
“Veniamo per condividere i nostri sentimenti e dolori che ci ha causato questo sistema neoliberale. Ma è altrettanto certo che condividiamo le valide conoscenze, esperienze di lotta, di organizzazione. Impegni e sfide di fronte ai capitalisti invasori e neoliberali che tanto danno ci hanno causato.”(EZLN, agosto 2014)
Ai fratelli e sorelle della Sexta nazionale e internazionale:
Riuniti i nostri popoli nella Condivisione dei Popoli Zapatisti e del Congresso Nazionale Indigeno “David Ruíz García”, abbiamo parlato delle nostre sofferenze, delle nostre parole ed esperienze di lotta, ribellione e resistenza.
Insieme sappiamo che nelle nostre ribellioni ci sono i nostri “NO” alla politica di distruzione che fa il capitalismo in tutto il mondo. E sappiamo che nelle nostre resistenze ci sono i semi del mondo che vogliamo.
Queste ribellioni e resistenze non sono solo dei popoli originari del Messico. Sono anche nei passi dei popoli originari di tutto il continente e in tutti gli angoli del pianeta dove individu@, gruppi, collettivi e organizzazioni non solo dicono “NO” alla distruzione, ma anche stanno costruendo qualcosa di nuovo.
In questa condivisione che è stata possibile in gran misura grazie all’appoggio dei fratelli e sorelle della Sexta nazionale e internazionale, confermiamo che la nostra madre terra, che da la vita a tutto il pianeta, è in pericolo e con lei l’umanità intera; vediamo che è il capitalismo neoliberale che provoca tanto dolore, tanta distruzione e tanta morte, che ci spolia, sfrutta, disprezza e reprime.
Nella difesa della madre terra, nella lotta per l’umanità e contro il neoliberismo, non c’è una lotta piccola.
Fratelli e sorelle della Sexta nazionale e internazionale, poiché sappiamo che questo capitalismo selvaggio e di morte non è invincibile, come ci insegnano, oltre all'esperienza zapatista, le ribellioni e resistenze che fioriscono in tutto il pianeta, e che i loro dolori sono i nostri, e che le loro lotte sono le nostre, e che i loro sogni sono i nostri, vogliamo condividere con voi le parole, le esperienze, i cammini e la decisione condivisa che è possibile un mondo che contenga molti mondi. Andiamo concretando questi passi per raggiungere questo sogno, è necessario condividere tra di noi, sapere quel che pensiamo, ascoltarci per sapere come sono le nostre lotte, per conoscere le nostre ribellioni e imparare dalle nostre resistenze.
I popoli, tribù e nazioni abbiamo accordato in questa assemblea di realizzare insieme con voi il “Primo Festival Mondiale delle Resistenze e delle Ribellioni contro il Capitalismo” con lo slogan “DONDE LOS DE ARRIBA DESTRUYEN LOS DE ABAJO RECONSTRUIMOS (dove quelli in alto distruggono, quelli in basso ricostruiscono)”.
Questa gigantesca condivisione mondiale sarà nei giorni dal 22 dicembre del 2014 al 3 gennaio 2015 nei seguenti luoghi: