Era già tutto previsto. O quasi. La Colombia dovrà tornare alle urne per una segunda vuelta che decreti il nome del prossimo presidente. E quel nome sarà uno fra i due da sempre dati per favoriti: Juan Manuel Santos, erede di Alvaro Uribe, e Antanas Mockus, il filosofo visionario dei Verdi. Ma, se era prevedibile che Santos sarebbe riuscito ad accaparrarsi più voti del rivale, in pochi avrebbero creduto che riuscisse a sfiorare l'elezione al primo turno, staccando di ben 25 punti percentuali il due volte sindaco di Bogotà. Con un 47 percento, il ricco trasformista vicino a Uribe e da sempre in politica ha spiazzato i pronostici e lasciato Mockus al 22 percento delle preferenze. La differenza equivale a 3milioni e 637.823 voti.
Come si inserisce la cronaca di quanto è successo la notte scorsa nella complessità dello scenario globale nel tempo della crisi? Come leggere forzature, azioni e reazioni intorno al quadrante mediorientale in questo momento storico?
Mentre è necessario denunciare con forza il criminale atteggiamento di Israele e richiedere l'immediata liberazione degli attivisti della Freedonm Flotilla e la fine dell'assedio a Gaza è anche importante iniziare a interrogarsi sulla complessità della situazione globale e degli assetti internazionali in crisi. A seguire una serie di interviste che pongono all'attenzione di tutt@ i nodi della complessità del periodo che viviamo.