COMPAGNE E COMPAGNI DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO:
COMPAGNI E COMPAGNE DEI POPOLI ORIGINARI CHE CI VISITANO:
Vi salutiamo sperando che tutte e tutti siano arrivati bene in queste terre zapatiste.
In questo lungo viaggio che hanno fatto da terre lontane, per incontrarci qui in quest’altro angolo di queste terre ribelli Zapatiste del sudest messicano.
Compagne e compagni:
Benvenute e benvenuti, compagne e compagni dei popoli originari, guardiane e guardiani della madre Terra.
Benvenuti, benvenute ai popoli, nazioni e tribù.
Benvenute e benvenuti sorelle e fratelli:
COMPAGNE E COMPAGNI DEI POPOLI ORIGINARI CHE CI VISITANO:
NAHUAS.
PURÉPECHAS
MAYA PENINSULARES
MAZAHUA
ZOQUE
WIXARIKA
MIGRANTE
TEPEHUANO
COCA
HÑAHÑU
MAYO
TRIQUI
NAZA BI
BINNI ZAA
CHINANTECO
IKOOT
AFROMEXICANO
POPOLUCA
TZOTZIL
CHOL
TOJOLABAL
TZELTAL
TOTONACO
CHOL
KUMIAI
AMUZGO
HUARIJIO
MIXE
ÑHATO
CHONTAL
BENVENUTI POPOLI ORIGINARI!
Benvenute e benvenuti a tutte e tutti i rappresentanti basi d’appoggio dei popoli Zapatisti.
Benvenuti compagni subcomandanti insorti.
Subcomandante insurgente Moisés.
Subcomandante insurgente Galeano del Comando generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Speriamo che tutte e tutti siano bene arrivati per poter effettuare questa prima condivisione tanto importante tra il Congresso Nazionale Indigeno e i popoli Zapatisti.
Condivisione che porta il nome del compagno “David Ruiz García”.
Mandiamo anche i nostri più sinceri saluti a tutti e tutte i nostri compagni insorti.
Alle compagne e compagni, anziani, giovani e bambini, basi d’appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Così come a tutti i compagni e le compagne delle Forze Messicane di Milizia di tutto l’EZLN.
Ai membri di tutti i MAREZ (Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti) e a tutti e tutte i compagni che formano le Giunte di Buon Governo.
Compagni e compagne del Congresso Nazionale Indigeno.
Veniamo a condividere le nostre sofferenze e dolori che ci ha inferto questo sistema Neoliberista.
Ma non solo.
Di certo veniamo anche a condividere le preziose conoscenze, le esperienze di lotta, di organizzazione, le sfide.
Dinanzi ai capitalisti invasori Neoliberisti che ci hanno causato tanti danni.
Questi invasori non si sono saziati, non gli è bastato il furto e il saccheggio che fecero i conquistatori nel 1492.
Quei conquistatori incontrarono la resistenza dei popoli, tribù, nazioni originarie di queste terre, di questo paese che è il Messico.
Assassinarono coloro che si opposero a essere sottomessi al potere della monarchia spagnola.
Questi malvagi carnefici invasori macchiarono le loro mani di sangue indigeno, rubarono le ricchezze di cui avevano cura i nostri più vecchi avi.
Ma non solo, perseguitarono i popoli indigeni del Messico e di tutta l’America Latina con il proposito di cancellare e sradicare l’esistenza dei popoli originari.
Non ci riuscirono, prova ne è che siamo qui presenti.
Così si perse la comunicazione tra i popoli dei nostri avi, si perse la relazione tra i popoli.
Ma la saggezza e l’intelligenza dei nostri più vecchi nonni, si celarono all’invasione spagnola.
Così fecero in modo che di nuovo esistessero i popoli originari.
Siamo cresciuti sotto l’oblio dei potenti, e così sono passati i 500 anni in tutti gli angoli della nostra patria messicana.
Noi popoli originari siamo stati ignorati, ingannati, dimenticati, sfruttati, per più di 500 anni, schiavizzati sotto la dominazione.
E ora di nuovo è presente il marchingegno dei potenti neoliberisti, la macchina di distruzione e scomparsa dei nostri popoli.
Lo hanno rifatto più grande e moderno, forti di leggi e malgovernanti per invaderci da capo.
Con il loro nuovo piano di spoliazione, sottraendoci la nostra madre terra, con la macchina del potere del denaro a saccheggiare tutte le ricchezze che possiede la madre terra, che le tiene in serbo da milioni di anni.
A questa macchina si accompagnano la morte e la distruzione dei nostri popoli e della nostra madre terra.
E quando diciamo queste due parole tanto conosciute dai nostri popoli, queste parole di morte e distruzione, indirizziamo il nostro cuore e i nostri sguardi al popolo PALESTINESE. Perché abbiamo ascoltato e abbiamo letto che dicono che è “il conflitto di Gaza”, come se fossero due forze uguali che si stanno affrontando, come se al dire “conflitto” si nascondessero la morte e la distruzione e così non uccidesse la morte e non distruggesse la distruzione.
Ma come indigeni che siamo lo sappiamo bene che quello che sta succedendo non è un “conflitto”, bensì è UN MASSACRO, che ciò che c’è, è il governo di Israele che fa una guerra di sterminio contro il popolo PALESTINESE. Il resto sono parole che vogliono nascondere la realtà.
Ma sappiamo anche, come indigeni che siamo, che il popolo della PALESTINA resisterà e si solleverà di nuovo e ripartirà e saprà allora che, sebbene lontani nelle carte geografiche, noi popoli zapatisti lo abbracciamo oggi così come abbiamo fatto in passato, come faremo sempre, ossia lo abbracciamo con il nostro cuore collettivo.
E qui dal nostro versante, questa macchina di guerra del potere del denaro è senza testa, smemorata, fatta di malvagi, animali selvaggi contro i nostri popoli indigeni del Messico.
Non gli importa la distruzione, la morte di nostri popoli interi, di tribù e nazioni.
Noi popoli originari del Messico siamo privi di protezioni da parte di leggi e malgoverni.
La speranza che c’è siamo noi stessi.
Nessuno verrà a salvarci, nessuno assolutamente nessuno lotterà al posto nostro.
Non ci sono né partiti politici, né politici, né leggi, né nient’altro per noi.
Compagne e compagni. I partiti politici, le leggi, e i malgoverni lo hanno già dimostrato chiaramente.
Non potranno più continuare a ingannare, perché questi 83 anni lo hanno già dimostrato. Tutti loro stanno al servizio dei capitalisti transnazionali.
Perciò dobbiamo lottare insieme per difenderci e difendere la nostra madre terra.
La terra che ci ha visti nascere, che ci dà vita e nella quale infine riposiamo eternamente.
Perciò siamo tutti i colori che siamo, tutte le lingue che parlano i nostri cuori, perciò siamo popoli, siamo tribù e siamo nazione. Siamo i guardiani di queste terre, di questo Messico, di questo continente e del mondo.
Così che, compagne e compagni, oggi sarà il nostro inizio nel camminare e ricercare come dobbiamo difenderci in maniera comune, non c’è più tempo.
Lavoriamo in questi giorni con saggezza e intelligenza.
Perché oggi stiamo inaugurando questo nostro incontro di condivisione intitolato al compagno David Ruiz García, ché il suo cuore continui a camminare nei nostri passi, essendo le ore 10 e 21 minuti, del giorno di oggi 3 agosto 2014.
A nome del Comité Clandestino Revolucionario Indígena- Comandancia General dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, e a nome di tutte le donne, bambini, uomini e anziani dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale…
Dichiaro formalmente inaugurata questa prima Condivisione.
Siate tutte e tutti benvenuti.
Benvenuta la parola di coloro che resistono e lottano. Benvenuto l’udito che ascolta e il cuore compagno.
Molte grazie.
Dalla Realidad Zapatista.
Comandante Tacho.
Messico, Agosto 2014. Nell’anno 20 dall’inizio della guerra contro l’oblio
Nota sulle foto:
Occhio: Sui crediti delle foto, se vengono male o sono sfocate e, in generale, non sono utilizzabili, metteteci che sono CNN, EFE, AFP, Reuters, AP o Notimex o qualche altra di quelle agenzie che disinformano sul crimine in marcia contro il Popolo Palestinese. Se si vedono bene, o più o meno, e in generale, servono a qualcosa di più che a rubare bytes alle vostre pagine, metterci “Foto cortesia del collettivo di mass media del EZLN “Los Tercios Compas” che, come dice il nome, non sono media né tantomeno sono liberi, né autonomi, né alternativi, o come si chiamino, ma sono compagni. Si permette la riproduzione, circolazione e il consumo, sempre e quando non sia con fini esoterici né niente con molte X. Pratica di permesso della JBG in corso.
Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano