mercoledì 15 luglio 2009

Afghanistan: morto militare italiano

La "missione di pace" sempre più in guerra

Le stragi di civili aumenteranno

Un paracadutista della Folgore è morto e altri tre sono rimasti feriti ieri a circa 50 chilometri a nordest di Farah, quando una pattuglia della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata attaccata con un ordigno esplosivo posizionato lungo la strada. L'esplosione dell'ordigno ha coinvolto il primo mezzo della pattuglia e il soldato deceduto è morto per le ferite riportate, subito dopo essere stato trasportato all'ospedale militare di Farah. "Nell'esplosione altri tre parà sono rimasti feriti", ha dichiarato il maggiore Marco Amoriello, della forza Isaf. "Nessuno dei tre feriti è in pericolo di vita".
E’ facile ipotizzare che questo fatto accrescerà l’impegno militare italiano in termini di un maggior coinvolgimento nelle operazioni di guerra. Regole d’ingaggio e armamenti saranno al centro della discussione politica del governo, e tradotto questo significa maggiore impiego dei militari italiani nelle uccisioni, bombardamenti, rastrellamenti.
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi appena appresa al notizia si è messo in contatto con il sottosegretario Gianni Letta a Palazzo Chigi, ha ribadito la necessità e l'importanza della missione “di pace” in Afghanistan per la stabilità di un'area strategica.
"Il presidente della Repubblica rileva che "sappiamo tutti come il teatro afgano stia diventando tra i più duri e più rischiosi. Tuttavia, continuare l'impegno in Afghanistan - sottolinea Napolitano - va "nell'interesse di ciascun paese che è sempre esposto ai colpi del terrorismo internazionale e lo sarà finchè non saremo riusciti a sradicare alcune centrali e a rimuovere alcune cause". Sempre in Afghanistan, un elicottero si è schiantato a sud, nel distretto di Sangin, nella provincia di Hemand, dove le forze americane e britanniche hanno lanciato una massiccia offensiva contro i talebani. Sei persone che erano a bordo - tutti contractor al servizio delle truppe dell'Isaf - sono morte insieme con un bambino investito a terra dai rottami dell'elicottero. I talebani hanno rivendicato l'abbattimento dell'elicottero Chinook. La tensione è crescente nel Paese in vista delle elezioni presidenziali del 20 agosto, per garantire le quali le forze internazionali hanno inviato sul campo ulteriori rinforzi. L'offensiva, in particolare statunitense e britannica, si concentra nella valle di Helmand, bastione dei talebani e centro mondiale della produzione di oppio. Si tratta di uno dei dieci distretti in mano ai ribelli dove al momento è difficile prevedere condizioni per un regolare svolgimento del voto presidenziale, come chiesto a più riprese dalla commissione elettorale afghana. Nell'area sono stati schierati quattromila marines Usa e 800 soldati di Sua Maestà che, coadiuvati dall'esercito afghano, hanno dato vita ad una delle più imponenti operazioni militari del dopoguerra. Centinaia le persone uccise dall'inizio delle operazioni, anche se non esiste una stima precisa delle vittime, né tantomeno di quali siano tra loro civili e quali combattenti. Ma vi sono pochi dubbi sul fatto che questa massiccia operazione di guerra stia provocando una strage tra la popolazione. Con il militare italiano ucciso oggi, sale a 196 il numero di soldati stranieri che hanno perso la vita nel Paese dall'inizio dell'anno, secondo le stime del sito icasualties.org. Per la Gran Bretagna, che conta 184 morti dall'inizio delle operazioni nel 2001, si tratta di un bilancio peggiore del conflitto in Iraq: nei sei anni dell'operazione rimasero uccisi 179 soldati di Sua Maestà.

Ragazzini incarcerati continuano lo sciopero della fame nel carcere di Pozanti


Ragazzini svolgono sciopero della fame nella prigione di Pozanti ad Adana per richiamare l'attenzione sulla violazione dei diritti. I maltrattamenti contro i ragazzini sono ancora al centro dell'attenzione. Secondo le informazioni ottenute continueranno lo sciopero della fame a meno che il problema venga risolto. I parenti dei ragazzini hanno sostenuto che in prigione non è stato consentito incontrare il medico, leggere giornali come Azadiya Welat e Gunluk.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!