Dopo mesi di combattimenti, le nostre coraggiose
unità YPG e YPJ hanno scacciato con successo tutti i terroristi ISIS dal
nostro cantone democratico di Kobane. Siamo grati per tutto il sostegno
internazionale che abbiamo ricevuto per raggiungere questa vittoria in
battaglia. Tuttavia, finora non abbiamo ricevuto alcun aiuto umanitario
ufficiale da qualsiasi governo o organizzazione internazionale. Dei
525.000 civili del Cantone di Kobane, solo 25.000 risiedono attualmente
all’interno di Kobane. Dei rimanenti civili, 200.000 sono al momento
intrappolati in Turchia e il resto è sparso in diversi paesi. Sono tutti
in attesa di tornare alle proprie case. Al fine di facilitare una
pacifica transizione dei rifugiati verso le loro legittime case, vi sono
una serie di ostacoli che devono essere superati.
1. Ricostruzione della città di Kobane. Come risultato dell’offensiva
di ISIS contro Kobane, più dell’80% della città è andato completamente
distrutto e ha urgente bisogno di essere ricostruito. Ciò è di estrema
importanza perché i rifugiati non possono tornare nelle proprie case
finché la città non sarà ricostruita. Negli ultimi due anni, non c’è
stata corrente elettrica a Kobane e si è avuta una carenza costante di
acqua. Una tale mancanza di servizi rende molto difficile per le persone
riprendere la propria vita in città. Affinché i civili possano tornare
in sicurezza alle loro case, stiamo facendo un appello urgente per gli
aiuti internazionali e il sostegno alla ricostruzione della nostra
città.