portato ad uno stravolgimento dell’agenda politica turca.
Karasu ha aggiunto che se le forze democratiche si uniscono e si organizzano saranno capaci di sovvertire la vecchia mentalità dello Stato e aprire un percorso per una soluzione democratica: “Nel momento in cui lo Stato stava tentando di porre la situazione in stallo e creare dei protesti per bloccare il processo di pace, il nostro leader Ocalan ha deciso di chiedere l’invio di gruppi di pace. Il loro invio è un test per lo Stato”.
Karasu ha aggiunto che il Movimento kurdo di liberazione ha mostrato rispetto per la sensibilità turca e per i suoi valori sociali e nazionali. Commentando le parole di Erdogan “Distruggeremo tutto dal principio alla fine”, Karasu ha detto che queste parole non hanno nulla a che fare col processo democratico, che nessuno può fare ciò che ha detto Erdogan e che la soluzione democratica è una necessità sia per i turchi che per i kurdi:
“Questi politici provinciali dell’AKP non sanno ciò che dicono. Può risolvere il problema un primo ministro che minaccia i kurdi ed il loro movimento di liberazione? La dichiarazione di Erdogan che questa sarebbe per noi ‘L’ultima possibilità’ è una minaccia oscena. L’AKP non ha intrapreso alcun passo serio per risolvere il problema. Dire che questa sarebbe ‘L’ultima possibilità’ non significa nulla”.