sabato 11 ottobre 2014

Messico - La strage degli studenti in Messico: Narco-Stato e Narco-Politica

Marcha Ayotzinapa 8 oct 179 (Small)
di Fabrizio Lorusso

Il Messico si sta trasformando in un’immensa fossa comune. 
Dal dicembre 2012, mese d’inizio del periodo presidenziale di Enrique Peña Nieto, a oggi ne sono state trovate 246, a cui pochi giorni fa se ne sono aggiunte altre sei. 
Sono le fosse clandestine della città di Iguala, nello stato meridionale del Guerrero. 
Tra sabato 4 ottobre e domenica 5 l’esercito, che ha cordonato la zona, ne ha estratto 28 cadaveri: irriconoscibili, bruciati, calcinati, abbandonati. E’ probabile che si tratti dei corpi interrati di decine di studenti della scuola normale di Ayotzinapa, comune che si trova a circa 120 km da Iguala. Infatti, dal fine settimana precedente, 43 normalisti risultano ufficialmente desaparecidos. “Desaparecido” non significa semplicemente scomparso o irreperibile, significa che c’è di mezzo lo stato.
Vuol dire che l’autorità, connivente con bande criminali o gruppi paramilitari, per omissione o per partecipazione attiva, è coinvolta nel sequestro di persone e nella loro eliminazione. 
Niente più tracce, i desaparecidos non possono essere dichiarati ufficialmente morti, ma, di fatto, non esistono più. I familiari li cercano, chiedono giustizia alle stesse autorità che li hanno fatti sparire. Oppure si rivolgono ai mass media e a istituzioni che in Messico sono sempre più spesso una farsa, una facciata che nasconde altri interessi e altre logiche, occulte e delinquenziali. E nelle conferenze stampa, senza paura, dicono: “Non è stata la criminalità organizzata, ma lo stato messicano”.
La strage di #Iguala #Ayotzinapa
Marcha Ayotzinapa 8 oct 149 (Small)La sera di venerdì 26 settembre un gruppo di giovani alunni della scuola normale di Ayotzinapa si dirige a Iguala per botear, cioè racimolare soldi. Hanno tutti tra i 17 e i 20 anni. Vogliono raccogliere fondi per partecipare al tradizionale corteo del 2 ottobre a Città del Messico in ricordo della strage  di stato del 1968, quando l’esercito uccise oltre 300 studenti e manifestanti in Plaza Tlatelolco. 
I normalisti decidono di occupare tre autobus. I conducenti li lasciano fare, ci sono abituati. 

Messico - Trovate nuove fosse comuni a Iguala

Quattro nuove fosse comuni sono state ritrovate vicino a Iguala, una città del Messico sudorientale, dove il 26 settembre sono scomparsi 43 studenti in seguito ad alcuni scontri tra polizia e manifestanti.

Il procuratore generale federale, Jesús Murillo Karam, ha confermato che le fosse contengono resti umani carbonizzati e si trovano nella stessa zona dove il 4 ottobre sono state scoperte altre tre fosse con 28 cadaveri. Per sapere se si tratta degli studenti scomparsi bisogna aspettare i risultati del test del dna che dovrebbe arrivare tra due settimane.

Il ritrovamento è il risultato di un’operazione delle forze federali nello stato di Guerrero. Finora sono state arrestate 34 persone, in gran parte agenti di polizia locale, mentre sono ufficialmente ricercati il sindaco di Iguala, José Luis Abarca Velázquez, sua moglie Maria de los Angeles Pineda e il capo della sicurezza, scappati dopo la scomparsa degli studenti.
Secondo alcuni analisti, gli studenti potrebbero essere stati presi di mira perché minacciavano di interrompere il discorso della moglie del sindaco durante un comizio, scrive la Bbc.

Secondo il giornalista messicano Diego Enrique Osorno, la Scuola rurale di Ayotzinapa, da dove provenivano i ragazzi scomparsi, è da anni nel mirino dei narcos perché è un istituto “combattivo”. In vare occasioni la scuola è stata attaccata da gruppi paramilitari che agiscono con la protezione dell’esercito.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!