Una multinazionale vuole trasformare in miniera un ecosistema tipico latinoamericano, che regge l'intera offerta idrica di due milioni di persone. Che si oppongono al progetto.
Il
Páramo è un
ecosistema neotropicale, situato in altura, tra le foreste che si formano a oltre tremila metri di altitudine e le cime innevate dei cinquemila metri. A costituirlo sono vallate e pianure con una gran quantità di laghi, torbiere e praterie umide, punteggiate da arbusti e macchie di foresta. Circa il 57 percento di questo particolare ecosistema si trova concentrato in Colombia. Fra questi, c'è il
Páramo di Santurbán, che produce e regola
l'offerta idrica per due milioni di esseri umani delle aree urbane di Bucaramanga e Cùcuta e di altri 21 comuni, tutti situati nei dipartimenti di Santander e Norte de Santander. Un vero
tesoro ecologico, sul quale sta posando gli artigli una multinazionale mineraria che già sta pregustando di estrarre l'immane ricchezza che nasconde, a cominciare dall'oro. Si tratta della Greystar Resources che ha già ricevuto il benestare del governo Santos per il suo
progetto minerario di Angostura. Ma le migliaia di abitanti che ne subiranno le devastanti conseguenze non ci stanno, e sono scese in piazza a
Bogotà, di fronte al ministero dell'Ambiente per urlare in faccia ai governanti il proprio
dissenso.