martedì 16 febbraio 2010

La parola a Marlon Santi, il leader degli indigeni dell'Ecuador


L'incontro con il giovane dirigente, a suo tempo in carcere perché accusato di terrorismo, solo per aver lottato in difesa del territorio indigeno contro i governi nazionali

"Quando ci sono state le prime esplosioni ho sentito la foresta piangere". Con queste parole un anziano Sarayaku ricorda i sondaggi esplorativi della argentina Compagnia General Combustibles. La popolazione inizio' una dura lotta per il diritto all'autodeterminazione del territorio e contro un'autorizzazione di cui ignoravano l'esistenza. Pestaggi, torture, violenze e parecchi arresti con la compiacenza dell'esercito per azzerare le proteste.
Poi una sentenza della Corte interamericana dei diritti umani ha dato ragione alla comunita' Sarayaku. L'autorizzazione a sondare una parte del territorio appartenente al Popolo indigeno per cercare il petrolio e' stata ritenuta illegittima, obbligando il governo a revocare l'autorizzazione all'azienda argentina. Il pericolo e' stato allontanato ma ora restano gli effetti collaterali.

lunedì 15 febbraio 2010

Contro di me scelte di guerra

di Abdullah Ocalan

Nella sua storia l'umanità è stata spesso testimone di intrighi usati dalle potenze dominanti come strumento per la conservazione del potere. Si potrebbero citare numerosi esempi, dai Sumeri all'impero romano. Sono premesse storiche lontane, ma spiegano bene le congiure delle quali il popolo kurdo spesso è stato vittima. Credo che la congiura internazionale che il 15 febbraio 1999 terminò col mio rapimento e deportazione in Turchia, sia uno degli eventi più importanti nella tradizione di intrighi delle potenze dominanti. La mia odissea attraverso l'Europa iniziò il 9 ottobre 1998 con la partenza dalla Siria. Mi condusse ad Atene, in Russia ed in Italia. Da lì fui costretto a tornare in Russia e poi nuovamente in Grecia. Il tutto terminò col mio rapimento dal Kenya. Parlo di una congiura internazionale, poiché l'intero processo al quale prese parte una coalizione di potenze di quattro continenti, oltre ad intrighi politici ed interessi economici, conteneva anche un complesso mix di tradimento, violenza e inganno.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!