In un attentato kamikaze contro il palazzo di sicurezza è stato ucciso, ieri mattina, il Ministro siriano della Difesa, Dawoud Rajiha. La notizia è stata data dalla tv di stato siriana, che ha affermato che "Una bomba messa dai terroristi è esplosa all'interno di un edificio di sicurezza a Damasco dov'era in corso una riunione tra alcuni ministri e responsabili della sicurezza, uccidendo il ministro della Difesa e ferendo diverse persone, alcune delle quali sono in condizioni critiche".
Intanto continuano per il quarto giorno consecutivo i combattimenti nel cuore della capitale siriana, all'interno della guerra civile nel paese.
Le agenzie riportano le dichiarazioni dei membri della missione Onu a Damasco: "da ieri udiamo esplosioni, continue sparatorie, anche se non si tratta di una vera e propria battaglia", precisano le fonti. Gli osservatori dell'Onu dicono anche "di non essere stati finora coinvolti anche se a Damasco tutti sono in pericolo, è ovvio".
Sono diventati intanto 20 gli ufficiali che hanno abbandonato l'esercito ufficiale siriano, secondo quanto dichiarato da un funzionario del ministero degli esteri della Turchia, dove i militari si sono rifugiati insieme ad altri siriani in fuga.
Proprio oggi il premier turco Erdogan arriverà a Mosca per incontrare Putin, mentre si attende il dibattito sulla risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.