mercoledì 8 aprile 2009

Coloni israeliani attaccano Beit Amer: 8 palestinesi feriti

Questa mattina, decine di coloni israeliani hanno attaccato le case palestinesi a Khirbat Safa, vicino Beit Amer, a nord della provincia di Hebron, sparando all’impazzata e gettando pietre nel tentativo d’invadere la zona.
I soccorritori hanno riferito che almeno 8 palestinesi sono stati feriti durante gli scontri con i coloni armati; uno di loro verserebbe in condizioni critiche.
Secondo fonti legali, inoltre, le forze di occupazione avrebbero impedito l’arrivo delle ambulanze della Mezzaluna Rossa nella cittadina, chiudendo le strade d’accesso.
Testimoni oculari affermano che l’invasione è avvenuta ad opera di circa trecento coloni armati, partiti dal gruppo di colonie “Gush Etzion”e passati per le strade non asfaltate, e che diverse case ai confini della piccola località sono state assaltate e devastate.
Grandi forze dell’esercito di occupazione, sostenute da mezzi corazzati, si sarebbero inoltre appostate nelle strade per proteggere i coloni, sparando una pioggia di pallottole di acciaio ricoperte di gomma e gas lacrimogeni sia contro i cittadini di Khirbat Safa che contro quelli dei paesi vicini, accorsi per sostenerli. Centinaia tra gli abitanti di Beit Amer hanno infatti risposto all’appello di aiuto diffuso tramite gli altoparlanti delle moschee.
I coloni sostenuti dalle forze di occupazione israeliana attaccano ormai abitualmente i palestinesi della provincia di Hebron, distruggendo le loro proprietà e occupando le loro case.
Infopal

Diyarbakir - Arresti tra gli studenti

Questa mattina (7 aprile) gli studenti dell'Università di Amed hanno manifestato pacificamente denunciando l'uccisione dei due ragazzi il 4 aprile a Amara e l'arresto, avvenuto ieri durante il primo sit in, di 26 studenti di cui 15 sono ancora in stato di fermo. Circa un migliaio di giovani dalle 9.00 hanno partecipato al presidio gridando slogan contro la violenza del governo e contro il primo ministro T. Erdoğan. Uno degli studenti uccisi, un giovane di 21 anni, era proprio della "Dicle University".
La zona centrale dell'università era presidiata da un tank e da numerosi poliziotti in assetto antisommossa che hanno circondato gli studenti fino all'arrivo del sindaco della città Osman Baydermir, della parlamentare del DTP A. Tuğluk e di S. Demirtaş che sono intervenuti ed hanno portato il loro sostegno e solidarietà accompagnati dall'avvocato M. Erbay (presidente IHD Amed) e della sindaca neo-eletta della Municipalità di Bağlar A. Baran.
La presenza della polizia in borghese che filmava gli studenti mentre Osman Baydermir parlava ha creato un momento di forte tensione che è stato mediato dall'intervento dell'avvocato M. Erbey.
La polizia, i militari ed i servizi segreti stanno controllando capillarmente sia gli studenti che i rappresentanti delle istituzioni, l'arresto dei 26 giovani avvenuto ieri è stato preceduto proprio da una intervista di "giornalisti/agenti" agli studenti.
Delegazione Europa Levante

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!