difenderemo la vita di wajmapu - territorio, alla partecipazione e al consenso, affermato costituzionalmente. Per la difesa del territorio, giustizia e libertà.