Domenica 26 febbraio in Senegal si vota il primo turno delle elezioni presidenziali. Nel paese di Modou Samb e Mor Diop, della proverbiale ospitalità venduta a pacchetti-vacanze, nella “democrazia” dell'Africa dell'Ovest che dall'indipendenza non è stata ancora scenario di colpi di stato, o di violenze politico-sociali sfociate nel sangue, da settimane la situazione ha iniziato a riscaldarsi. A scatenarla è la ri-candidatura dell'attuale presidente Abdoulaye Wade, che sta terminando ora il suo secondo mandato. Wade è al governo del paese dal 2000, con un partito, il PDS che ha lui stesso creato e che fonda il suo potere sul suo carisma personale e su un complesso sistema clientelare di redistribuzione delle risorse che vede le entrate statali (incluse quelle derivate dalla cooperazione e da accordi bilaterali con altri stati) oggetto di un feroce processo di accumulazione nelle mani dei pochi in qualche modo al governo.
lunedì 20 febbraio 2012
Kurdistan - Breve occupazione di un edificio del Consiglio Europeo, 45 giovani curdi arrestati
Lunedì la polizia francese ha usato le maniere forti contro i giovani curdi che stavano occupato un palazzo del Consiglio Europeo a Strasburgo. L’intervento degli agenti ha provocato numerosi feriti e alcuni dei partecipanti sono stati messi sotto interrogatorio.
Circa 50 giovani curdi hanno pacificamente occupato un edificio del Consiglio d'Europa a Strasburgo per protestare contro l’atteggiamento pavido delle istituzioni europee nei confronti della repressione anti-curda e per puntare il dito contro l’isolamento del leader del PKK,Abdullah Ocalan, a cui non è consentito incontrare i suoi avvocati dal 27 luglio 2011.
Testimoni hanno riportato che la polizia ha attaccato anche i giornalisti accorsi alla manifestazione, distruggendo le apparecchiature e impedendo la documentazione dei fatti.
Nonostante la repressione feroce attuata dal regime turco e la politica di criminalizzazione pianificata dall’occidente, le azioni di protesta e resistenza curde stanno aumentando.
Il 18 gennaio decine di migliaia di persone hanno protestato a Strasburgo, per chiedere la liberazione di Abdullah Ocalan e per reclamare uno statuto politico per il popolo curdo.
Il 23 ottobre, 200 curdi avevano organizzato una protesta pacifica nell'edificio del Comitato anti-tortura del Consiglio d'Europa (CPT), per attirare l'attenzione sulle condizioni del leader del PKK. Una trentina di persone sono state legate alla terra e messe sotto custodia.
La Francia è il primo paese europeo che sostiene apertamente le politiche repressive del governo dell'AKP di Recep Tayyip Erdogan, che ha trasformato la Turchia in un grande prigione a cielo aperto. Il ministro degli Esteri francese Alain Juppé, aveva espresso "piena solidarietà" alla Turchia, nella "sporca guerra" contro i curdi.
Circa 50 giovani curdi hanno pacificamente occupato un edificio del Consiglio d'Europa a Strasburgo per protestare contro l’atteggiamento pavido delle istituzioni europee nei confronti della repressione anti-curda e per puntare il dito contro l’isolamento del leader del PKK,Abdullah Ocalan, a cui non è consentito incontrare i suoi avvocati dal 27 luglio 2011.
Testimoni hanno riportato che la polizia ha attaccato anche i giornalisti accorsi alla manifestazione, distruggendo le apparecchiature e impedendo la documentazione dei fatti.
Nonostante la repressione feroce attuata dal regime turco e la politica di criminalizzazione pianificata dall’occidente, le azioni di protesta e resistenza curde stanno aumentando.
Il 18 gennaio decine di migliaia di persone hanno protestato a Strasburgo, per chiedere la liberazione di Abdullah Ocalan e per reclamare uno statuto politico per il popolo curdo.
Il 23 ottobre, 200 curdi avevano organizzato una protesta pacifica nell'edificio del Comitato anti-tortura del Consiglio d'Europa (CPT), per attirare l'attenzione sulle condizioni del leader del PKK. Una trentina di persone sono state legate alla terra e messe sotto custodia.
La Francia è il primo paese europeo che sostiene apertamente le politiche repressive del governo dell'AKP di Recep Tayyip Erdogan, che ha trasformato la Turchia in un grande prigione a cielo aperto. Il ministro degli Esteri francese Alain Juppé, aveva espresso "piena solidarietà" alla Turchia, nella "sporca guerra" contro i curdi.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!