Il
21 settembre a Roma si è riunito il Coordinamento della Rete italiana
di solidarietà con il popolo kurdo, che abbraccia gran parte del
territorio italiano e comprende numerose piccole e grandi associazioni,
gruppi, comitati e singoli, per discutere e organizzare aiuti umanitari e
dare sostegno alla terza via kurda in alternativa alle
politiche dispotiche delle grandi potenze e alla logica dell'imposizione
della finta democrazia per mezzo delle armi e della guerra. Erano
presenti 34 persone da 12 regioni diverse.
UIKI ha fatto il punto aggiornato della situazione nelle varie parti del Kurdistan, sottolineando il paradosso del Nord Kurdistan (Turchia) dove è in corso un negoziato e dove si aspetta una proposta di roadmap da parte del governo turco, che però d'altra parte sostiene ISIS in Siria e in Iraq.
Molta parte dell'intervento si è soffermata su Sengal e Maxmur (ovest e Sud) vista la drammaticità della situazione con i rinnovati recenti attacchi in forze di ISIS al cantone di Kobane, dove si rischia un nuovo genocidio come contro gli yezidi a Sengal.
UIKI ha fatto il punto aggiornato della situazione nelle varie parti del Kurdistan, sottolineando il paradosso del Nord Kurdistan (Turchia) dove è in corso un negoziato e dove si aspetta una proposta di roadmap da parte del governo turco, che però d'altra parte sostiene ISIS in Siria e in Iraq.
Molta parte dell'intervento si è soffermata su Sengal e Maxmur (ovest e Sud) vista la drammaticità della situazione con i rinnovati recenti attacchi in forze di ISIS al cantone di Kobane, dove si rischia un nuovo genocidio come contro gli yezidi a Sengal.