giovedì 22 luglio 2010

Belfast. I "Troubles" della crisi?

4 giorni di riot nel North Belfast

Raggiungere Belfast da Londra fa effetto. Dalla metropoli che sembra capace di assimilare tutto, soprattutte le forme di vita anti-sistema, alla capitale dell'Irlanda del Nord spesso in prima pagina dei quotidiani fino a 15 anni fa e ora scomparsa dai media mainstream internazionali.
Un tempo, un ragazzino a digiuno di geografia, poteva confondere Belfast con Beirut. E non solo per assonanza di consonanti e vocali. Certo, i motivi del conflitto erano (sono) molto diversi, ma le immagini che giravano il mondo mostravano gli stessi segni devastanti della guerra.
Belfast oggi. Sembra un passato lontanissimo quello dei Troubles, il periodo, decennio '70, dei grandi riot e della guerriglia dei repubblicani dell'IRA (divisa in Official e Provisional, quest'ultima molto attiva e con forte radicamento sociale). E, ovviamente, dell'occupazione militare della Gran Bretagna e delle violenze dei gruppi paramilitari unionisti (UVF e molti altri dei cosiddetti 'lealisti').
Oggi è in vigore un cessate il fuoco da parte delle organizzazioni repubblicane e lealiste successivo all'accordo di Belfast (Good Friday Agreement) del 1998 che ha portato anche al decommissioning da parte di (quasi) tutti i gruppi armati.

Campagna per combattere la strategia di disinformazione contro l’EZLN


di Hermann Bellinghausen
Organizzazioni e collettivi aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona hanno lanciato la campagna nazionale ed internazionale “Migliaia di rabbie, un cuore: viva le comunità zapatiste”, con l’obiettivo di “combattere la strategia di disinformazione e bugie, così come il vuoto mediatico rispetto alla repressione e persecuzione contro le comunità; denunciare i responsabili, ai diversi livelli di governo, partiti, impresari, piani di ‘sviluppo’, forze repressive e gruppi paramilitari”.
Inizialmente è convocata, a partire dal prossimo giorno 24, da circa 40 organizzazioni e collettivi dell’Altra Campagna, e da organizzazioni ed individui aderenti alla Zezta Internazional in Svizzera, Stato Spagnolo, Grecia, Argentina, Cile, Colombia, Italia, Brasile e Francia, che affermano:
“Dalla sollevazione armata dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), questo è stato oggetto di attacchi, persecuzioni ed aggressioni nel tentativo del malgoverno di distruggere coloro che annunciano l’esistenza di un altro mondo possibile. Tuttavia, la resistenza e la lotta delle comunità zapatiste, insieme agli uomini e alle donne del Messico e del mondo, ha fatto fallire questa offensiva ed i compagni hanno progredito nella costruzione della propria autonomia, esperienza che è stata e continua ad essere esempio per le molte lotte di quelli che stanno in basso”.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!