Scontri ad Haiti fra manifestanti e caschi blu dell'Onu: un morto. E' accaduto questa mattina a Cap-Haïtien, la seconda città in ordine di importanza dell'isola caraibica. Le truppe della United Nations Stabilization Mission in Haiti (Minustah) hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla che stava rispondendo con pietre e con blocchi stradali. Le dimostrazioni di piazza sono scoppiate per l'enorme malcontento fra la gente stremata dalle continue emergenze sanitarie e ambientali che sono seguite al devastante terremoto di un anno fa. L'ultima è l'epidemia di colera che sta mietendo numerose vittime. Il conto è salito a novecento morti. Le forze Onu hanno comunque collegato le proteste anche alle imminenti elezioni. Alcuni cittadini hanno accusato i caschi blu del Nepal dell'epidemia e hanno scagliato tutta la loro rabbia contro gli uomini in unifrome. E' la prima volta dopo cento anni che si registra il colera nel paese. Ma le Nazioni Unite continuano ad affermare che non ci sono prove di questo e l'esercito nepalese ha più volte spiegato che nessuno dei suoi uomini è coinvolto.
A dicembre a Cancun si svolgerà il COP-16, la sedicesima «conferenza delle parti» delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Così come a Copenhagen e nei precedenti rounds, in Messico l’oggetto della discussione sarà sostanzialmente la governance dell’energia. Si tratterà, attraverso l’architettura di un nuovo mercato delle emissioni [Kyoto va in scadenza senza aver ottenuto altro risultato che un fiorente commercio di crediti di CO-2 equivalente], di stabilire gli equilibri che determineranno chi, come, dove, quando e quanto potrà produrre energia, e appropriandosi di quali sorgenti primarie.