di Gloria Muñoz Ramírez.
18 anni fa gli zapatisti arrivarono per restare, nonostante le molte offensive militari, paramilitari, di contrainsurgencia, intellettuali, i mezzi di comunicazione ed i partiti, alle quali hanno resistito durante i governi federali di Carlos Salinas, Ernesto Zedillo e Vicente Fox, ed attualmente di Felipe Calderón.
18 anni fa gli zapatisti tzotziles, tzeltales, zoques, mames, tojolabales, choles e meticci, fecero la loro apparizione pubblica con la presa di sette capoluoghi municipali del Chiapas. Non sono gli stessi di allora, come non lo è il paese che li vide nascere nella clandestinità nel 1983, quello che li ricevette l’alba del primo gennaio del 1994, quello che percorsero da sud a nord nel 2006, né quello che in questo momento è infognato in una guerra in “contro il narcotraffico” che è costata la vita a più di 50 mila persone.