Dopo mesi di combattimenti, le nostre coraggiose
unità YPG e YPJ hanno scacciato con successo tutti i terroristi ISIS dal
nostro cantone democratico di Kobane. Siamo grati per tutto il sostegno
internazionale che abbiamo ricevuto per raggiungere questa vittoria in
battaglia. Tuttavia, finora non abbiamo ricevuto alcun aiuto umanitario
ufficiale da qualsiasi governo o organizzazione internazionale. Dei
525.000 civili del Cantone di Kobane, solo 25.000 risiedono attualmente
all’interno di Kobane. Dei rimanenti civili, 200.000 sono al momento
intrappolati in Turchia e il resto è sparso in diversi paesi. Sono tutti
in attesa di tornare alle proprie case. Al fine di facilitare una
pacifica transizione dei rifugiati verso le loro legittime case, vi sono
una serie di ostacoli che devono essere superati.
1. Ricostruzione della città di Kobane. Come risultato dell’offensiva
di ISIS contro Kobane, più dell’80% della città è andato completamente
distrutto e ha urgente bisogno di essere ricostruito. Ciò è di estrema
importanza perché i rifugiati non possono tornare nelle proprie case
finché la città non sarà ricostruita. Negli ultimi due anni, non c’è
stata corrente elettrica a Kobane e si è avuta una carenza costante di
acqua. Una tale mancanza di servizi rende molto difficile per le persone
riprendere la propria vita in città. Affinché i civili possano tornare
in sicurezza alle loro case, stiamo facendo un appello urgente per gli
aiuti internazionali e il sostegno alla ricostruzione della nostra
città.
2. Bombe inesplose ed esplosivi. Mentre ISIS è ormai stato sconfitto,
ci sono ancora seri pericoli per gli abitanti di Kobane. La città è
piena di bombe inesplose e mortai. I bambini giocano in strada accanto
alla reale minaccia rappresentata da tali bombe. Solo nell’ultima
settimana, 6 persone sono morte a causa di queste bombe. Nei villaggi
circostanti Kobane, ISIS ha lasciato le case piene di esplosivi mortali,
il che rende molto difficile per le nostre forze procedere in modo
efficace. Fino a che tutte le bombe e gli esplosivi non saranno rimossi
da Kobane, la città e i villaggi non saranno sicuri e i rifugiati, che
vivono nei campi in Turchia, non potranno tornare alle loro case. Ci
appelliamo alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite affinché
forniscano le competenze e gli strumenti necessari per rimuovere
urgentemente bombe ed esplosivi pericolosi.
3. Apertura di un corridoio umanitario. Il nostro progetto del Rojava
ha avuto ufficialmente inizio il 27 gennaio 2014, ma abbiamo affrontato
un embargo fin dal gennaio 2013 contro i tre cantoni democratici di
Kobane, Afrin e Cezire. Chiediamo alla comunità internazionale di
revocarlo immediatamente poiché sta ostruendo la ricostruzione di
Kobane. Senza un corridoio umanitario che consenta di fornire materiale
medico e altri aiuti così come materiali per la ricostruzione, Kobane
non può essere ricostruita. E’ della massima importanza che la Turchia
consenta l’apertura di tale corridoio, e facciamo appello alla comunità
internazionale affinché chieda immediatamente questo per la dignità
della resistenza di Kobane e della gente del cantone.
Quando abbiamo annunciato che le nostre coraggiose forze YPG e YPJ
avevano ottenuto la vittoria e sconfitto i terroristi ISIS il 27 gennaio
2015, il mondo intero l’ha celebrata come una vittoria dell’umanità
contro il terrorismo. Il Primo Ministro del Cantone di Kobane, Enwer
Muslim, ha dichiarato che “La resistenza e la vittoria di Kobane è stata
una vittoria per l’umanità e sarà un esempio nella storia. Di fronte
alla barbarie di ISIS, Kobane si è sollevata per l’umanità. Ora, è tempo
che l’umanità della comunità internazionale si sollevi per Kobane.”
Vorremmo invitare coloro che sono stati con noi in battaglia a
continuare a sostenerci nella ricostruzione di Kobane. Facciamo appello a
tutti i governi e le organizzazioni internazionali affinché agevolino
immediatamente la ricostruzione di Kobane fornendoci il supporto
necessario.
Cordialmente,
L’Amministrazione del Cantone di Kobane
Enwer Muslim
L’Amministrazione del Cantone di Kobane
Enwer Muslim
PER AIUTI:
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus
IBAN: IT63P0335901600100000132226
Causale: Ricostruzione Kobane