Porto di Venezia - Bloccata la nave dei rimpatri verso la Grecia
Questa mattina più di un centinaio di attivisti dopo aver superato il blocco della Finanza è entrato nel porto di Venezia ed è salito su una delle navi della Minoan lines dirette verso la Grecia.
"Siamo tutti clandestini" è lo slogan che gridavno i manifestanti dal pontile della nave. Sugli striscioni le scritte "Diritto di asilo. Stop respingimenti" e "Boikot deportation Minoan lines! No G8".
Poco prima del corteo, i movimenti bloccano le operazioni di una delle navi dirette a Patrasso
Aggiornamento ore 21:00 - Il corteo dopo aver occupato la zona rossa del porto ed aver simbolicamente rilasciato in mare dei fiori di loto, torna in piazza dopo aver trasformato in realta' ad Ancona una giornata senza frontiere e senza zone rosse.
Aggiornamento ore 20:30 - Il corteo di 2.000 persone entra nel porto, al di là nella zona rossa. Oggi ad Ancona abbiamo abbattuto tutte le frontiere.
Aggiornamento ore 20:10 - 2000 persone in attesa di entrare dentro il porto. Determinati ribadiscono che non c'è zona rossa e nessuna frontiera oggiad Ancona.
Aggiornamento ore 20:05 - Il Corteo è in attesa di entrare dentro il porto. In contemporanea alla manifestazione di Ancona, a Patrasso i movimenti ricordano l'orrore del campo lager e delle misteriose scomparse di tantissimi migranti.
Aggiornamento ore 20:00 - Il Corteo diventa sempre piu' grande mentre si avvicina al Porto.
Aggiornamento ore 19:50 - Il corso principale di Ancona e' occupato da oltre 1000 persone insieme per riaffermare che oggi è la giornata senza zone rosse e senza frontiere.
Aggiornamento ore 19:00 - Il Corteo comincia a muoversi per il corso principale di Ancona dopo che all'interno del porto il blocco degli attivisti è durato oltre un'ora. Il corteo vuole entrare dentro il porto ed oltre le reti per ribadire che oggi è la Giornata Senza Frontiere.
Aggiornamento ore 18:40 - Nel porto di Ancona è in corso la conferenza stampa di fronte alla nave bloccata dagli attivisti delle Comunità Resistenti delle Marche, Ya Basta Marche e Ambasciata dei Diritti.
E' stato ricordato Amir, il ragazzo morto proprio in questo porto nel tentativo di sfuggire ai controlli di quello che è ormai uno dei bastioni della Fortezza Europa.
I movimenti ribadiscono l'apertura del territorio, che è ospitale e solidale con i migranti e con chi fugge da situazioni terribili come i conflitti che la guerra globale permanente scatena in tutto il mondo.
Ore 18:00 - In questo momento decine di attivisti stanno bloccando le operazioni di una delle navi della linea Superfast nel porto di Ancona, nell'ambito della giornata "Senza Frontiere" promossa dai movimenti marchigiani. Il porto è circondato dalla polizia sin da stamattina, ma nonostante questa blindatura l'azione di blocco è pienamente riuscita.
La nave è una di quelle utilizzate dai migranti provenienti da Patrasso, in cui è presente un campo che accoglie migliaia di profughi in fuga dai teatri di guerra mediorientali e asiatici, che spesso trovano la morte cercando di sfuggire ai controlli e alla militarizzazione dei porti.Chi viene scoperto infatti viene rimbarcato e rispedito indietro, senza alcuna procedura di verifica sul diritto d'asilo.
Tra pochissimo, alle ore 19 partirà la manifestazione in partenza da Piazza Roma sui diritti di cittadinanza per i migranti, la parola d'ordine con cui hanno scelto di attraversare il g8 dislocato, da Vicenza al No G8 romano. Finirà di fronte alla sede della Polizia di frontiera, sempre nel porto della città di Ancona.
Partecipano le reti dell'Emilia Romagna, dell'Umbria, e gli studenti marchigiani dell'Onda, che chiedono anche la libertà dei 21 arrestati lunedì nell'ambito del'operazione Rewind.