Il leader del Pkk si trova in isolamento sull'isola di Imrali dal '99 Il governo turco ha deciso di mettere fine all'isolamento del leader curdo del Pkk, Abdullah Ocalan, che dal 1999 si trova nel carcere sull'isola di Imrali, dove è l'unico detenuto. Ocalan, condannato a morte per attività terroristiche, (condanna commutata in ergastolo nel 2002) da anni può incontrare solo i suoi avvocati, i quali negli ultimi tempi hanno a più riprese denunciato le violenze che il leader del Pkk subirebbe per mano dei suoi aguzzini.
Il 24 nov. fonti del governo di Ankara, citate dal quotidiano Hurriyet, riferiscono dell'intenzione di trasferire altri nove detenuti sull'isola-prigione, per fare compagnia ad Ocalan. La decisione segue gli allarmi della Commissione Europea per lo stato di salute, anche mentale, del leader curdo: secondo l'Ue l'eccessivo isolamento costituisce una tortura. Secondo il portavoce degli affari esteri del partito Akp, al governo in Turchia, queste misure puntano a trasformare lo status di Ocalan in detenuto ordinario, potrà conversare con i suoi nuovi compagni di detenzione fino a 10 ore a settimana, giocare a pallavolo e seguire partite di calcio in televisione. I lavori per alloggiare i nuovi ospiti su Imrali sono già iniziati. Scontento della misura si è dichiarato il Pubblico Ministero Talat Salk, secondo cui si tratterebbe di un compromesso con l'Europa, che a suo avviso sostiene implicitamente il Pkk. Contrarie si sono dette anche le famiglie delle vittime del Pkk, che hanno annunciato che si rivolgeranno alla Corte Europea per i Diritti Umani per chiedere la revoca delle misure attenuanti.
fonte Peace Reporter