Questa mattina all'alba, secondo giorno di 'Id al-Fitr, la festa che celebra la fine del mese di Ramadan, l'aviazione da guerra israeliana ha effettuato una serie di attacchi aerei contro le gallerie situate al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, distruggendone diverse.
Le gallerie del "contrabbando" (di prodotti alimentari, medicine, combustibile, e solo in parte di armi), sono indispensabili alla sopravvivenza di una popolazione di 1,6 milioni di persone poste da tre anni a questa parte sotto feroce assedio israelo-egizio-internazionale.
Fonti palestinesi hanno reso noto che gli aerei da guerra, di tipo "F16", hanno lanciato 4 attacchi contro i tunnel, causando distruzione, ma senza provocare feriti.
Il raid giunge qualche ora dopo all'uccisione di due combattenti palestinesi, avvenuta ieri sera nel nord della Striscia.
Ieri sera, infatti, 2 palestinesi sono stati uccisi e altri 3 feriti a seguito di un bombardamento israeliano. Le due vittime sono state identificate come ‘Abd al-Hafez as-Silawi, 21 anni, e Muhammad Nasir, anche lui sulla ventina. Secondo il dott. Mu‘awiyya Hassanayn, capo dei servizi di emergenza e di ambulanza presso il ministero della Sanità di Gaza, il corpo di as-Silawi è giunto all’ospedale di Adwan insieme ai tre feriti, dei quali uno era grave.
Le Brigate al-Qassam, ala militante di Hamas, hanno dichiarato in un comunicato che le forze israeliane che operano nel nord della città avevano aperto il fuoco con i carrarmati. La notizia è stata poi confermata dall'esercito israeliano. Altri testimoni riferiscono di aver visto sette proiettili di carrarmato all’interno e nei pressi di Izbet Abed Rabbo, una cittadina a est del campo profughi di Jabaliyya considerata da due gruppi armati palestinesi il probabile bersaglio scelto dall’occupazione.
Da parte sua, un portavoce militare israeliano ha dichiarato che l’attacco è stato sferrato dopo che i soldati, intenti in quella che è stata definita "una pattuglia di routine", hanno scorto dei palestinesi mentre tentavanto di azionare un esplosivo vicino al passaggio di frontiera di Nahal Oz.
Nel suo comunicato, Hamas ha affermato che as-Silawi apparteneva a al-Qassam, mentre il portavoce israeliano lo considera un membro dei Comitati di Resistenza popolare.
Per quanto riguarda Nasir, sia Israele che il Fronte popolare per la liberazione della Palestina sono d’accordo nel sostenere che appartenesse al secondo. Più precisamente, come ha aggiunto il Fronte, era un membro delle Brigate Abu ‘Ali Mustafa.
Nella giornata di ieri, alcuni mujahidin hanno sparato due razzi artigianali dalla Striscia di Gaza in Israele, secondo fonti israeliane. L’area colpita sarebbe una zona disabitata vicina alla città di confine di Sderot: non si sarebbero riportati danni o feriti.
Un gruppo che dichiara di chiamarsi “membri della Sunna” ha in seguito rivendicato la responsabilità dei lanci, specificando di averli effettuati in risposta alle recenti notizie sugli abusi sessuali dei carcerieri israeliani nei confronti delle donne palestinesi prigioniere.
tratto da Infopal