giovedì 3 febbraio 2011

Egitto - Scontri e provocazioni contro i dimostranti in Piazza


Egitto  Manifestazioni 4Serata I manifestanti si sono rifiutati di lasciare la piazza, ignorando gli appelli dell'esercito.
"Continueremo l'Intifada popolare fino alla partenza di Mubarak", ha detto il neoeletto segretario del Comitato politico dell'opposizione unita, Abu Al Izz Al Hariri. Vogliamo, ha aggiunto, "un dialogo vero".
La polizia ha lanciato lacrimogeni, sparato in aria e usato idranti per disperderli.
L'opposizione ha denunciato che 'infiltrazione di  agenti in borghese.  Alcuni siti riportano la notizia tratta dal graphic novelist Magdi el Shafee da piazza Tahrir che riferisce di  agenti della sicurezza nazionale  che avrebbero indossato le divise dell'esercito per poi attaccare con molotov i manifestanti anti Mubarak, dando l'impressione che l'esercito si fosse schierato contro la folla.

mercoledì 2 febbraio 2011

Egitto - Al Jazeera, l'agente del contagio


Egitto  Manifestazioni 3di Marco D'eramo

Le insurrezioni iniziate in Tunisia si sono «trasmesse» prima all'Algeria, poi allo Yemen, infine all'Egitto, delineando un sollevamento generale del mondo arabo contro i propri governanti. I social networks hanno tenuto fede al proprio nome: hanno agito da reti sociali. Anche Internet ha agito davvero da inter-rete. Lo testimonia la prontezza con cui le autorità si sono affrettate a oscurare i social networks e a sconnettere gli egiziani dal Web.
Ma c'è un agente più decisivo e meno neutro di Facebook, Twitter o Google, che ha contribuito a questa trasmissione. L'agente che più ha trasmesso il «contagio rivoluzionario» è stata la rete televisiva Al Jazeera. Lo dimostrano gli arresti di suoi sei giornalisti da parte della polizia egiziana, la confisca delle cineprese, lo spegnimento dei ripetitori. Al Jazeera è abituata all'ostilità dei governi: nel 1999 fu tagliata l'elettricità a più di metà dell'Algeria per impedire che gli algerini potessero vedere una trasmissione critica verso il regime.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!