Quattro nuove fosse comuni sono state ritrovate vicino a Iguala, una
città del Messico sudorientale, dove il 26 settembre sono scomparsi 43
studenti in seguito ad alcuni scontri tra polizia e manifestanti.
Il procuratore generale federale, Jesús Murillo Karam, ha confermato
che le fosse contengono resti umani carbonizzati e si trovano nella
stessa zona dove il 4 ottobre sono state scoperte altre tre fosse con 28
cadaveri. Per sapere se si tratta degli studenti scomparsi bisogna
aspettare i risultati del test del dna che dovrebbe arrivare tra due
settimane.
Il ritrovamento è il risultato di un’operazione delle forze federali
nello stato di Guerrero. Finora sono state arrestate 34 persone, in gran
parte agenti di polizia locale, mentre sono ufficialmente ricercati il
sindaco di Iguala, José Luis Abarca Velázquez, sua moglie Maria de los
Angeles Pineda e il capo della sicurezza, scappati dopo la scomparsa
degli studenti.
Secondo alcuni analisti, gli studenti potrebbero essere stati presi
di mira perché minacciavano di interrompere il discorso della moglie del
sindaco durante un comizio, scrive la Bbc.
Secondo il giornalista messicano Diego Enrique Osorno,
la Scuola rurale di Ayotzinapa, da dove provenivano i ragazzi
scomparsi, è da anni nel mirino dei narcos perché è un istituto
“combattivo”. In vare occasioni la scuola è stata attaccata da gruppi
paramilitari che agiscono con la protezione dell’esercito.Osorno racconta di aver intervistato più volte gli studenti di
Ayotzinapa e di essersi fatto un’idea precisa di loro: “Sono ragazzi
giovani di umili origini e molto studiosi, sono informati e critici, e
così idealisti che pensano di poter cambiare le cose”.
I 43 ragazzi stavano partecipando alle proteste
contro la riforma dell’istruzione e sono stati visti per l’ultima volta
mentre erano spinti a salire su alcuni veicoli dopo essere stati
attaccati dalla polizia locale e da presunti narcotrafficanti.
tratto da Internazionale