Una protesta nata sull'onda di quanto sta avvenendo nel resto del mondo arabo, che assume un importanza particolare in un paese compresso dal regime del Colonello.
Sosteniamo la protesta in Libia.
Proprio in Italia scendiamo in piazza per affermare che la libertà non si compra e si vende con accordi bilaterali e investimenti finanziari
Nella notte il secondogenito del leader Gheddafi ha proununciato un discorso in tv in cui ha affermato che "La Libia è a un momento critico della sua storia. Già dalle prossime ore l'Assemblea del popolo potrà riunirsi per discutere delle riforme che tutti vogliono e di una Costituzione per il Paese. Ma se la rivolta non si fermerà, sarà la guerra civile. Migliaia di persone stanno arrivando a Tripoli per difendere Gheddafi e la Libia. E lo faranno fino all'ultimo uomo".
Intanto a Tripoi si sentivano spari in diverse parti della città. Nelle agenzie di stampa di parla di manifestanti libici al'attacco di un cantiere edile a Tripoli, gestito da una compagnia della Corea del Sud.

