giovedì 1 gennaio 2009

4 LUGLIO: GIORNATA DELL'INDIPENDENZA DI VICENZA

Appello: alla vigilia del G8, tutte/i a Vicenza
Alla vigilia del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama i No Dal Molin invitano tutte e tutti a Vicenza per liberare il Dal Molin dalla nuova base di guerra

Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo [...]un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.
[Incipit alla Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America]
Vogliamo essere indipendenti nel costruire il futuro del nostro territorio; vogliamo che quest'ultimo sia sensibile alle opinioni di gran parte dell'umanità che rifiuta e, troppo spesso, subisce la guerra come strumento di controllo e oppressione. Vogliamo costruire l'Altrocomune come pratica di autogestione e autonomia dei cittadini, fondandolo sulla disobbedienza alle imposizioni e sulle pratiche condivise; vogliamo riprenderci la nostra terra come luogo del vivere bene collettivo e non come oggetto di scambio tra governi. Dall'8 al 10 luglio, alla Maddalena, si terrà il vertice del G8; in un'isola volutamente scelta perché inaccessibile a ogni voce di dissenso, capi di stato e di governo si riuniranno per decidere le sorti del nostro futuro, senza di noi. Tra essi, ci sarà il Presidente statunitense Obama: come si giustificano le sue promesse sulla fine dell'arroganza militare statunitense quando a Vicenza fa base la guerra al Dal Molin? La vicenda vicentina rappresenta, da questo punto di vista, una delle tante contraddizioni nella politica estera statunitense che promette legalità, rispetto e trasparenza, ma pratica illegalità, sopruso e imposizione. Come annunciato da importanti esponenti dell'amministrazione nordamericana, il Dal Molin sarà oggetto di discussione del summit al G8, non per restituire la democrazia a coloro a cui è stata negata, bensì come oggetto di accordo segreto e scambio tra governi per la ridefinizione, a partire da Africom, della presenza militare statunitense in Italia. Vicenza, patrimonio Unesco, è assoggettata alle servitù militari; la città che ha espresso la propria netta opposizione e ha ricevuto per questo la solidarietà di ogni angolo d'Italia, ha visto il bavaglio stringersi sulla sua bocca: palesi illegalità progettuali hanno accompagnato il tentativo di "sradicare alla radice il dissenso locale" prima impedendo alla città di esprimersi, poi perseguendo centinaia di cittadini con condanne pecuniarie e procedimenti penali. Ma Vicenza è anche uno dei tanti luoghi di costruzione di quel mondo che non accetta il diktat di quanti, riuniti per pochi giorni nelle regge imperiali, vorrebbero scrivere a tavolino la nostra storia. Quello del movimento vicentino non è un romanzo romantico e triste; le donne e gli uomini di questa città vogliono riscrivere la storia reale, stracciando le pagine su cui politici e militari hanno già disegnato il suo futuro di asservimento e tacita accettazione. Il 4 luglio, giornata in cui gli statunitensi festeggiano la propria indipendenza dall'impero britannico, vogliamo decretare la nostra indipendenza dall'impero militare statunitense, liberando la terra dalla presenza di una nuova base di guerra. Nei tre anni di mobilitazione trascorsi abbiamo imparato che un sol giorno non cambierà le sorti della nostra città; ma sappiamo anche che la strada che abbiamo davanti non può che portarci a nuove sfide: per questo, alla vigilia del vertice del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama, chiediamo alle donne e agli uomini che vogliono opporsi alla militarizzazione e alla guerra di tornare nelle strade di Vicenza e iniziare a costruire, dal basso e collettivamente, l'indipendenza dell'Altrocomune, ovvero un territorio libero e inospitale alla presenza militare perché vissuto e realizzato da un arcobaleno di diversità che, nel costruire un mondo di pace, liberano il territorio dalle servitù militari e dalle devastazione ambientale.
4 luglio 2009 a Vicenza, restituiamo il Dal Molin ai cittadini
Indipendenza, dignità, partecipazione: la terra si ribella alle basi di guerra.
Per informazioni e adesioni:comunicazione@nodalmolin.it www.nodalmolin.it
P.S. proprio nei momenti in cui diffondiamo l'appello è stata diffusa la notizia di un possibile spostamento del G8 all'Aquila.

Un anno di autogestione e socialita’

2 maggio 2009: musica, sport e socialità per festeggiare un’anno di autogestione in difesa dei diritti di tutti, degli spazi sociali, per la vivibilità e la socialità dei nostri quartieri.
La macchina della paura, le ronde, le aggressioni vigliacche, la propaganda della figura dell’immigrato come nemico pubblico numero uno, come causa dei nostri mali, servono solo a nascondere i veri responsabili della crisi. In un periodo in cui si criminalizzano le differenze, dove il ‘diverso’ diventa un avversario da battere, vogliamo trasformare l’avversario in qualcuno da capire, da conoscere senza preconcetti con cui confrontarsi e condividere, a partire da un campo di calcio, la crescita, la vita. Riteniamo che si debba partire proprio dai più piccoli per trasmettergli l’amore e la passione per la cultura, facendoli crescere in un ambiente aperto alle idee, alle differenze, alle esperienze, senza barriere e preclusioni, senza pregiudizi. Inoltre proprio in questa giornata l’esperienza di autogestione, portata avanti dal comitato cittadino del parco San Gennaro, compie un anno e per questo vogliamo festeggiare quello che da un anno siamo riusciti a far diventare il parco : uno spazio sociale di svago, socialità e di discussione, che opera sull’intero territorio aprendosi a 360 gradi ai problemi e ai bisogni dell’intero quartiere. Perchè crediamo ancora che un’altra “Sanità” sia possibile…..

Comitato Parco San Gennaro - Spazio Sociale “R. Parisi”

Programma della giornata:
Mattina ore 12: inizio torneo di calcetto antirazzista, partecipano squadre dei bambini del : Rione San Gennaro dei Poveri, della comunità cingalese, di Castelvolturno e del Centro Storico
Pomeriggio ore 17 :
Assemblea - discussione sull’attuale clima di intolleranza, paura e razzismo che si sta alimentando in quest’ultimo periodo nel nostro paese, quindi gli strumenti e le modalità per arginare questo fenomeno attraverso lo sport quale forma di integrazione socio-culturale e il ruolo degli spazi sociali e dei comitati cittadini all’interno del territorio locale.
Sera ore 20:
Concerto – Spettacolo con: Carlo Faiello - knef crew – Bidonvillarik – Valerio Jovine – Piero Palumbo - Fortuna – Marilena – E’ Zezi

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!