mercoledì 24 dicembre 2014

Messico - La condivisione ad Amalcingo del Festival delle Resistenze e Ribellioni contro il Capitalismo

Ad Amalcingo alle pendici del vulcano Popocatepetl, che pur essendo inverno grazie al cambio climatico non è innevato, si è svolta la prima compartizione del Festival Mondiale delle Resistenze e Ribellioni contro il Capitalismo, in contemporanea con l’altra sede di San Francisco Xochicuatla.
Ad aprire i lavori l’intervento dell’Assemblea Popolare di Amalcingo e del Frente de Pueblos en defensa dela tierra y el agua Morelos-Puebla-Tlaxcala, che fanno parte del Congresso Nazionale Indigeno.
“Non siamo contro lo sviluppo, basta capire cosa vuol dire. Quello che ci presentano come sviluppo oggi è puro saccheggio” . “La crisi che stiamo vivendo è una crisi economica, ambientale, sociale. Siamo entrati in una nuova epoca, in cui è in corso un attacco distruttivo all’ambiente, alla terra che viene trattata solo come una merce. C’è bisogno di una nuova idea di civilizzazione” continua così l’intervento introduttivo che tocca un punto centrale che attraversa i discorsi di questi giorni. Il tema della sovranità, di chi decide sui territori e sullo“sviluppo”
“Il patto sociale sancito con la costituzione messicana del secolo scorso si è rotto, non c’è rispetto dei diritti, la forbice sociale è sempre più larga, le condizioni di vita peggiorano e le garanzie sociali spariscono. Di fronte alle politiche complessive di attacco sociale e saccheggio dell’ambiente e delle risorse gestite come necessità dovute alla crisi, noi dobbiamo separarci da questo stato, che non garantisce più i diritti formali, dare vita a nuove forme di sovranità, una sovranità diretta che mentre resiste costruisce il cambiamento. Ma lottare da solo nei nostri territori non è sufficiente per questo dobbiamo trovare la forma per stare insieme “ E’ questo il tema centrale che traspare dagli interventi di queste giornate.

lunedì 22 dicembre 2014

Messico - Inaugurazione del Festival delle Resistenze e Ribellioni contro il Capitalismo


E’ la comunità di San Francisco Xochicuatla nello Stato de Mexico ad ospitare l’inaugurazione del Festival delle ribellioni e resistenze contro il capitalismo promosso dall’EZLN e dal Congresso Nazionale Indigeno.

L’evento voluto per condividere lotte ed esperienze a livello non solo messicano ma anche internazionale, promosso alcuni mesi fa a La Realidad durante le iniziative contro l’aggressione armata alla comunità, costata la vita al compagno zapatista Galeano, si inserisce oggi in un momento molto intenso della vita politico sociale messicana.


L’uccisione degli studenti ad Iguala e la sparizione di 43 "normalistas" ad opera del narco-stato, la forma del potere legale/illegale contemporanea in Messico, ha scatenato nel paese forti proteste capaci di rompere il silenzio e la paura.

Di fronte a quel che sta succedendo gli zapatisti hanno voluto mettere al centro del Festival la mobilitazione partita dai familiari e dagli studenti di Ayotzinapa, lasciando alla delegazione proveniente dal Guerrero il massimo di visibilità.

Oggi sul palco ad inaugurare il festival c’erano infatti oltre alla Comunità di San Francisco, ai rappresentanti del Congresso Nazionale Indigeno, familiari e studenti di Ayotzinapa.


Davanti al palco 43 sedie vuote. Un atto di denuncia di quel che sta succedendo e delle responsabilità dello Stato messicano in questa sparizione così come nei tanti episodi di violenza e repressione contro chi lotta.


Ad aprire i lavori la rappresentante della Comunita’ Otomi e del Consejo Supremo Indigeno di San Francisco Xochicuautla , in lotta da anni contro la costruzione di una nuova autostrada da Città del Messico a Toluca. Una grande opera che, come in tutto il mondo, porta con se’ distruzione non solo ambientale ma anche sociale.


Chiare le parole dette a nome delle tante comunità indigene che resistono: "non siamo stupidi, ignoranti contro il progresso, ma difendiamo l’ambiente e le relazioni sociali da un futuro di sfruttamento e di saccheggio"


La forza delle tante resistenze che punteggiano il Messico da Cheran al Chiapas, dal Guerrero a Morelia, da nord a sud è’ proprio questo sguardo sul futuro.


BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!