Alle Comunità in Resistenza al PIM,
Al Fronte dei Popoli in Difesa della Terra, dell'Acqua, MPT
Ai popoli in resistenza del mondo,
Alle organizzazioni anti capitaliste e ambientaliste d'Europa,
Al governo federale del Messico,
Al governo dello Stato Spagnolo,
Alla Comunità Economica Europea,
Ai media,
Dall' “Altra Europa” manifestiamo la nostra solidarietà con i 17 ejidos (terre gestite collettivamente) e le comunità in resistenza contro il Progetto Integrale Morelos (PIM), con il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e dell'Acqua, Morelos, Puebla e Tlaxcala (FPDTA-MPT). Supportiamo e crediamo nella lotta in difesa del loro territorio contro la feroce avanzata della macchina capitalista.
Denunciamo lo sgombero violento da parte della Guardia Nazionale (GN) del presidio permanente di Apatlaco, che ha impedito finora il completamento della centrale termoelettrica di Huexca e il Progetto Integrale Morelos. Il presidio ha resistito per quattro anni in difesa l’acqua e delle terre della comunità (ejidos) di Ayala, nello stato di Morelos, per evitare che fossero depredate del liquido vitale. A seguito dell’operativo della GN sono arrivate anche le macchine e gli operai, per riprendere i lavori dell'acquedotto. Questi ultimi hanno cominciato a innalzare pareti di pannelli metallici, in modo da impedire il libero transito, il diritto alla difesa e alla protesta delle popolazioni colpite da questo mega-progetto di morte.
Denunciamo l'uso strumentale della contingenza del COVID-19 per imporre il PIM.
Denunciamo le violazioni dei diritti umani che vengono perpetrate dal governo messicano contro i difensori della terra e le comunità colpite dal PIM, anche durante la presidenza di Andres Manuel Lopez Obrador.
Vogliamo inoltre ricordare l'assassinio del compagno Samir Flores Soberanes, membro del FPDTA-MPT, avvenuto il 20 febbraio del 2019 sulla porta di casa per aver difeso la terra, l'acqua e la vita da questo progetto di morte. Le indagini della Procura Generale dello Stato di Morelos sono ferme e tanto meno seguono la pista del suo attivismo nella difesa dei diritti umani contro la centrale termoelettrica di Huexca e il gasdotto di Morelos.
Denunciamo la responsabilità delle società spagnole Elecnor SA, Abengoa SA e Enagas SA, imprese concessionarie coinvolte nella costruzione e gestione delle differenti infrastrutture componenti del PIM: centrale termoelettrica, gasdotto ed acquedotto.
Denunciamo lo Stato spagnolo che finanzia il PIM con denaro pubblico, attraverso il Fondo per l'Internazionalizzazione d’Impresa (FIEM) gestito dal Ministero dell’Industria Commercio e Turismo. I fondi FIEM sono stati utilizzati per la costruzione del gasdotto da parte delle imprese Elecnor ed Enagas, che a loro volta hanno subappaltato la messa in opera all’impresa italiana Bonatti Spa. Tale gasdotto, lungo 160 km, si trova alle pendici del vulcano Popocatepetl, uno dei 5 vulcani più attivi e pericolosi al mondo. I fondi pubblici spagnoli contribuiscono così ad aggravare il rischio di eventi sismici in un'area vulcanica popolata da oltre 2 milioni di abitanti. Pertanto, lo Stato spagnolo e le società coinvolte nella costruzione dell’infrastruttura sarebbero corresponsabili dell'aumento del rischio e della conseguente catastrofe provocata dall'attività del gasdotto.
Pretendiamo che il governo messicano cessi immediatamente i lavori del Progetto Integrale Morelos. È necessario anche porre fine alle violazioni dei diritti umani come strategia istituzionale, nel rispetto della volontà e della dignità delle comunità e popolazioni indigene.
Esigiamo anche che si faccia chiarezza sull'omicidio del compagno Samir Flores e siano puniti i responsabili politici della sua morte.
Esigiamo che il governo spagnolo e l'UE cessino di finanziare i mega-progetti di morte e che sia interrotto immediatamente il finanziamento all’opera del PIM.
Deve essere garantito il rispetto dei diritti umani da parte dello Stato e delle imprese europee.
Pretendiamo che siano sanzionate le aziende che realizzano progetti che violano i diritti umani e, in questo caso, che siano penalizzate le società spagnole Elecnor SA, Abengoa SA e Enagas SA.
Al governo dello Stato Spagnolo,
Alla Comunità Economica Europea,
Ai media,
Dall' “Altra Europa” manifestiamo la nostra solidarietà con i 17 ejidos (terre gestite collettivamente) e le comunità in resistenza contro il Progetto Integrale Morelos (PIM), con il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e dell'Acqua, Morelos, Puebla e Tlaxcala (FPDTA-MPT). Supportiamo e crediamo nella lotta in difesa del loro territorio contro la feroce avanzata della macchina capitalista.
Denunciamo lo sgombero violento da parte della Guardia Nazionale (GN) del presidio permanente di Apatlaco, che ha impedito finora il completamento della centrale termoelettrica di Huexca e il Progetto Integrale Morelos. Il presidio ha resistito per quattro anni in difesa l’acqua e delle terre della comunità (ejidos) di Ayala, nello stato di Morelos, per evitare che fossero depredate del liquido vitale. A seguito dell’operativo della GN sono arrivate anche le macchine e gli operai, per riprendere i lavori dell'acquedotto. Questi ultimi hanno cominciato a innalzare pareti di pannelli metallici, in modo da impedire il libero transito, il diritto alla difesa e alla protesta delle popolazioni colpite da questo mega-progetto di morte.
Denunciamo l'uso strumentale della contingenza del COVID-19 per imporre il PIM.
Denunciamo le violazioni dei diritti umani che vengono perpetrate dal governo messicano contro i difensori della terra e le comunità colpite dal PIM, anche durante la presidenza di Andres Manuel Lopez Obrador.
Vogliamo inoltre ricordare l'assassinio del compagno Samir Flores Soberanes, membro del FPDTA-MPT, avvenuto il 20 febbraio del 2019 sulla porta di casa per aver difeso la terra, l'acqua e la vita da questo progetto di morte. Le indagini della Procura Generale dello Stato di Morelos sono ferme e tanto meno seguono la pista del suo attivismo nella difesa dei diritti umani contro la centrale termoelettrica di Huexca e il gasdotto di Morelos.
Denunciamo la responsabilità delle società spagnole Elecnor SA, Abengoa SA e Enagas SA, imprese concessionarie coinvolte nella costruzione e gestione delle differenti infrastrutture componenti del PIM: centrale termoelettrica, gasdotto ed acquedotto.
Denunciamo lo Stato spagnolo che finanzia il PIM con denaro pubblico, attraverso il Fondo per l'Internazionalizzazione d’Impresa (FIEM) gestito dal Ministero dell’Industria Commercio e Turismo. I fondi FIEM sono stati utilizzati per la costruzione del gasdotto da parte delle imprese Elecnor ed Enagas, che a loro volta hanno subappaltato la messa in opera all’impresa italiana Bonatti Spa. Tale gasdotto, lungo 160 km, si trova alle pendici del vulcano Popocatepetl, uno dei 5 vulcani più attivi e pericolosi al mondo. I fondi pubblici spagnoli contribuiscono così ad aggravare il rischio di eventi sismici in un'area vulcanica popolata da oltre 2 milioni di abitanti. Pertanto, lo Stato spagnolo e le società coinvolte nella costruzione dell’infrastruttura sarebbero corresponsabili dell'aumento del rischio e della conseguente catastrofe provocata dall'attività del gasdotto.
Pretendiamo che il governo messicano cessi immediatamente i lavori del Progetto Integrale Morelos. È necessario anche porre fine alle violazioni dei diritti umani come strategia istituzionale, nel rispetto della volontà e della dignità delle comunità e popolazioni indigene.
Esigiamo anche che si faccia chiarezza sull'omicidio del compagno Samir Flores e siano puniti i responsabili politici della sua morte.
Esigiamo che il governo spagnolo e l'UE cessino di finanziare i mega-progetti di morte e che sia interrotto immediatamente il finanziamento all’opera del PIM.
Deve essere garantito il rispetto dei diritti umani da parte dello Stato e delle imprese europee.
Pretendiamo che siano sanzionate le aziende che realizzano progetti che violano i diritti umani e, in questo caso, che siano penalizzate le società spagnole Elecnor SA, Abengoa SA e Enagas SA.
No ai mega progetti di morte!
No al Progetto Integrale Morelos!
Samir vive! La lotta continua!
Firmano:
TxiapasEkin, Euskal Herria
20ZLN, Italia
Asamblea de solidaridad con México – Pais Valencia, Estado Español
CEDOZ, Estado Español
CGT, Estado Español
Comitato Chiapas “Maribel”- Bergamo, Italia
Mutv Vitz13, Francia
Union Syndicale Solidaires, Francia
Y Retiemble, Estado Español
Cooperazione Rebelde Napoli, Italia
Ya Basta Bologna, Italia
Chispa de Solidaridad con l@S Zapatistas y los Pueblos indígenas, Grecia
Ass, Solidaria Cafè Rebeldía-Infoespai, Barcelona, Catalunya
Ya Basta Moltitudia Roma, Italia
Associazione Ya Basta! Milano, Italia
Espiral de solidaridad-semilla de resistencia, Grecia
Espoir Chiapas - Esperanza Chiapas Francia
Asamblea Libertaria Autoorganizada Paliacate Zapatista, Grecia
Comité de Solidaridad con los Pueblos de Chiapas en Lucha, Paris, Francia.
Solidaridad Directa con Chiapas, Zurich
Mut-Vitz34 / ESCARGOT (Hérault, Francia)
Adherentes a la Sexta Barcelona
Zapatisten Lagunak
Groupe CafeZ y Casa Nicaragua, Liège, Belgique
Red YaBasta
A planeta (Euskal Herria)
Observatorio de Multinacionales en América Latina (OMAL) - Paz con Dignidad
Ecologistas en Acción
Lumaltik Herriak
Re:common (Italia)
Sindicato Steilas (Euskal Herria)
La Villana de Vallekas
Mujerxs de la Sexta en la Otra Europa - Red de Resistencia y Rebeldía
Komite Internazionalistak
Attac España
ICID
Iniciativa Mesoamericana de Mujeres Defensoras de Derechos Humanos
Red de Hondureñas Migradas
Red de Mujeres Latinoamericanas y del Caribe
Comisión Migración y Antirracismo 8M
Atlas de Justicia Ambiental (EJAtlas)
GeoComunes
Amigas de la Tierra