AI MEZZI DI COMUNICAZIONE ALTERNATIVI
Di fronte al codardo tradimento verso la comunità indigena Ñatho di San Francisco Xochicuautla, municipio di Lerma nello Stato del Messico per imporre il progetto della strada Toluca Naucalpan ed all'attentato subito dai poliziotti comunitari di Ostula, municipio di Aquila, Michoacán, come Congresso Nazionale Indigeno ci dichiariamo in massima allerta ed invitiamo i popoli, organizzazioni e persone solidali a vigilare ed accogliere l’appello della comunità di Xochicuautla.
Denunciamo che:
Lunedì 11 aprile intorno alle 9 della mattina, sono arrivati più di 1000 poliziotti statali della Commissione Statale di Sicurezza Cittadina (CES) e delle Forze di Azione e Reazione (FAR) attraverso i tre ingressi alla comunità, la colonia Buenavista, per la strada Cuauhtémoc, da località “Lampeni” e “Lapondishi” dove si trovava l’Accampamento della Pace e la Degna Resistenza e che è stato poi distrutto dai poliziotti.
A “Lampeni” il compagno Armando García Salazar, zio di David Ruíz García, delegato del Congresso Nazionale Indigeno e che ha partecipato alla condivisione tra il CNI e l’EZLN di agosto 2014 alla Realidad Zapatista, aveva la sua casa ed i beni dei suoi figli. Nella casa si sono radunate circa 25 persone per difendere la proprietà, in maggioranza donne, che con estrema violenza sono state sgomberate facendo cadere a spintoni la compagna Isabel Hernández di 64 anni che fa parte del Consiglio Supremo Indigeno e che in quel momento teneva in braccio una bambina.
Alcuni poliziotti hanno consegnato al compagno Armando una lettera in cui si informava che la sua casa era di proprietà federale e che la dovevano distruggere, mostrandogli anche il decreto di esproprio contro cui aveva presentato un esposto.
Senza ulteriori parole e a spintoni hanno cacciato dalla casa chi si trovava dentro, gettando in strada le cose che si trovavano al primo piano compresi documenti, abiti ed attrezzi da lavoro.
Ancora una volta il malgoverno dimostra che le leggi che dice di rappresentare o il presunto stato di diritto non sono altro che strumenti di saccheggio che compie contro i popoli. Il saccheggio e la repressione violano la sospensione concessa a fronte dell’esposto, n. 1123/2015 e n. 771/2015 che concesse il 18 febbraio 2016 e che il tribunale ha notificato alle autorità il 23 febbraio, compreso la SAASCAEM, l’istituzione alla quale è stato assegnato il territorio di Xochicuautla nel decreto di esproprio.
Intanto, la notte di domenica 10 aprile sono stati attaccati i compagni membri della polizia comunitaria di Santa María Ostula, nelle vicinanze della località San Juan de Alima, Michoacán, quando da un’automobile in corsa è stato assassinato il comunero Francisco Grajeda e ferito il comunero Abraham Girón, che è l’incaricato della comunità per il Congresso Nazionale Indigeno e partecipante alla condivisione realizzata alla Realidad Zapatista.
Denunciamo il tentativo del malgoverno di minimizzare questo crimine col quale vuole favorire il ritorno della violenza nella regione della sierra di Michoacán e mettere nuovamente nelle mani di narcopolitici, paramilitari, sicari ed imprese, il territorio, le risorse naturali, la dignità e la pace della regione.
Invitiamo i popoli del Messico e del mondo a solidarizzare in maniera urgente con le azioni di difesa dei diritti di San Francisco Xochicuautla, assistendo fisicamente la comunità, mobilitandosi ovunque per denunciare ed esigere la sospensione delle aggressioni contro la comunità, il suo territorio ed i comuneros.
Riteniamo responsabili Eruviel Ávila Villegas ed il suo capo Enrique Peña Nieto dell’integrità dei nostri compagni e di coloro che solidarizzano con la degna lotta.
PER LA RIVENDICAZIONE INTEGRALE DEI NOSTRI POPOLI
MAI PIÙ UN MESSICO SENZA DI NOI
12 APRILE 2016
CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
Traduzione “Maribel” – Bergamo