giovedì 22 marzo 2012

Colombia - Continuano le proteste popolari contro il megaprogetto di El Quimbo

 
Dall’inizio del mese di marzo, nel dipartimento del Huila (sudovest della Colombia), si sono andate intensificando le mobilitazioni popolari per salvaguardare il fiume Magdalena -principale arteria fluviale del paese andino e patrimonio di tutto il popolo- e bloccare i lavori di costruzione del megaprogetto di El Quimbo, un impianto idroelettrico la cui gestione e realizzazione è nelle mani della multinazionale EMGESA (tra i cui azionisti figurano le italiane ENEL ed Impregilo), il cui consiglio di amministrazione è presieduto da José Antonio Vargas Lleras, fratello del ministro degli Interni del governo Santos.
Nel 2008 il governo dell’ex-narcopresidente Uribe, attraverso il Ministero delle Miniere e dell’Energia, svendendo la sovranità nazionale dette in appalto il progetto alla suddetta multinazionale. La politica neoliberista di saccheggio, spoliazione, repressione e dominazione dei popoli imposta da Uribe con la violenza terrorista del paramilitarismo, le cui azioni sono propedeutiche all’avanzata del gran capitale, è con evidenza consolidata dal governo Santos che, nonostante una mobilitazione generalizzata sostenuta dalla solidarietà internazionale, persegue il consolidamento del progetto, subordinando i diritti di un popolo, la salvaguardia dell’ambiente e le risorse del paese ai rapaci investimenti stranieri, e causa sfollamenti forzati, distruzione e miseria, favorendo il neocolonialismo nordamericano ed europeo. Contadini, pescatori, studenti e popolazioni indigene portano avanti la resistenza in modo unitario, nonostante la pertinace repressione del regime che mette per l’ennesima volta a nudo la vera essenza violenta e proimperialista del governo Santos.

Tratto da "Clamori dalla Colombia"

mercoledì 21 marzo 2012

Kurtistan - Felice Capodanno! Libertà!

Newroz Piroz Be!
Azadiya!
(*)


di Nicoletta Bernardi

Il 21 Marzo, è il Capodanno (”Newroz“, “Nauruz” a seconda delle trascrizioni) Curdo.
Si celebra accendendo fuochi rituali, nei giorni intorno al 21 Marzo, giorno dell’apoteosi dei festeggiamenti.

La religione zoroastriana conservò il rito del fuoco come simbolo di giustizia e della lotta contro le forze del male”.
Nella parte più orientale della Turchia, l’Anatolia del Sud-Est, questa festa ha assunto, negli ultimi decenni, anche aspetti politici, fondati sulle richieste di democrazia, autonomia e giustizia nei confronti della corposa minoranza curda (circa quindici milioni di persone) del Kurdistan turco e contro le feroci ed ininterrotte repressioni che il Governo turco riserva a quella parte della sua popolazione che non ha nemmeno il diritto di esprimersi nella propria lingua.
“Il capodanno curdo, il Nauruz che cade il 21 marzo, è diventato un simbolo nazionale di tutti i curdi, ma resta sempre molto forte il legame dato dallo Stato di appartenza. Per esempio il Nauruz viene politicizzato per i sostenitori del Pkk [Partito dei Lavoratori del Kurdistan, NdA]…”.
“Il Pkk, inizia ufficialmente la guerriglia il 15 agosto 1984, quando un gruppo di guerriglieri si infiltra nel Kurdistan turco e si diffonde nella maggior parte delle diciotto province curde, dove [dalla Turchia, NdA] viene applicata la legge marziale.
La situazione è considerata talmente pericolosa per la stabilità del Paese che la ‘Gladio’ turca [articolo sul Corriere: “Processo alla Gladio turca «Una vendetta di Erdogan»“; inchiesta di RaiNews24: “La Gladio turca“] impegna una unità speciale nelle operazioni anticurde a partire dal 1984″.

Cosa chiede il Pkk al Governo turco?
Pace in cambio di diritti.

(*) Felice Capodanno!
Libertà!

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!