mercoledì 11 settembre 2013

Turchia - Si riaccendono le braci

di Serena Tarabini


Questa volta il focolaio parte da Ankara, dove da diverse settimane gli studenti dell’Università Tecnica del medio Oriente (ODTU) protestano per la costruzione di una nuova autostrada, un progetto fortemente voluto dal Sindaco di Ankara, appartenente all’AKP, lo stesso Partito di Erdogan, che comporterebbe la distruzione del grande bosco adiacente il Campus; come per Gezi Park, la risposta del Governo è stata brutale: il 7 settembre scorso gli studenti che presidiavano il bosco e che hanno cercato di impedire pacificamente alle ruspe l’abbattimento dei primi alberi, sono stati attaccati pesantemente con lacrimogeni e idranti e arrestati. In seguito a questo episodio si sono susseguite manifestazioni di solidarietà anche in altre città come la stessa Istanbul; è in una di queste manifestazioni che un un altro ragazzo giovanissimo ha perso la vita. Ahmet Atakan, di 22 anni, viene colpito da un lacrimogeno alla testa e muore nelle prime ore del 10 settembre, ad Antakya. E’ la sesta vittima da giugno della brutalità della Polizia, la quale sostiene invece che il ragazzo sia morto in seguito a una caduta, e non risparmia lacrimogeni e gas urticanti neanche di fronte all’ospedale dove il ragazzo è stato trasportato.

E’ di nuovo uno shock per un paese che ha perso un altro figlio: immediata è la convocazione di altre manifestazioni in diverse città.

martedì 10 settembre 2013

Turchia - Ucciso un giovane manifestante durante le proteste ad Ankara

Nelle proteste in Turchia la notte scorsa è morto un  ragazzo di 22 anni, Ahmet Atakan, ad Antiochia, nella parte meridionale del paese. Il giovane è morto dopo che era stato colpito alla testa da un  lacrimogeno. La manifestazione a cui partecipava era per chiedere giustizia e un regolare processo per la vicenda del giovanissimo di 14 anni colpito anche lui da un lacrimogeno, durante le cariche contro i cortei del giugno scorso.
Nella notte scorsa erano in corso manifestazioni contro la violenza del governo in tutto il paese, anche ad Istanbul ancora una volta la polizia ha caricato con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua.
La manifestazione ad Antiochia, in cui è morto Ahmet aveva anche come scopo quello di protestare a sostegno delle mobilitazioni degli studenti dell'Università di Ankara contro la costruzione di una nuova autostrada nelle vicinanze del campus universitario. Anche nei giorni scorsi gli studenti che protestavano erano stati caricati brutalmente.
MANIFESTAZIONI IN 19 CITTA' - LA PRIMAVERA NON E' FINITA
Nonostante le temperature bollenti, il caldo e l' afa, la rabbia e la determinazione del popolo turco continuano ad invadere le strade della Turchia.
Se qualcuno pensava che il Ramadam determinasse una diminuzione delle proteste e l'estate il definitivo riflusso del movimento di protesta nato dallo scoppio della scintilla prodotto dal tentativo di radere al suolo Gezi Park, ha capito ben poco.
Le manifestazioni proseguono e in modo sempre più determinato.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!