domenica 17 agosto 2014

Messico - Denuncia di aggressioni da parte della ORCAO in diverse comunità BAZ della Garrucha


Caracol Resistencia Hacia un Nuevo Amanecer

Giunta di Buon Governo El camino del futuro

La Garrucha - Chiapas

Messico, 14 agosto 2014

Alle compagne ed ai compagni della Sexta Nazionale ed Internazionale


Ai media alternativi nazionali ed internazionali della Sexta.

Al popolo del Messico e del mondo.

DENUNCIAMO PUBBLICAMENTE

I fatti sono iniziati il giorno venerdì 25 luglio 2014. Non abbiamo voluto renderli pubblici a motivo della condivisione che si sarebbe svolta nel Caracol de La Realidad dal 4 al 9 agosto, per non turbare la grande condivisione tra i popoli originari di questo paese.

Abbiamo avvertito solo il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolome de las Casas Chiapas.

Ma poiché queste provocazioni proseguono, questi sono i fatti.


1.- Un gruppo di 19 persone del villaggio Pojkol, Municipio di Chilón, dell’organizzazione ORCAO, del quartiere chiquinaval, citiamo alcuni nomi di queste persone, sono Andrés Gutierrez Guillen, Andrés Gutierrez de Meza, Eliceo Ruiz Gutierrez, Guillermo Pérez Guillen, Vidal Gutierrez Gomez e Juan Ruiz Gutierrez, questi ultimi due sono i proprietari dei camioncini che trasportavano le persone, è entrato nel villaggio San Jacinto dei compagni basi di appoggio zapatisti, del Municipio autonomo di San Manuel del Caracol di La Garrucha. 



Alle 6 del mattino del giorno 25 luglio, sono arrivati armati e sparando in aria hanno occupato la terra recuperata.

Hanno distrutto il cartello installato per denunciare l’assassinio del compagno Galeano.

Hanno costruito delle baracche che sono ancora lì. Continuamente minacciavano verbalmente i nostri compagni e compagne basi di appoggio. Siccome lì vicino ci sono gli altri villaggi dei compagni basi di appoggio zapatisti, i villaggi El Egipto ed El Rosario, sono andati anche lì a minacciare di cacciarli e poi sono tornati nelle loro baracche. Nella mattina del giorno 26 luglio, alle ore 1:30 si sono si ritirati.

2.- Il giorno 30 luglio sono tornati alle 6 del mattino ed hanno fumigato il campo di 3 ettari con una sostanza che non conosciamo, proprio lì dove si trovava il bestiame collettivo del Municipio San Manuel, spingendo il bestiame ad andare ad alimentarsi dove avevano fumigato.

Hanno ferito con un pugnale un torello, proprio vicino al corno dove si trova il punto per ucciderlo. Sul terreno hanno tracciato la scritta “Territorio Pojkol” e formato una croce con bossoli di fucile calibro 22 e calibro 20.

Alle 4 del pomeriggio si sono ritirati.

3.- Il 1° agosto alle 11:30 di notte, sono ritornati a San Jacinto, sempre armati gli stessi di Pojkol, del quartiere Santiago, ecco alcuni nomi di queste persone: Bersain Gutierrez Gomez, Víctor Gutierrez Gomez, Valdemar Gutierrez Gomez, Romeo Gutierrez Gomez. Questi paramilitari hanno ucciso un torello, mentre altri sparavano in aria e poi si dirigevano verso il villaggio zapatista El Egipto, tutti con le torce in mano, per questo motivo i compagni, le compagne, i bambini e le bambine alle 12:30 del mattino si sono rifugiati in un altro villaggio zapatista dove si trovano tuttora.

Quelli che hanno ucciso il torello erano arrivati su 2 motociclette, 4 persone, e si sono portati via la carne lasciando solo le ossa.

4.- Il 6 agosto, alle 7:30 del mattino, gli stessi di Pojkol sono arrivati su 2 camioncini Nissan, con 15 persone ed una motosega, sono arrivati sparando ed hanno abbattuto un grande albero, al crollo dell’albero hanno cominciato a sparare in aria per tenere lontane le persone e che nessuno li vedesse mentre si ritiravano nel pomeriggio hanno continuato a sparare.

Passando nel villaggio dei compagni basi di appoggio El Rosario, hanno esploso 5 colpi. 

Passando nel villaggio dei compagni basi di appoggio El Kexil hanno esploso 2 colpi contro la casa di un nostro compagno base di appoggio, hanno sparato dal veicolo Nissan e poi si sono diretti al villaggio Pojkol.

5.- E il giorno giovedì 14 agosto, alle 4:50 del mattino, sono arrivati in 18, gli stessi di Pojkol, armati, appartenenti alla ORCAO, ed hanno circondato il villaggio dei compagni di San Jacinto.

Hanno sparato con armi di diverso calibro contro i muri delle case dove stavano dormendo i compagni che hanno dovuto cercare rifugio in un altro villaggio zapatista, abbandonando ogni cosa.

Solo così sono riusciti ad evitare un massacro come ad Acteal.

Fuggendo hanno potuto sentire il frastuono dei danni che stavano facendo i paramilitari.

Fino ad ora sappiamo che:
5 case sono danneggiate e 50 fogli di lamiera distrutti.
7 sacchi di mais e 130 chili di mais in grani rubati.

Dov'è la pace tanto declamata da Peña Nieto? Questa è la pace di cui parla Manuel Velasco? 

Ed il presidente Municipale di Ocosingo, Octavio Albores, crede che sia pace quello che stanno facendo alle compagne e compagni basi di appoggio zapatisti?

Che ci pensino se vogliono la pace. Perché loro sono i responsabili di tutto quello che può succedere o succederà.

Se governano come dicono, perché non controllano i paramilitari di Pojkol del quartiere Chiquinival del Municipio di Chilón?

Non li controllano perché sono loro stessi che finanziano, organizzano e realizzano questi attacchi contro di noi.

Ai governanti ed ai paramilitari diciamo che sono di sangue, ossa e carne come noi, ma noi non siamo drogati come voi e come questi paramilitari. Diciamo loro di non manipolare la gente, di non pagare i malviventi,di non spendere denaro per peggiorare la vita dei poveri che è già grama di per sé.

Davvero noi vogliamo la pace, se non c’è pace lotteremo fino a che ci sia la pace.

Non ci vendiamo, non ci arrendiamo, non claudichiamo.

Noi siamo organizzati per una pace giusta e degna. Voi, 3 livelli del malgoverno, non volete la pace, sappiamo che non vi pentite, ma sarete condannati dal popolo del Messico povero e noi siamo con il popolo.

Dunque compagne e compagni del Messico e del mondo, bisogna essere vigili, questi selvaggi ci attaccano e noi e saremo vigili.

Questa è la nostra denuncia.

Distintamente

Autorità della Giunta di Buon Governo di La Garrucha

Jacobo Silvano Hernandez
Rudy Luna Lopez
Fredy Moreno Rominguez
Elizabeth Ruiz Camera
Yornely Lopez Alvarez


Testo originale


(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!