Saman Nasim è un attivista politico che è stato condannato alla pena
di morte dal regime iraniano. Questo ha creato un’ondata di
preoccupazione in tutto il mondo, preoccupazione che aumenta con il
passare dei giorni.
Il 9 febbraio Human Rights Watch ha reso noto che un prigioniero
politico condannato a morte di nome Saman Nasim, in carcere da quando
aveva 17 anni, era stato torturato, aggiungendo inoltre che le prove
portate durante le indagini erano insufficienti e che quindi si sarebbe
dovuta sospendere la condanna a morte.
Il partito della vita libera del Kurdistan (PJAK) ha pubblicato un
comunicato dove si afferma che la pena di morte non è utile al Paese in
quanto crea solo paura e ansia tra i cittadini.
Questo strumento inoltre
riduce le possibilità di creare uno stato democratico e di trovare una
soluzione alla questione curda.
Questo comunicato è arrivato dopo lo sciopero della fame portato
avanti dai prigionieri politici nel carcere di Urmiye.
I loro sforzi
sono la dimostrazione che l’Iran arresta prigionieri politici, cosa che
ha negato per molto tempo. Il regime iraniano non ha rilasciato commenti
sulle sue azioni inumane, che includono le esecuzioni per impiccagione.
PJAK è fortemente contrario alle azioni del regime contro la
popolazione e ha avvisato che, se le esecuzioni dovessero continuare, il
PJAK reagirebbe con forza contro di queste.
venerdì 20 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
Kurdistan - Una richiesta di aiuti internazionali per ricostruire e normalizzare la vita nel Cantone di Kobane
Dopo mesi di combattimenti, le nostre coraggiose
unità YPG e YPJ hanno scacciato con successo tutti i terroristi ISIS dal
nostro cantone democratico di Kobane. Siamo grati per tutto il sostegno
internazionale che abbiamo ricevuto per raggiungere questa vittoria in
battaglia. Tuttavia, finora non abbiamo ricevuto alcun aiuto umanitario
ufficiale da qualsiasi governo o organizzazione internazionale. Dei
525.000 civili del Cantone di Kobane, solo 25.000 risiedono attualmente
all’interno di Kobane. Dei rimanenti civili, 200.000 sono al momento
intrappolati in Turchia e il resto è sparso in diversi paesi. Sono tutti
in attesa di tornare alle proprie case. Al fine di facilitare una
pacifica transizione dei rifugiati verso le loro legittime case, vi sono
una serie di ostacoli che devono essere superati.
1. Ricostruzione della città di Kobane. Come risultato dell’offensiva
di ISIS contro Kobane, più dell’80% della città è andato completamente
distrutto e ha urgente bisogno di essere ricostruito. Ciò è di estrema
importanza perché i rifugiati non possono tornare nelle proprie case
finché la città non sarà ricostruita. Negli ultimi due anni, non c’è
stata corrente elettrica a Kobane e si è avuta una carenza costante di
acqua. Una tale mancanza di servizi rende molto difficile per le persone
riprendere la propria vita in città. Affinché i civili possano tornare
in sicurezza alle loro case, stiamo facendo un appello urgente per gli
aiuti internazionali e il sostegno alla ricostruzione della nostra
città.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!