domenica 27 maggio 2012

Egitto - Ha vinto la democrazia non la rivoluzione

Mohammed Morsi dei Fratelli musulmani e Ahmed Shafiq, espressione dell’ancien regime, vanno al ballottaggio di metà giugno, che potrebbe essere a tre con il nasserista Hamdeen Sabahi. Deciderà la Commissione elettorale. Rabbia e delusione tra i giovani rivoluzionari.

Il  candidato dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi con il 25,3 per cento dei voti e il controverso esponente laico Ahmed Shafiq (l’ultimo premier dell’ex raìs-faraone Hosni Mubarak) con il 24 per cento, hanno vinto il primo turno delle elezioni  presidenziali del 23 e 24 maggio. Si sfideranno in un faccia e faccia, senza precedenti nella storia egiziana degli ultimi decenni, nel ballottaggio di metà giugno. Sfida che potrebbe essere allargata a tre, dato che il terzo classificato, il candidato nasserista e della sinistra Hamdeen Sabahi, ha ottenuto un sorprendente 22 per cento. La legge elettorale infatti prevede, se i primi due candidati conseguono un numero piu’ o meno uguale di voti, che al secondo turno venga incluso un terzo candidato. Presto si conoscerà la decisione della Commissione elettorale.

Messico - Oaxaca - La lotta dei maestri


A sei anni di distanza dalla rivolta che per mesi riuscì a sovvertire l'ordine costituito in questa città e nell'intero Stato di Oaxaca, i maestri della Seccion 22 del Sindicato Nacional de Trabajodores de la Educación (SNTE) tornano ad occupare le strade e la piazza centrale della città. Mentre a Città del Messico gli studenti danno vita ad una enorme manifestazione per la democratizzazione dei mezzi di comunicazione, in un momento in cui la campagna elettorale dei diversi candidati alla presidenza della repubblica rende ancora più evidente la collusione tra il potere mediatico e quello politico, a Oaxaca si organizza un presidio, a tempo indefinito, di migliaia di persone in difesa dell'istruzione pubblica e protestare contro la Riforma della Legge Federale del Lavoro promossa dal partito di governo, il PAN, e dal PRI.
A partire dal 21 di maggio migliaia di maestri hanno bloccato l'accesso a banche, centri commerciali e sedi amministrative e governative esigendo, da parte del governo federale, una risposta alle loro istanze: in primo luogo la cancellazione dei programmi di governo che mirano al soffocamento dell'istruzione pubblica attraverso il finanziamento di quella privata; ma anche la cancellazione della proposta di riforma della legge sul lavoro che prevede la sospensione di alcuni diritti fondamentali dei lavoratori in tema di contratti, salari, flessibilità e sicurezza; "se venisse approvata la proposta del PAN e del PRI per riformare la Legge Federale del Lavoro si produrrebbe più povertà, nuovi problemi sociali e una grave negazione dei diritti umani e dei lavoratori. Il Messico non si convertirà certo in un modello garantista dei di diritti dei lavoratori, che oggi vengono difesi dall'articolo 123 della Costituzione, ma in difensore dei privilegi delle imprese", dicono i maestri.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!