lunedì 11 agosto 2014

Messico - Prima Dichiarazione della Condivisione del Congresso Nazionale Indigeno ed Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

La Repressione Contro i Nostri Popoli
La guerra contro i nostri popoli indigeni dura da oltre 520 anni, il capitalismo è nato dal sangue dei nostri popoli e dei milioni di nostri fratelli e sorelle che sono morti durante l’invasione europea, bisogna sommare quelli che sono morti nelle guerre di indipendenza e di riforma, con l’imposizione delle leggi liberiste, durante il porfiriato e la rivoluzione.

In questa nuova guerra di conquista neoliberale la morte dei nostri popoli è la condizione di vita di questo sistema.

Negli ultimi decenni migliaia e migliaia di noi sono state torturati, assassinati, fatti sparire ed imprigionati per aver difeso i nostri territori, le nostre famiglie, le nostre comunità, la nostra cultura, la nostra stessa vita.

Non dimentichiamo. Perché quel sangue, quelle vite, quelle lotte, quella storia sono l’essenza della nostra resistenza e della nostra ribellione contro chi ci uccide; essi vivono nella vita e nella lotta dei nostri popoli.

Quest@ sono i nostri morti più recenti:



CHIAPAS
Il compagno Galeano della Giunta di Buon Governo della Realidad e Votán de la Escuelita La Libertad según l@s Zapatistas, assassinato crudelmente nel caracol de La Realidad, Municipio Autonomo Zapatista, San Pedro Michoacán, lo scorso 2 maggio dai paramilitari della CIOAC-H, protetti dal paramilitare Manuel Velazco Coello e dal massimo capo paramilitare Enrique Peña Nieto.

Il 22 dicembre 1997, un gruppo di 49 persone di Las Abejas, compresi 4 bambini non ancora nati, mentre pregavano nella località di Acteal, municipio di Chenalhó, sono stati brutalmente assassinati da un gruppo di paramilitari priisti protetti dal governo dello stato e dal criminale Ernesto Zedillo Ponce de León.

Gli adulti assassinati: Manuel Santiz Culebra, Daniel Gómez Pérez, Victorio Vázquez Gómez, Miguel Pérez Jiménez, Ignacio Pucuj Luna, Alonso Vázquez Gómez, Lorenzo Gómez Pérez, Antonio Vázquez Luna, María Pérez Oyalté, Marcela Capote Ruiz, Marcela Pucuj Luna, Catalina Luna Pérez, Manuela Pérez Moreno, Manuela Paciencia Moreno, Margarita Méndez Paciencia, Marcela Luna Ruiz, Juana Pérez Pérez, Florinda Pérez Pérez, María Gómez Ruiz, Verónica Vázquez Luna, Paulina Hernández Vázquez, Susana Jiménez Luna, Rosa Pérez Pérez, Antonia Vázquez Pérez, Marcela Vázquez Pérez, Juana Luna Vázquez, Juana Gómez Pérez, María Capote Pérez, Marcela Capote Vázquez.

I minorenni assassinati: Martha Capote Pérez, Rosa Vázquez Luna, Loida Ruiz Gómez, Micaela Vázquez Pérez, Josefa Vázquez Pérez, Sebastián Gómez Pérez, Juana Pérez Luna, Roselina Gómez Hernández, Lucía Méndez Capote, Graciela Gómez Hernández, María Luna Méndez, Silvia Pérez Luna, Vicente Méndez Capote, Micaela Vázquez Luna, Juana Vázquez Luna, Alejandro Pérez Luna , Juan Carlos Luna Pérez, Guadalupe Gómez Hernández.

Juan Vázquez Guzmán e Juan Carlos Gómez Silvano, della comunità Tzeltal di San Sebastián Bachajón, assassinati il 24 aprile 2013 ed il 21 marzo del 2014 rispettivamente, per la difesa del territorio nel conflitto con le Autorità ejidali ed i tre livelli del malgoverno.

Filemón Benítez Pérez, Antonio Benítez Pérez, María Núñez González e Vicente Pérez Díaz, assassinati il 13 novembre 2006, membri dell’organizzazione Xi-Nich, choles della comunità di Viejo Velasco, Ocosingo, per mano di elementi della Polizia Settoriale con armi di grosso calibro.

OAXACA
Héctor Regalado Jiménez, membro dell’Assemblea Popolare del Popolo Juchiteco, morto il primo agosto 2013 a causa delle ferite provocate dalla Policía Auxiliar Bancaria Industrial y Comercial e da pistoleros della società Gas Natural Fenosa, che fungevano da vigilanti dentro il parco eolico.

Pablo Jarquín Ruiz, mixe assassinato per aver protestato per gli spari esplosi che spaventavano i bambini della scuola primaria del villaggio quando l’esercito era entrato nella sua comunità il 17 dicembre 2012.
Maximino Salinas Hernández, presidente del Commissariato Ejidale della sua comunità, Fuerza Chinanteca Kia-nan, di San Antonio Las Palmas, Jocotepec, assassinato il 30 giugno 2013, due mesi dopo che il suo villaggio aveva sequestrato le attrezzature del municipio per esigere che si facessero opere pubbliche.
Carlos Sánchez López assassinato l’8 agosto 2003, a Juchitan Oaxaca, Manuel Posada Chévez assassinato il 5 aprile 2004 a Unión Hidalgo, Oaxaca, nel contesto della lotta del Consiglio Cittadino contro il Piano Puebla-Panama e la corruzione del sindaco priista Armando Sanchéz

JALISCO
Aristeo Flores Rolón e Nazario Aldama Villa, rappresentanti indigeni della comunità nahua di Ayotitlán, Sierra di Manantlán, membri del Consiglio degli Anziani, Autorità Tradizionali del Sierra di Manantlán e che sono stati assassinati a settembre del 2001 e maggio del 2003.

Juan Monroy e José Luis Rosales Conteras delle comunità della parte alta dell’Ejido nahua di Ayotitlán, nella delegazione di Telcruz: perseguiti ed uccisi a colpi d’arma da fuoco per aver difeso l’organizzazione contro il disboscamento smodato nella zona.

MICHOACÁN
Diego Ramírez Domínguez, Simón Pineda Verdía, Simón Pineda (figlio), Quintín Regis Valdez, Erik Nemecio Domínguez, Ernesto Nicolás López, Pedro Nazario Domínguez, Pedro Guzmán Ramírez, Ambrosio Verdía Macías, Francisco Verdía Macías, Pedro Leyva, Isidro Mora Domínguez, Feliciano Cirino Domínguez, Jonathan Verdía Gómez, Fortino Verdía Gómez, Nicolás de la Cruz Rojas, Rafael de la Cruz, Juan Faustino Nemesio, J. Trinidad de la Cruz Crisóstomo, Crisóforo Sánchez Reyes, Teodulo Santos Girón, Feliciano Corona Cirino assassinati tra il 2008 ed il 2013 della comunità nahua di Santa María de Ostula, Michoacán.


Per tutt@ loro chiediamo GIUSTIZIA!

Quest@ sono i nostri desaparecid@s:

JALISCO
Celedonio Monroy Prudencio, nahua della comunità di Loma Colorada, dell’ejido nahua di Ayotitlán, Sierra de Manantlán, Jalisco, desaparecido da presunti poliziotti ministeriali dal suo domicilio il 22 ottobre 2012.

Agustín Mancilla Partida, nahua desaparecido nel mese di ottobre del 2012 nella comunità nahua di Villa Purificación.

MICHOACÁN
Javier Martínez Robles, Gerardo Vera Orcino, Francisco de Asís Manuel, Enrique Domínguez Macías e Martín Santos Luna, comuneros nahuas di Santa Maria Ostula, desparecidos tra il 2010 e 2013.

La famiglia Guzmán Cruz: Amafer, Solón, Armando, Venustiano e José de Jesús Guzmán Jiménez, desaparecidos il 24 luglio 1974, perseguiti per la loro militanza politica, l’Esercito Messicano entrato nella comunità purépecha di Tarejero, municipio di Zacapu, Michoacan, si è portato via la famiglia durante un operativo.

DISTRITO FEDERAL
Teodulfo Torres Soriano, migrante indigeno di Oaxaca, desaparecido tra il 23 e 26 marzo 2013 per essere il principale testimone dell’aggressione e poi la morte di Juan Francisco Kuykendall il primo dicembre 2012.


VERACRUZ
Flabio Granado Llanos e Cornelio Viberos Venabidez originari di San Francisco Agua Fría, municipio di Tatahuicapan, venivano da San Antonio, desaparecidos dal 21 dicembre 2012.


Se li sono presi VIVI, VIVI li rivogliamo!

Quest@ sono i nostri prigionieri:

OAXACA
Alejandro Regalado Jiménez, binnizá di Juchitán de Zaragoza, arrestato il 3 aprile 2013 e condannato a 10 anni nella prigione di Tehuantepec, detenuto per essere indigeno zapoteco e vivere nella settima sezione del villaggio dove l’Assemblea Popolare del Popolo Juchiteco (APPJ) difendeva la terra, il territorio e l’aria contro l’invasione del parco eolico Bii Yooxh’o dell’impresa spagnola Gas Natural Fenosa.

Álvaro Sebastián Ramírez, Justino Hernández José, Eleuterio Hernández García, Abraham García Ramírez, Zacarías Pascual García López, Agustín Luna Valencia e Fortino Enríquez Hernández, indigeni binnizá di San Agustín Loxicha, maestri e contadini, guardiani delle loro comunità, in carcere da 18 anni, condannati a 20 e 30 anni di prigione.
Pablo López Alavez, indigeno binnizá di San Isidro Aloapan, detenuto nella prigione di Villa de Etla, sequestrato nel 2010 da presunti mobilieri e poi comparso in questa prigione. Difensore dei boschi, del territorio e delle risorse naturali della sua comunità.
Dionisio Tapia Isidro, Sixto José Miramar e Filomeno Ortiz Antonio, indigeni mixe di San Lucas Camotlán, Oaxaca, arrestati il 17 dicembre 2012 solo per aver chiesto all'esercito messicano il motivo per cui era entrato nella loro comunità.

PUEBLA
Enedina Rosas Vélez commissaria ejidale di San Felipe Xonacayucan, Atlixco, indigena nahua membro del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e dell’Acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala FPDTA-MPT, arrestata il 6 aprile scorso, detenuta nella prigione di Atlixco, per aver difeso e rispettato la decisione del suo villaggio contro l’esproprio di terre per il Proyecto Integral Morelos (PIM) e denunciata dall'impresa italiana Bonatti.

Juan Carlos Flores Solís, di San Andres Cholula, regione nahua della valle di Puebla, membro del FPDTA-MPT, rinchiuso il 7 aprile scorso nella prigione di San Pedro Cholula, per aver difeso il diritto dei popoli di fronte alla depredazione provocata dal PIM, denunciato dal malgoverno di Rafael Moreno Valle, contro di lui sono stati spiccati due mandati di cattura, uno dall’impresa italiana Bonatti e l’altro dalla Commissione Federale di Elettricità.

CHIAPAS
Alejandro Díaz Santís, tzotzil di Mitontic, condannato a 30 anni di prigione senza aver commesso alcun reato, è rinchiuso nella prigione di San Cristóbal de las Casas.


QUERETARO
Rubén Díaz Orozco in carcere da 17 anni per essere dirigente attivista sociale, si trova nella prigione di San José El Alto, Querétaro, dal marzo del 1998. Il compagno sta per compiere settantanni ed ha seri problemi di salute. (Si chiede il suo rilascio per l’avanzata età ed i gravi problemi di salute).


ESTADO DE MÉXICO
Rómulo Arias Mireles, Pedro Sánchez Berriozabal e Teófilo Pérez González, difensori dell’acqua della comunità Nahua di San Pedro Tlanixco: condannati a 54, 52 e 50 anni di prigione rispettivamente; Lorenzo Sánchez Berriozabal, Marco Antonio Pérez González e Dominga Martínez González, attualmente reclusi nella prigione di Santiago, Almoloya de Juárez, per aver lottato contro il saccheggio delle acque delle falde del vulcano Xinantecatl da parte delle grandi aziende floricoltrici.


Vogliamo la loro LIBERTÀ!

Vogliamo inoltre la cancellazione dei mandati di cattura contro le/i nostri seguenti fratelli e sorelle:

OAXACA
Mariano López Gómez, Raymundo Regalado Jiménez e Carlos Sánchez Martínez, membri dell’Assemblea Popolare del Popolo Juchiteco, denunciati per reati falsi e fabbricati dalla multinazionale eolica Gas Natural Fenosa, devono vivere in costante allerta.


PUEBLA
Avelino Velazques Tapia, Eusebio Aguilar Torres, Alejandro Torres Chocolatl, Adela Ramos Villalba, Juan Álvares Tapia, Federico Villalba Ramos, indigeni nahua membri del Fronte dei Popoli in difesa della Terra e dell’Acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala FPDTA-MPT, denunciati dalla Commissione Federale di Elettricità per aver difeso la terra e l’acqua in opposizione al Proyecto Integral Morelos.


JALISCO
Cirilo Rojas López e Casiano Pérez Magallón, Jorge de los Santos Pérez, Vicente Paredes Perales, José Abraham de la Rosa Sanabria, Ismael de los Santos González, Petra Sanabria Claro e Manuel Alejandro Jacobo Contreras, abitanti e comuneros della comunità coca di Mezcala de la Asunción, da settembre 2011 denunciati e perseguiti ingiustamente dall'invasore Gullermo Moreno Ibarra per aver difeso il territorio comunale. Salvador de la Rosa Paredes è stato nuovamente denunciato ora dall'invasore sopracitato.


Esigiamo altresì la cessazione della persecuzione e delle minacce contro i nostri seguenti fratelli e sorelle:

PUEBLA
Il 4 agosto scorso, mentre realizzavamo questa condivisione, 10 funzionari pubblici dell’Istituto Federale delle Comunicazioni (IFETEL), capeggiati da Raúl Leonel Mulhia Arsaluz ed accompagnati da due pattuglie e tre camionette della Polizia Federale Preventiva, hanno perquisito violentemente le installazioni di Radio Zacatepec, della comunità nahua di Santa María Zacatepec, nel Municipio di Juan C. Bonilla, sequestrando un trasmettitore, due microfoni, un trasformatore, una CPU ed una console; qualche minuto dopo, otto uomini in abiti civili, con pantaloni e camicia bianca senza insegne, con un cartellino della IFETEL come riconoscimento ed accompagnati da tre pattuglie della Polizia Federale Preventiva che bloccavano l’accesso alla strada, hanno minacciato la compagna María Eugenia Toxcoyoa, operatrice di Axocotzin Radio, della comunità nahua di San Bernardino Tlaxcalancingo, nel Municipio di San Andrés Cholula, esigendo di entrare nella sede della radio, altrimenti sarebbero ricorsi alla forza pubblica; sono entrati sei uomini che hanno danneggiato le apparecchiature della radio, si sono portati via il trasmettitore, il monitor, tre microfoni e la CPU che contiene la memoria storica, sociale e politica raccolta dalla radio nella Giunta Ausiliare di Tlaxcalancingo. Queste azioni sono state orchestrate dal governo federale e dal governo di Rafaél Moreno Valle al fine di frenare la lotta della gente di Tlaxcala, Puebla e Morelos contro il Plan Integral Morelos.


MICHOACÁN
Il comandante della polizia comunitaria di Santa María Ostula, Cemei Verdía Zepeda, contro il quale è stata montata un’accusa di omicidio per la sua lotta contro l’esproprio della terra e delle risorse naturali.


ESTADO DE MÉXICO
Rey Pérez Martínez, ex-presidente del Commissariato Ejidale di San Pedro Tlanixco, e Santos Alejandro Álvarez Zetina, contro i quali è stata scatenata una repressione sistematica con incursioni notturne nelle loro abitazioni; da 11 anni non possono rientrare nelle proprie case.


OAXACA
Carmen Ruiz Martínez, membro della APPJ, che ha ricevuto minacce di morte telefoniche da sicari dell’impresa Gas Natural Fenosa, che ha tentato di sequestrarla.

Raúl Javier Gatica Bautista, indigeno mixteco esiliato dal paese per le costanti minacce di morte che riceveva per difendere il diritto dei popoli che formano il Consiglio Indigeno Popolare di Oaxaca Ricardo Flores Magón (CIPO-RFM).

Dal nostro dolore è nata la nostra rabbia, dalla rabbia la nostra ribellione, e dalla ribellione nascerà la libertà dei popoli del mondo.

Dalla Realidad Zapatista, Agosto 2014

Per la ricostituzione integrale dei nostri popoli

Mai più un Messico senza di noi

CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.

Testo originale


(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!