mercoledì 6 ottobre 2010

Honduras - Manifesto per la vita in difesa dell'acqua e dei fiumi

Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari ed Indigene dell’Honduras - COPINH
Noi donne e uomini, originari di varie comunità indigene lencas minacciate da progetti di dighe idroelettriche, mediante i quali si vogliono incrementare i guadagni degli imprenditori oligarchici honduregni e delle multinazionali, riuniti presso il Centro d’Incontri ed Amicizia “Utopia” nella città di Intibucà, dipartimento di Intibucà, promulghiamo il seguente manifesto:
1) In quest’incontro abbiamo approfondito le nostre conoscenze riguardo ai progetti idroelettrici e all’ambito in cui si sviluppano, individuandoli chiaramente come parte della strategia capitalistica e del Piano Puebla Panama, mirati alla privatizzazione dell’acqua e alla produzione di energia per le loro industrie e commerci.
2) Abbiamo deciso di consolidare la nostra organizzazione per la Vita in Difesa dei Fiumi e dell’Acqua, formando una rete regionale indigena contro i progetti delle dighe di sbarramento.
3) Denunciamo il Parlamento nazionale ed i molti sindaci dei municipi di Intibucà, Lempira e La Paz, che lavorano per gli interessi oligarchici che minacciano di privarci dell’acqua e dei fiumi.

martedì 5 ottobre 2010

Cile - Un accordo per le istituzioni, fra minacce e pressioni ai prigionieri

Comunicato Pubblico dei Prigionieri Politici Mapuche in sciopero della fame

Siamo stati testimoni in queste ultime ore di un continuo di informazioni che mostravano il governo di Sebastian Piñera bendisposto a mantenere le promesse contenute nei cinque punti dell’accordo con i rappresentanti dei ’comuneros’ in sciopero della fame, con l’intermediazione dell’arcivescovo di Concepción, che ha portato 23 di loro a prendere la decisione di terminare lo sciopero e lasciando i prigionieri del carcere di Angol, insoddisfatti e titubanti, a continuare.
Sommariamente i punti dell’accordo (vedi testo integrale) consistevano:
1.impegno del governo a rivedere la legge antiterrorismo in maniera di rispettare i principi democratici di Carta Costituzionale, norme del diritto internazionale e diritti umani, Accordo 169 della OIL, così come raccomandato dagli organismi internazionali
2.desistere nel procedere a giudicare l’operato dei ’comuneros mapuche’ come atti, definiti dal precedente governo Bachelet, di terrorismo
3.impulso alla modifica del codice di giustizia militare per evitare il doppio processo ed adeguarlo alla Costituzione
4.programmare altri incontri con l’intermediazione dell’autorità ecclesiastica al fine di rimuovere azioni atte alla ricerca di soluzioni per la ’causa mapuche’
5.dare assistenza sanitaria immediata ai comuneros che avessero deciso di desistere nello sciopero.

Con il passare delle ore si è constatata subito l’intenzione da parte di Piñera di non voler rispettare questo accordo, dichiarando che la sospensione delle querele per atti di terrorismo fosse un processo lungo e complesso al quale avrebbero pensato i tribunali risolvere.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!