Gli scioperi dopo i suicidi
Lotta di classe nella fabbrica del mondo
Che cosa accomuna i suicidi dei lavoratori della Foxxon, il più grande fornitore high-tech al mondo, fornitore di aziende come Apple, Sony, HP, Dell, e quelli dei lavoratori della Telecom Francese? Forse bisognerebbe studiare la sofferenza di quei lavoratori che abitano non solo luoghi diversi, Cina ed Europa, ma anche temporalità differenti: il post-fordismo e la catena di montaggio, la “soggettività” messa in produzione e il lavoro “muto”, ripetitivo della fabbrica del mondo.
Una “fabbrica del mondo” che si scopre sempre meno docile allo sfruttamento barbaro, e sempre più abitata da una nuova generazione di migranti e forza lavoro, nati dopo gli anni Novanta, mediamente più istruiti dei loro padri, meno inclini a spezzarsi la schiena e fare lavori poco gratificanti, faticosi e rischiosi. Loro sono i nuovi protagonisti della ondata di scioperi che sta colpendo molte delle regioni produttive della Cina.