giovedì 19 luglio 2012

Siria - Ucciso il Ministro della difesa in un attentato


In un attentato kamikaze contro il palazzo di sicurezza è stato ucciso, ieri mattina, il Ministro siriano della Difesa, Dawoud Rajiha. La notizia è stata data dalla tv di stato siriana, che ha affermato che "Una bomba messa dai terroristi è esplosa all'interno di un edificio di sicurezza a Damasco dov'era in corso una riunione tra alcuni ministri e responsabili della sicurezza, uccidendo il ministro della Difesa e ferendo diverse persone, alcune delle quali sono in condizioni critiche".
Intanto continuano per il quarto giorno consecutivo i combattimenti nel cuore della capitale siriana, all'interno della guerra civile nel paese.
Le agenzie riportano le dichiarazioni dei membri della missione Onu a Damasco: "da ieri udiamo esplosioni, continue sparatorie, anche se non si tratta di una vera e propria battaglia", precisano le fonti. Gli osservatori dell'Onu dicono anche "di non essere stati finora coinvolti anche se a Damasco tutti sono in pericolo, è ovvio".
Sono diventati intanto 20 gli ufficiali che hanno abbandonato l'esercito ufficiale siriano, secondo quanto dichiarato da un funzionario del ministero degli esteri della Turchia, dove i militari si sono rifugiati insieme ad altri siriani in fuga.
Proprio oggi il premier turco Erdogan arriverà a Mosca per incontrare  Putin, mentre si attende il dibattito sulla risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Spagna - Continua la protesta dei lavoratori televisivi


proteste spagna
Il Consiglio di Amministrazione di Radio Televisión Valenciana (RTVV) ha approvato ieri, mercoledì,  con sette voti a favore e cinque contrari, la proposta di regolamento sull'occupazione (ERE), che andrebbe a licenziare 1295 lavoratori, riducendo l'azienda a 400 dipendenti.
Circa 300 persone si sono concentrate presso la sede del Consiglio di Radio Television Valenciana (RTVV), mentre a partire da 17,30 ERE discuteva la proposta del Consiglio di Amministrazione.
I manifestanti, portando un grande striscione che diceva "Els treballadors no som els culpables" (I lavoratori non sono i colpevoli), hanno improvvisato un corteo nelle vie piú centrali della cittá sempre in presenza della polizia. I partecipanti alla protesta hanno fischiato e lanciato slogan, tra i piú gettonati "Lladres" (ladri).  All'atto di protesta si sono uniti i rappresentanti dell'opposizione politica di Valencia e i sindacati.
Prima della manifestazione nata spontaneamente ieri alle  16.00 circa, due rappresentanti del comitato dei lavoratori , Vincent Mifsud, presidente dell'organo di rappresentanza dei lavoratori, e Jaime Muñoz si sono  incontrati con i membri del Consiglio di amministrazione per  discutere le ragioni per il modello contro i licenziamenti previsti."É impossibile che in due giorni siano stati in grado di studiare tutta la documentazione," si lamenta Vincent Mifsud, al termine della riunione con il Consiglio, "abbiamo chiesto loro di riflettere." Muñoz ha detto che il presidente di tale organo, Miguel Dominguez, non ha prestato attenzione e ha trascorso il tempo di "giocare con il telefono." E ha anche riferito che il CEO di RTVV, Jose Lopez Jaraba, non ha partecipato alla riunione: "Si era nascosto nel suo ufficio come un topo", ha gridato attraverso il megafono.
"I lavoratori stanno dimostrando una dignità che nessun manager di RTVV  possiede", dice  il portavoce, che ha sottolineato che continueranno la lotta "in difesa della radiodiffusione pubblica e per tutti". In questa linea, ha chiesto che la società " non aggravi i lavoratori di un peso che è solo una conseguenza della cattiva gestione dei dirigenti che ci sono stati negli ultimi anni." Il personale, ha aggiunto, "vuole solo far funzionare la trasmissione necessaria per Valencia e questo può essere fatto bene e con poca spesa."

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!