mercoledì 3 ottobre 2012

Spagna - Le prossime mobilitazioni del mese di ottobre


Un mese denso di iniziative in Spagna contro i tagli e le politiche del governo.
Dopo le mobilitazioni intorno al Parlamento del 25 settembre, sabato scorso nell'assemblea che si è svolta durante l'iniziativa Rodea el Congreso si è deciso di tornare davanti al Parlamento. Una opzione è quella di tornarci il 13 ottobre.
Per il 13 ottobre è stata lanciata da http://www.globalnoise.net/una giornata di cazerolazo in vari luoghi, a livello internazionale.
A Madrid si scenderà in piazza con una manifestazione "No debemos, no pagamos" che partirà da sotto la sede dell'UE fino al Parlamento.
Intanto oggi la Cumbre Social, formata da 150 organizzazioni sociali, sindacali e politiche e nata a luglio su spinta delle CC OO e della  UGT, ha annunciato nuove mobilitazioni contro la finanziaria e, nel confermare la manifestazione del 7 ottobre e la proposta di referendum, ha dichiarato che si sta valutando la possibilità di indire lo sciopero generale durante la discussione parlamentare sulla finanziaria.
La CGT intanto ha confermato la sua proposta di sciopero per il 31 ottobre.
Video del 29 settembre durante l'iniziativa davanti al Parlamento

Russia - Pussy Riot processo d'appello rinviato al 10 ottobre

Il tribunale di Mosca ha rinviato al 10 ottobre il processo di appello per le tre attiviste della band punk russa Pussy Riot, dopo che una di loro ha licenziato i propri avvocati. Yekaterina Samutsevich ha annunciato all'inizio dell'udienza di aver rifiutato i servizi dei suoi tre legali a causa di un disaccordo. Mark Feigin, altro legale della difesa, ha dichiarato:"La corte non è indipendente e immaginare che prenda una decisione basata sulla legge è pura fantasia". Anche Violetta Volkova, avvocato delle Pussy Riot, non nutre grandi speranze nel processo d'appello: "Nella situazione politica attuale in Russia - dice - non ci possiamo aspettare una sentenza legale". " Ma non si sa mai - aggiunge - si può sempre sperare nel buon senso".
La Chiesa ortodossa russa ha affermato che le ragazze meriterebbero clemenza se si scusassero per quello che hanno fatto. Il portavoce della Chiesa Vladimir Legoida però sembrava parlare della giustizia 'divina':"La Chiesa desidera ardentemente il pentimento di chi ha violato un luogo sacro certamente farebbe del bene alle loro anime. Se dalle loro parole trasparisse il rimorso vorremmo che non passasse inosservato, e che chi ha violato la legge avesse la possibilità di redimersi"
La dichiarazione è seguita ai commenti del primo ministro Dmitry Medvedev, secondo cui trattenere le artiste ulteriormente in carcere sarebbe "inutile".
La vicenda delle Pussy Riot ha visto pronunciamenti in tutto il mondo per la loro liberazione, compresi quelli di star della musica internazionale. Si sono svolte centinaia di iniziative in cui attivisti di ogni continente, prendendo i passamontagna colorati delle Pussy Riot, come simbolo hanno manifestato per la loro liberazione e a sostegno di una protesta che, mettendo in gioco il proprio corpo e la creatività, sfida il potere.
Anche nella giornata del 1 ottobre si sono svolte azioni per chiederne la liberazione. Adesso si aspetta la decisione del 10 ottobre mentre continua la richiesta chiara e semplice che le ragazze vengano liberate. 
Video per le iniziative del 1 ottobre
Per seguire le iniziate per la libertà delle Pussy Riot

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!