Il passeggero italiano della Estelle, espulso da Israele, racconta l'abbordaggio. L'accusa dell'attivista israeliano Shapira: "Israele ha usato pistole laser"
Marco Ramazzotti Stockel, attivista 65enne della Estelle, è stato espulso da Israele ed è appena sbarcato a Fiumicino.
"Ore di angoscia ieri dovute a nessuna notizia su Marco e gli altri passeggeri di Estelle dal momento del sequestro fino a questa mattina in cui è stato comunicato l'arrivo imminente di Marco a Fiumicino - si legge nel comunicato della Freedom Flotilla Italia -Denunciamo che Israele, dopo aver 'rapito' Marco non ha mai comunicato notizie dirette al console italiano, ai familiari o alla nostra organizzazione per rassicurare sullo suo stato di salute. L'unità di crisi della Farnesina in contatto con la moglie di Marco non ha saputo dare informazioni precise su di lui fino a questa mattina".
"Grazie alla nostra diplomazia, sono stato l'unico europeo ad essere subito rilasciato - ha raccontato Marco, membro di Rete Ebrei Contro l'Occupazione, qualche minuto fa a RaiNews24 - In totale eravamo 30 attivisti, di cui tre israeliani e due ebrei europei. Tutti quanti siamo stati portati in questo centro di detenzione e interrogatorio a Ashdod. Ora gli altri probabilmente sono in carcere a Beer Sheva".
"È stata un'esperienza abbastanza sgradevole - ha proseguito Marco - Non hanno usato violenza contro di me, ma con i tre attivisti israeliani. E il mio collega greco è stato colpito cinque volte con la pistola laser. Anche se non ci sono stati morti, rimane una grande operazione militare: cinque navi da guerra contro un veliero di 30 attivisti".
"Ringrazio l'ambasciata italiana, ma non noto un cambio di passo della diplomazia italiana. La Farnesina ha aiutato un italiano in difficoltà, ma la linea politica è quella di appoggiare Israele. Il problema fondamentale - ha concluso - è aiutare il popolo palestinese. Questo conflitto è la minaccia permanente alla pace nel Mediterraneo. Un ebreo questa situazione la vive in maniera ancora più pesante".
L'attivista israeliano Yonatan Shapira a bordo del veliero finlandese ha raccontato che l'esercito israeliano ha utilizzato pistole laser durante l'abbordaggio di ieri mattina. Le pistole laser sono considerate armi estremamente pericolose e più volte Amnesty International ne ha condannato l'utilizzo.
Shapira ha raccontato l'evento alla madre, sabato sera, dalla stazione di polizia di Ashdod dove i 25 attivisti a bordo della Estelle sono stati condotti dopo l'abbordaggio. Secca la smentita dell'esercito israeliano che afferma di aver portato a termine la missione senza utilizzare la forza. Inoltre secondo l'IDF a bordo della nave diretta a Gaza non sarebbero stati trovati aiuti umanitari.
tratto da Nena News
domenica 21 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
Palestina - Anonymous: Saluti al governo di Israele
Noi siamo Anonymous
Il mondo è stato testimone oggi dei vostri soldati della Marina saliti a bordo della Estelle che era in rotta verso la Striscia di Gaza, nel tentativo di rompere l'illegale blocco marittimo di sicurezza posto da voi per punire la popolazione di Gaza, in nome della lotta al terrorismo.
Le vostre recenti atrocità condotte sulla popolazione di Gaza e della Palestina non sono passate inosservate, e il vostro tintinnare di sciabole per la guerra è stato osservato.
Le vostre azioni sono illegali, contro la democrazia, i diritti umani, internazionali, e le leggi marittime. Il giustificare la guerra, l'omicidio, l'intercettazione illegale e le attività di pirateria sotto un'illegale copertura di difesa non passerà inosservato da noi o dalle persone di tutto il mondo.
Non tolleriamo questo tipo di ripetuto comportamento offensivo contro i civili disarmati. Noi insieme a 127 paesi riconosciamo la Palestina come uno stato per la gente di Palestina, e tali atti da parte vostra e dei vostri militari sono atti di guerra contro un'altra nazione sovrana.
I vostro costante blocco delle navi umanitarie per Gaza e le azioni terribili del 31 maggio 2010 e contro ogni Freedom Flottilla per Gaza non ci hanno lasciato altra scelta che reagire. Più e più volte, fino a quando vi fermerete.
dovreste aspettarvelo da noi...
Noi siamo Anonymous,
Noi siamo legione,
Noi non dimentichiamo,
Noi non perdoniamo.
Il mondo è stato testimone oggi dei vostri soldati della Marina saliti a bordo della Estelle che era in rotta verso la Striscia di Gaza, nel tentativo di rompere l'illegale blocco marittimo di sicurezza posto da voi per punire la popolazione di Gaza, in nome della lotta al terrorismo.
Le vostre recenti atrocità condotte sulla popolazione di Gaza e della Palestina non sono passate inosservate, e il vostro tintinnare di sciabole per la guerra è stato osservato.
Le vostre azioni sono illegali, contro la democrazia, i diritti umani, internazionali, e le leggi marittime. Il giustificare la guerra, l'omicidio, l'intercettazione illegale e le attività di pirateria sotto un'illegale copertura di difesa non passerà inosservato da noi o dalle persone di tutto il mondo.
Non tolleriamo questo tipo di ripetuto comportamento offensivo contro i civili disarmati. Noi insieme a 127 paesi riconosciamo la Palestina come uno stato per la gente di Palestina, e tali atti da parte vostra e dei vostri militari sono atti di guerra contro un'altra nazione sovrana.
I vostro costante blocco delle navi umanitarie per Gaza e le azioni terribili del 31 maggio 2010 e contro ogni Freedom Flottilla per Gaza non ci hanno lasciato altra scelta che reagire. Più e più volte, fino a quando vi fermerete.
dovreste aspettarvelo da noi...
Noi siamo Anonymous,
Noi siamo legione,
Noi non dimentichiamo,
Noi non perdoniamo.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
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Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!