Centinaia di pescatori palestinesi, sostenuti da decine di dimostranti stranieri, hanno manifestato ieri sulle coste del mare di Gaza per protestare contro le costanti aggressioni dell’occupazione israeliana.
La Campagna internazionale palestinese contro l’assedio, che ha organizzato il corteo, ha affermato che i pescatori palestinesi sono esposti quotidianamente alle dure misure della sicurezza israeliana, tra i quali gli arresti e la confisca dei loro pescherecci e delle attrezzature di lavoro.
La Marina israeliana avrebbe inoltre avvertito i pescatori di non svolgere la loro attività a più di 3 miglia dalla costa, nonostante gli accordi internazionali concedano loro pieno diritto di di spingersi fino a 12 miglia.
“I pescatori palestinesi – hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione – si sono trovati di fronte a due amare scelte: rinunciare alla pesca affrontando l’incubo della povertà e della fame, o sfidare le restrizioni d’Israele rischiando la propria vita”.
Secondo la Campagna, alla dimostrazione nella Striscia di Gaza – una regione che dipende totalmente dagli introiti della pesca - erano presenti 3.500 pescatori, più circa 2.000 lavoratori provenienti da attività legate al settore. Il messaggio è chiaro: è ora che la comunità internazionale intervenga in modo effettivo, e faccia pressioni sullo stato ebraico perché non “sprema” i pescatori palestinesi, e permetta anzi lo svolgimento del loro lavoro secondo gli accordi e le convenzioni internazionali.
venerdì 22 maggio 2009
23 maggio 2008 – 23 maggio 2009 - Chiaiano si difende !
Un anno fa le forze dell’ordine con inaudita violenza ed efferatezza attaccavano per due giorni il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano. Arresti, feriti gravi come i ragazzi volati giù dal muro di oltre 6 metri. Rabbia tanta rabbia che ci riporta il ricordo di quel giorno. In un anno tante cose sono cambiate, uno scenario diverso si è presentato davanti alla nostra lotta, una lotta per la difesa del territorio, della democrazia, contro il piano rifiuti. In un anno tanto è cambiato, Bertolaso ha aperto il primo piccolo lotto di discarica, ed ha cominciato a giocare allo sfinimento con la mobilitazione dei cittadini resistenti di Chiaiano e Marano. Abbiamo passato un inverno difficile, tra l’irriducibilità dei cittadini resistenti , la volontà di restare autonomi ed indipendenti dalle clientele elettorali, dalle influenze politiche da destra e da sinistra. Nonostante la prima apertura della discarica sappiamo bene che la battaglia è ancora aperta. Abbiamo chiesto agli enti locali ed al governo l’apertura di un tavolo interistituzionale con i cittadini resistenti per l’immediata chiusura della discarica, l’avvio della bonifica di tutta la zona, la destinazione ad uso sociale delle cave di proprietà della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al tempo stesso abbiamo deciso il boicottaggio delle elezioni provinciali ed europee che si terranno nel prossimo giugno, a testimonianza di una crisi irreversibile della rappresentanza istituzionale sempre più distante dai veri bisogni dei cittadini. Con lo sbocciare della primavera il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano ha trovato un nuovo slancio ed una nuova vitalità. Ed è da questa condizione oggettiva, fatta di partecipazione e voglia di rimettersi in movimento che rilanciamo la mobilitazione per la chiusura della discarica di Chiaiano e Marano. Il prossimo 23 maggio, ad un anno esatto da quelle prime cariche contro di noi, passate alla storia come un’aggressione in piena regola della Questura contro cittadini a mani alzate, lanceremo una serata di mobilitazione e di lotta. A cominciare dalle 20:00 ci riuniremo in assemblea inaugurando un ritorno ad un modalità di gestione della notte che ha caratterizzato i primi tre o quattro mesi di questa lotta. Riprenderemo a stare in presidio anche di notte, in attesa di quell’ingresso da Via Cupa dei Cani degli auto compattatori che segnerebbe un’ulteriore aumento dei rifiuti in discarica. Per questo facciamo appello a tutti i cittadini che credono nella difesa della democrazia e della salute per stare con noi il 23 maggio prossimo al Presidio permanente in Via Cupa dei Cani, per rilanciare insieme la nostra lotta.
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!